
Novità per i centri estivi: attenzione anche agli adolescenti e corsi sportivi gratuiti
Comuni, Province e governo lavorano all’organizzazione dei centri, che partiranno l’8 giugno. La proposta della sottosegretaria Vezzali: garantire attività sportive per le famiglie con un Isee inferiore ai 25mila euro. Quasi un bambino su due, un ragazzo su tre e un adulto su quattro, aggiunge, "ha smesso di fare sport e si registra un aumento dei problemi di sovrappeso, obesità e sedentarietà". La vicepresidente Upi chiede impegno per gli studenti delle superiori: "Stanno pagando il prezzo più alto delle chiusure”

Si lavora per organizzare i centri estivi. Secondo le prime proposte, dovrebbero essere dedicati non solo ai bambini ma anche agli adolescenti e si potrà fare sport
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In particolare, la sottosegretaria con delega allo Sport ed ex campionessa olimpica Valentina Vezzali ha proposto che si prevedano corsi sportivi gratuiti per le famiglie con un Isee inferiore ai 25mila euro, coinvolgendo le federazioni e le associazioni del settore
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Per mettere a punto l'organizzazione dei centri estivi, nei giorni scorsi si sono riuniti i Comuni, le Province e il governo (rappresentato dai ministri Gelmini, Bonetti, Bianchi e dalla sottosegretaria Vezzali)
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I centri estivi partiranno alla fine delle lezioni scolastiche, l'8 giugno prossimo
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Ma ci saranno sicuramente anche le attività sportive, visto che il 48% dei bambini e il 30% dei ragazzi in questo lungo periodo di pandemia ha smesso di fare sport

A fotografare le conseguenze secondarie della pandemia è Valentina Vezzali: quasi un bambino su due, un ragazzo su tre e un adulto su quattro "oggi ha smesso di fare attività sportive. Mentre si registra un aumento dei problemi di sovrappeso, obesità e sedentarietà". La ripartenza dello sport è "una delle urgenze di questo Paese e richiede un gioco di squadra che coinvolga tutti", ha spiegato

La situazione in Italia oggi, ha sottolineato ancora Vezzali, "è davvero drammatica. Mai come in questo periodo il rapporto tra sport e salute è di strettissima attualità. L'assenza di sport, dovuta alla pandemia, ha messo in evidenza l'importanza che l'attività motoria ricopre nella società". "Dobbiamo lavorare tutti insieme affinché, dopo questa pandemia, la nuova normalità veda una popolazione ancora più sportiva e dedita a uno stile di vita attivo"
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La ripartenza dello sport, ha aggiunto Vezzali, è "urgente" e dovrà "vederci pronti a innescare un meccanismo virtuoso che riporti verso l'attività fisica quante più persone possibile". Questo avrebbe "ripercussioni positive sul Sistema Sanitario Nazionale e dal punto di vista sociale. Per non parlare dell'indotto economico che l'attività sportiva porta con sé"

Proprio per proporre azioni mirate in questo campo, al ministero della Salute si è insediato il tavolo tecnico “La salute nello sport”: si concentrerà su azioni da adottare per promuovere il rapporto tra sport e benessere, ma anche medicina sportiva e lotta al doping

Tornando ai centri sportivi, la vicepresidente Upi Silvia Chiassai Martini ha chiesto attenzione anche per gli studenti delle scuole superiori. "Stanno pagando il prezzo più alto delle chiusure. Dall'inizio dell'anno, le giornate in presenza sono state non più di qualche decina e anche nei periodi migliori sono stati in classe non più del 50%. C'è bisogno di riservare a loro un'attenzione particolare, sia rispetto al recupero della didattica che della socialità", ha sottolineato

La ministra per la Famiglia Elena Bonetti, durante un'audizione in Commissione Infanzia, ha spiegato che si sta studiando la possibilità di riproporre l'esperienza dello scorso anno, quando il Dipartimento fece un investimento di 199 milioni di euro. “Faremo azioni di sostegno all'educazione non formale, con un allargamento al mondo della cultura e dello sport", ha detto

Il presidente dell'Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro ha sollecitato a finanziare al più presto l'attività dei centri estivi e assicurare un iter rapido e diretto per la loro attivazione. “A noi amministratori locali - ha detto - preme una cosa su tutte: offrire un'occasione di socializzare, stare insieme, fare sport e imparare, ai ragazzi che hanno sofferto questo anno di pandemia e restrizioni e ne hanno bisogno più che mai"

Con questa attività, "nella quale i Comuni naturalmente coinvolgeranno ludoteche, impianti sportivi, associazioni, parrocchie, saremo in grado di fornire anche un servizio alle famiglie e un contributo alla ripresa di alcune categorie maggiormente penalizzate dalle chiusure", ha aggiunto Decaro

Per il ministro della scuola Patrizio Bianchi, i centri estivi saranno un ponte con la riapertura delle scuole il prossimo settembre