Vaccino in vacanza, diverse Regioni aprono alla seconda dose per turisti: ecco quali
In attesa del confronto con il governo, i territori spingono per consentire di effettuare il richiamo anche nei luoghi in cui gli italiani trascorreranno le ferie, per mantenere il ritmo della campagna vaccinale e per sostenere il settore turistico. Il commissario per l’emergenza sanitaria Figliuolo aveva spiegato di stare valutando l’utilizzo di “strutture presso centri montani o estivi”. Fedriga però avverte: "Diventa
molto difficile"
Mentre il governo è al lavoro sulla sua attuazione pratica, l’ipotesi di effettuare il richiamo del vaccino anti-Covid in vacanza nel luogo dove si trascorrono le ferie è spinta con sempre più decisione dalle Regioni. Ecco quali hanno già aperto a questa possibilità, in attesa della decisione del governo e del commissario all’emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo
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A inizio maggio il commissario Figliuolo aveva spiegato che stava pensando a luoghi ad hoc dove poter vaccinare, ovvero di “utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti”
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Oggi però il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, durante un incontro a Trieste, ha spiegato: "Abbiamo affrontato il tema con il generale Figliuolo". "Se qualcuno pensa di poter gestire milioni di persone che vanno in vacanza in alcune località turistiche" ha bisogno di "personale per farlo. La regione in cui arrivano" i turisti "non deve avere solo mettere a disposizione dosi ma anche personale. Diventa molto difficile"
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Da considerare poi che, tra gli aspetti da mettere a punto per realizzare l’ipotesi, c’è anche quello di mettere i sistemi informativi delle regioni in comunicazione tra di loro
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LOMBARDIA - La possibilità di fare il richiamo in vacanza "sembra che sia una proposta di grande buon senso", ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. "Come è stato di buon senso vaccinare tutte le persone che per motivi di studio e di lavoro si trovano in Lombardia, credo che si possa fare analogamente per chi è in vacanza"
Anche l'assessora al Welfare della Lombardia Letizia Moratti concorda sulla seconda dose in vacanza: “Per i richiami ad agosto bisogna vaccinare i vacanzieri fuori regione. Stiamo lavorando in Regione per evitare di fissare appuntamenti nel periodo clou, cioè metà agosto, quando in molti saranno in ferie. Auspichiamo una collaborazione tra regioni almeno per quanto riguarda i lavoratori lombardi. Se una persona deve fare la seconda dose mentre è in un'altra regione, allora pensiamo che debba essere quella regione a fargliela. Ma sappiamo che non è facile"
VENETO - Il presidente veneto Luca Zaia ha affermato che la propria Regione "è pronta" a somministrare la seconda dose di vaccino ai turisti italiani che decidessero di trascorrere le vacanze estive nella regione, in un periodo nel quale hanno programmato il richiamo. "Noi - ha detto - siamo in grado di organizzare senza problemi un'eventuale seconda inoculazione"
BASILICATA - L'assessore regionale alle attività produttive, Francesco Cupparo, ha reso noto che "Basilicata turismo covid free" è il titolo del progetto che la Regione realizzerà di nuovo la prossima estate - come già avvenuto nel 2020. Saranno attive le unità speciali Covid-19, che si occuperanno dei tamponi per i turisti e, quando ci saranno indicazioni nazionali, anche della somministrazione del vaccino ai turisti che nelle rispettive regioni di residenza hanno già ricevuto la prima dose
LAZIO - In merito alla possibilità di vaccinare chi va in vacanza in un'altra regione, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato è convinto che "ci sarà un accordo, è necessario per evitare una battuta d'arresto nel mese di agosto. Ne abbiamo parlato, il commissario Figliuolo è determinato, c'è un tema di sistemi informativi da mettere in comunicazione tra di loro, ma attraverso l'anagrafe vaccinale nazionale io credo che ci si arriverà in breve tempo"
EMILIA-ROMAGNA - Prima dell’annuncio di Figliuolo, proposte simili erano arrivate da alcune delle categorie che sperano in un’estate “Covid free”. Riviera Sicura, che riunisce oltre 250 strutture ricettive e stabilimenti balneari della Romagna, ha scritto a Figliuolo, al governatore Bonaccini e all’Iss, chiedendo un meccanismo che consenta al turista di effettuare la vaccinazione programmata presso la regione di residenza anche nella regione dove sta trascorrendo le proprie vacanze
Una posizione quella di Riviera Sicura condivisa anche dalla sindaca di Riccione, Renata Tosi: ”Mi sembra il minimo, lo do per scontato. Se si chiama Servizio sanitario nazionale, vuole dire che deve svolgere un ’servizio’. Il vaccino lo devi poter fare dove sei, anche in vacanza, ovviamente senza sottrarre dosi ai residenti
SICILIA – Aveva già aperto alla possibilità anche il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: “Dopo le parrocchie, andremo anche al mare, siamo pronti a fare le vaccinazioni anche negli stabilimenti balneari, naturalmente d'intesa con la federazione interessata ed il consenso dei titolari. Non ci dobbiamo mai fermare, neppure in estate”
IL SINDACATO BALNEARI: “DISPONIBILI A VACCINARE PERSONALE” - Ed anche gli imprenditori che aderiscono al Sib, sindacato balneari, sarebbero pronti a contribuire alla campagna nazionale vaccinando a proprie spese il personale
I VACCINI FUORI REGIONE - Oltre alle proposte, c’è anche una base normativa dalla quale si potrebbe partire per consentire ai turisti di vaccinarsi al di fuori della propria regione: è l’ordinanza firmata dal commissario straordinario Figliuolo lo scorso 29 marzo, nell’ambito del piano di attuazione strategico nazionale per i vaccini
L’ordinanza di Figliuolo prevede che “ciascuna Regione o Provincia Autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella Regione o Provincia Autonoma”
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