Certificato digitale europeo Covid-19: primo ok del Parlamento Ue. Come funziona
Via libera europeo per i certificati che faciliteranno la libera circolazione in Europa a partire da quest'estate. Ieri, il premier italiano Mario Draghi ha dichiarato che il documento sarà pronto a metà giugno. Intanto Ministero della Salute e Sogei, società controllata del Mef, sono al lavoro per mettere a punto la piattaforma che ospiterà i dati in Italia
È arrivato il primo ok del Parlamento europeo ai certificati Covid digitali Ue che faciliteranno la libera circolazione in Europa a partire da quest'estate. La commissione per le libertà civili (Libe) dell'Europarlamento ha infatti dato il via libera all'accordo al trilogo negoziale fra le tre istituzioni europee con 52 si, 23 no e 3 astenuti. Il testo è ora atteso alla plenaria dell'Eurocamera di giugno
Covid, approvato il certificato vaccinale Ue: come funzionaIl premier Mario Draghi, il 25 maggio, al termine del Consiglio europeo a Bruxelles, ha assicurato che il certificato arriverà a metà giugno, in tempo per favorire il ritorno dei turisti proprio in avvio di stagione
Consiglio europeo, Draghi: "Accelerare coi vaccini. Sui migranti serve risposta solidale"LA CERTIFICAZIONE - Il documento attesta l’avvenuta vaccinazione, oppure la guarigione da Covid-19, o ancora la negatività a un tampone. L'Europa punta a un sistema "unificato e sicuro, a prova di contraffazioni e non discriminatorio, che garantisca l’interoperabilità tra i diversi Paesi e il rispetto della privacy", come stabilito dai criteri fissati dalla Commissione Europea che ha deciso l’introduzione dell’Eu Digital Covid Certificate. Il certificato sarà gratuito e accessibile a tutti gli europei
LA PAGINA EUROPEA DEDICATA ALLA CERTIFICAZIONELE TECNOLOGIE - Le tecnologie da utilizzare sono quella del Qr code, nel quale è registrato il certificato da caricare sullo smartphone (c'è anche la versione cartacea) e la firma digitale, rilasciata dall’autorità nazionale, che attesta la validità della vaccinazione o del test. Il pass è quindi pensato per essere leggibile, e considerato valido anche a distanza, da enti e autorità nazionali diversi
LA PIATTAFORMA NAZIONALE - In Italia si sta lavorando alla piattaforma nazionale sulla quale transiteranno i dati dei certificati: su questo sono al lavoro Sogei, società controllata del ministero dell’Economia, e ministero della Salute. La piattaforma, oltre a permettere determinati spostamenti e partecipazioni a eventi pubblici, dovrà garantire l’interoperabilità proprio con il Certificato vaccinale europeo
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in direttaCARTACEO O DIGITALE - Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha dichiarato che la versione digitale si potrà scaricare anche sulle applicazioni IO e Immuni. L’alternativa alle app sarà un sito
Lo speciale coronavirusL’APP IO - Nel caso di IO si potrebbe risolvere la questione in modo molto semplice: visto che il cittadino si autentica attraverso il sistema di identità digitale Spid o la Carta d’identità elettronica, dovrebbe trovare senza ulteriori azioni da parte sua il certificato nell’app dopo aver fatto il vaccino o il tampone o visita
Arriva il modulo localizzazione passeggeri per chi entra in Italia dall’esteroAPP IMMUNI O SITO - Per quanto riguarda Immuni e per il sito, l’ipotesi è che l’utente inserirà uno dei codici che gli verranno inviati (Otp, one time password, o Cun, Codice univoco nazionale), a seconda della regione, quando si vaccina o fa il tampone, insieme al numero di tessera sanitaria. Immuni e il sito genererebbero poi il codice Qr da salvare sullo smartphone o stampare
ANCHE DOPO LA PRIMA DOSE - Il decreto del 22 aprile, che ha introdotto il green pass a livello italiano, spiega: il documento può essere rilasciato "anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino" e sarà valido dal quindicesimo giorno dopo l’inoculazione fino "alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale"
COSA SI PUO’ FARE – Chi ha ottenuto il green pass a livello nazionale, può spostarsi tra regioni di colore diverso (attualmente, senza la certificazione, è possibile farlo soltanto tra regioni gialle), ma può anche partecipare ad alcuni eventi per i quali è prevista la presenza di un pubblico, così come cerimonie civili e religiose ma anche fiere, congressi e convegni
Non è ancora previsto, ma non si esclude, che questa autorizzazione venga estesa anche per l’ingresso in sale giochi, bingo e casinò che riapriranno dal primo luglio. Stesso discorso è valido per quanto riguarda gli ingressi in discoteca: c’è la possibilità che, quando verranno aperte questa estate, l’ingresso sia consentito a chi esibisce una certificazione verde
CHI RILASCIA IL GREEN PASS – Nel caso di green pass post vaccino, in Italia questo viene rilasciato in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal servizio sanitario regionale di competenza. Se la certificazione verde viene richiesta dopo la guarigione dal Covid, invece, a rilasciarla in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, è la struttura ospedaliera dove si è stati ricoverati oppure dalla Asl competente. Anche i medici di base e i pediatri possono rilasciare il Green Pass
QUANTO DURA IL GREEN PASS – Nel caso di rilascio post vaccinazione, la "Certificazione verde Covid-19" ha validità di nove mesi (e non sei come in un primo momento) dalla data del completamento del ciclo vaccinale. Come già detto, sarà valido dal quindicesimo giorno dopo la prima dose fino "alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale". Nessun allungamento per il certificato di avvenuta guarigione la cui durata rimane di 6 mesi dalla data di fine isolamento