Vaccino, così Italia è arrivata a 500mila dosi e ora pensa a superarle: il piano Figliuolo
Il 29 aprile raggiunta la quota di iniezioni al giorno fissata come obiettivo dal commissario per l'emergenza Covid. Il generale: “Il mantenimento della quota è legato alle aziende farmaceutiche". Si punta ad arrivare intorno a un milione di iniezioni in 24 ore a giugno: “Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l'88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne”. E spiega: “Coperti gli over65, la mia idea è di dire agli over30: andate e vaccinatevi”. L’1 maggio superate 20 milioni di dosi somministrate
Il 29 aprile l’Italia ha raggiunto e superato la quota di 500mila vaccinazioni al giorno, obiettivo fissato dal commissario per l'emergenza Covid Francesco Figliuolo. Ma il generale punta già a superare questo record e ad arrivare intorno a quota un milione di iniezioni al giorno a giugno
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In particolare, nella giornata del 29 aprile, le vaccinazioni sono state 515.242
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Intanto il primo maggio, come mostrano i dati sul sito del governo, è stata superata quota 20 milioni di dosi somministrate in totale in Italia dall’inizio della campagna vaccinale: sono oltre 14 milioni le persone che hanno avuto la prima dose (pari al 23% della popolazione totale) e oltre 6 milioni quelle che hanno ricevuto anche il richiamo (pari al 10%). Anche in questa data è stata superata la soglia del mezzo milione di somministrazioni al giorno. Delle 22.558.660 dosi distribuite alle Regioni, è stato finora somministrato l'89,2%
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Nelle scorse settimane Figliuolo aveva dato alle varie Regioni delle quote di iniezioni che giornalmente dovevano raggiungere. Già tra il 23 e il 24 aprile, il generale aveva annunciato che - se le Regioni avessero rispettato i target assegnati - l’obiettivo delle 500mila vaccinazioni in 24 ore sarebbe stato raggiunto entro la fine del mese
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I target dati alle Regioni, insieme all’arrivo di nuove dosi e all’apertura di hub vaccinali, ha permesso di raggiungere la quota fissata da Figliuolo il 29 aprile
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Il raggiungimento dell’obiettivo 500mila dosi al giorno, ha commentato la struttura del Commissario per l'Emergenza, “dimostra che la macchina delle vaccinazioni è efficiente”. Ma ha aggiunto: “Il mantenimento di un rateo di almeno 500mila somministrazioni al giorno è adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche"
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Anche Figliuolo ha ribadito: “È stato dimostrato che la macchina è efficiente, ora il mantenimento di questa quota giornaliera è sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di dosi da parte delle aziende farmaceutiche"
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Raggiunte le 500mila dosi al giorno, ora il generale pensa a come superarle e velocizzare ancora di più la campagna vaccinale italiana. In un’intervista a Repubblica, ha dichiarato: "Abbiamo raggiunto le 500mila dosi", l'obiettivo è "crescere ancora", avvicinare da giugno quota un milione al giorno
"Non posso dire che domani riusciremo a fare un milione di vaccini, ma intanto sono sicuro che la macchina possa salire molto più su dei 500mila – ha aggiunto –. Non dobbiamo fare scorte, ma veleggiare tra l'88 e il 92% di dosi utilizzate rispetto alle consegne"
Sulle strutture disponibili a fare le iniezioni, ha aggiunto: "In Italia c’è tutto, grazie a Speranza abbiamo accordi con i medici di famiglia. Hanno aderito 30mila, con 10 fiale al giorno siamo a 300mila. Poi ci sono 10mila farmacie. E 60mila dosi le possono fare i dentisti"
Figliuolo ha poi esposto il suo piano: “Coperti gli over 65, la mia idea, ancora non condivisa con chi prenderà la decisione finale, è di dire a tutti quelli che hanno più di 30 anni: andate e vaccinatevi. Poi ovviamente continueremo a immunizzare anche l’ultimo dei fragili. Ma quando gli scienziati ci diranno che l’incidenza della malattia non è rilevante per le diverse fasce d’età, vorrei che si dicesse: chi ha più di 30 anni si presenta e si vaccina. Poi decideremo le modalità con le Regioni, anche per evitare le resse che abbiamo visto"
Il commissario ha anche spiegato che per l'estate si sta pensando a nuovi luoghi in cui fare le vaccinazioni e "di utilizzare strutture presso centri montani o estivi, che potrebbero dare un appeal a quel tipo di utenti”
E per le vaccinazioni dei più giovani non ha escluso la possibilità delle scuole: "Stiamo iniziando a pensare anche a idee di questo tipo". Nell’intervista ha parlato anche delle vaccinazioni in azienda: "Abbiamo censito 730 punti vaccinali aziendali. Speriamo di arrivare a fine maggio all'obiettivo
Per quanto riguarda le priorità sulle categorie da vaccinare, Figliuolo ha confermato: "A brevissimo apriremo le prenotazioni fino a 55 anni per chi ha comorbidità legate ai codici di esenzione: malattie neurologiche, del cuore, ipertensione, trapiantati. Nel frattempo mettiamo in sicurezza gli over 65. Poi, con l’arrivo massiccio delle dosi, vogliamo dare i vaccini ai centri aziendali e aumentare la capacità di somministrazione"
Il generale, comunque, si aspetta che ora le case farmaceutiche rispettino i patti: a maggio sono attesi 15 milioni di vaccini - forse 17, a fronte dei 9 di aprile - e a giugno 31 milioni, più di un milione al giorno in media. Le inoculazioni nel Paese, però, viaggiano ancora a velocità diverse, con regioni ancora indietro rispetto agli standard richiesti dal governo