
Vaccini Covid, dagli hub alla produzione in Italia: Draghi illustra le novità del piano
Il premier, nel suo intervento al centro vaccinale di Fiumicino, ha spiegato i prossimi step della campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Si va dai luoghi dedicati alle somministrazioni fino all’aumento di ritmo delle dosi giornaliere inoculate. Ecco i punti principali

Dalla produzione del siero in Italia agli hub dedicati alle somministrazioni, fino all’aumento di ritmo delle dosi giornaliere inoculate. Il premier Mario Draghi, nel suo intervento al centro vaccinale di Fiumicino, ha illustrato alcune novità della campagna vaccini contro il Covid. Ecco i punti più importanti
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PRODUZIONE IN ITALIA - Draghi ha annunciato l’intenzione di produrre il vaccino in Italia in tempi rapidi: "Di oggi è la conclusione del primo contratto tra un'azienda italiana e un'azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”
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AUMENTARE IL RITMO DELLE SOMMINISTRAZIONI - Sui vaccini, spiega Draghi, "ad oggi, si vedono già i primi risultati di un'accelerazione. Solo nei primi undici giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino all'inizio di questo mese: è il doppio della media dei due mesi precedenti. Il ritmo giornaliero attuale è di circa 170.000 somministrazioni al giorno. L'obiettivo è triplicarlo presto”
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“Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson”, ha annunciato il premier
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L’ORDINE PER VACCINARSI - Draghi ha ricordato che "l'Italia ha scelto di cominciare la sua campagna vaccinale dal personale delle strutture sanitarie. Abbiamo proceduto a vaccinare nelle Rsa, dove vivono i nostri concittadini più fragili. Infine, abbiamo dato priorità agli ultra-ottantenni, insieme a chi opera nella scuola, nell'università e nel soccorso pubblico”
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“Mentre completeremo la vaccinazione di queste categorie, procederemo rispettando un ordine dato dall'età e dalle condizioni di salute”, spiega il presidente del Consiglio da Fiumicino. “A tutti, chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. È un modo di mostrarci una comunità solidale”
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GLI HUB VACCINALI - L’obiettivo, ha detto il premier, “è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino”
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“In Italia sono già operativi 1694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati”, ha concluso Draghi

L’AIUTO DI TUTTI I MEDICI - Il premier ha ricordato le categorie dei medici che aiuteranno nella campagna vaccinale. “Medici generali, specialisti e specializzandi, con cui abbiamo già sottoscritto accordi. Ma anche ai medici competenti delle aziende, ai medici sportivi e agli odontoiatri. Opereranno nel pieno rispetto dei protocolli medici, per garantire somministrazioni rapide e sicure”

AZIENDE E VACCINI - Infine un cenno agli accordi Ue-aziende farmaceutiche: "L'Unione europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani"