
Milano, in 10mila al corteo pro Palestina. Scontri e tensione. FOTO
All'altezza di piazzale Baiamonti si sono registrati contatti tra manifestanti e forze dell'ordine. Su una vetrina di una filiale di banco Bpm in piazzale Lagosta, al passaggio del corteo pro Palestina, è comparsa la scritta “Spara a Giorgia”. “Solidarietà a Giorgia Meloni che non si farà certo intimidire”, ha dichiarato in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli

TENSIONI AL CORTEO PRO PAL
- Circa 10mila persone hanno partecipato al corteo nazionale per chiedere la fine della guerra a Gaza e a sostegno della Palestina. La manifestazione è partita da piazza Duca D'Aosta a Milano, davanti alla stazione Centrale, per attraversare la città e raggiungere l’Arco della Pace. All'altezza di piazzale Baiamonti si sono registrati contatti tra manifestanti e forze dell'ordine

FUMOGENI E CORI
- A dare il via alle tensioni sarebbe stata, secondo quanto affermano i manifestanti, l'identificazione di alcuni di loro da parte della polizia. Gli attivisti, lanciando fumogeni, gridavano "Tout le monde deteste la police”. Il corteo è poi arrivato all’Arco della Pace. L’intenzione dei manifestanti sarebbe di restare nell’area “finché tutti i compagni e le compagne portati in questura non saranno stati liberati”. Le persone rimaste sono poche centinaia e l’ampia area pedonale è presidiata dalle forze dell’ordine

SETTE MANIFESTANTI PORTATI IN QUESTURA
- Sette manifestanti del corteo pro Palestina sono stati portati in Questura dopo i tafferugli con la polizia in piazzale Baiamonti a Milano.
SCRITTA CONTRO MELONI
- Su una vetrina di una filiale di banco Bpm in piazzale Lagosta, al passaggio del corteo pro Palestina, è comparsa la scritta “Spara a Giorgia”. Pochi metri più avanti è stata poi danneggiata anche la filiale di Banco Desio in via Traù, dove è stata bruciata una telecamera e fatta una scritta "No riarmo". Infranta anche la vetrina del Carrefour di via Alserio, e danneggiata la vetrina di UniCredit in via Pola: "UniCredit complice del genocidio" hanno scritto con la vernice alcuni manifestanti, infrangendo il vetro

LA RISPOSTA DI FDI
- “A forza di gridare al pericolo antidemocratico del governo Meloni, incitare alla rivolta sociale e alzare i toni tutti i giorni come se fossimo in una guerra civile, era più che prevedibile che accadesse: in piazza i violenti hanno preso seriamente le parole dei vari piddini e postgrillini e hanno invitato a sparare al Presidente del Consiglio. Solidarietà a Giorgia Meloni che non si farà certo intimidire”, ha dichiarato in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli

IL CORTEO PROPAL
- Al corteo erano presenti centinaia di bandiere palestinesi e striscioni per dire stop al genocidio. Tra gli slogan gridati prima della partenza: "Gaza libera, Palestina libera" e "intifada, intifada". Presenti anche alcuni attivisti che tengono in braccio dei finti neonati coperti da un lenzuolo bianco sporco di vernice rossa

LE SIGLE ALLA MANIFESTAZIONE
- Numerosi, soprattutto nelle prime file, anche i cartelli e le bandiere per chiedere "libertà per Anan Yaeesh", palestinese accusato in Italia di terrorismo per aver finanziato un gruppo armato e detenuto nel carcere di Terni. Tra gli altri, hanno partecipato Anpi, Associazione dei Palestinesi in Italia (Api), Giovani Palestinesi, Adl Cobas, Cub e altre sigle sindacali

PIANTEDOSI: “COMPLIMENTI AD AGENTI”
- “Ho personalmente pregato il Prefetto di portare il mio apprezzamento al questore di Milano per il servizio svolto dalle forze dell'ordine in occasione della manifestazione di oggi". Cosi il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: "Particolare plauso va ai poliziotti che, in un contesto difficile, con prontezza ed efficacia, sono riusciti a isolare e fermare un gruppo di facinorosi che, coperti e travisati, si erano resi artefici di atti vandalici, nonché di gesti e scritte di grave contenuto intimidatorio e violento".

LA RUSSA: “FATTI GRAVISSIMI”
- Di "fatti gravissimi che continuano a ripetersi a ogni manifestazione e che sono il frutto di una pericolosa campagna di demonizzazione dell'avversario politico e delle donne e degli uomini in divisa" ha parlato il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha avvertito: “In troppi continuano a scherzare con il fuoco".

RENZI: “SOLIDARIETÀ A MELONI”
- "I fatti avvenuti quest'oggi a Milano indignano e preoccupano. Solidarietà alle Forze dell'ordine, alla Presidente del Consiglio e a quanti sono rimasti colpiti dalla violenza dei manifestanti”, ha scritto il leader di Iv, Matteo Renzi.