Vaccino J&J: “Efficacia dell’81% su variante sudafricana, dell’87% su quella brasiliana”
Salute e BenessereSono dati riferiti, nel corso di un’intervista concessa all’Ansa, da parte di Johan Van Hoof, responsabile malattie infettive e vaccini del gruppo Janssen. "Sulla base di questi dati siamo ottimisti nel ritenere che il vaccino è efficace nel prevenire anche le forme gravi di malattia causate da tali varianti", ha detto
Il vaccino anti-Covid prodotto da Johnson & Johnson, che ha ottenuto proprio ieri il via libera dall’European Medicenes Agency (Ema), ha dimostrato un’elevata efficacia contro due varianti del virus Sars-Cov-2. "Si è rilevata nel complesso un'alta efficacia all'81% contro le forme gravi della malattia da variante sudafricana, mentre contro le forme gravi di Covid da variante brasiliana l'efficacia è stata dell'87%". A sottolinearlo, in un'intervista concessa all'agenzia Ansa, è stato Johan Van Hoof, responsabile malattie infettive e vaccini del gruppo Janssen. "Sulla base di questi dati siamo ottimisti nel ritenere che il vaccino è efficace nel prevenire anche le forme gravi di malattia causate da tali varianti".
Le dosi del vaccino per l’Italia
Intanto, sempre a proposito della distribuzione del vaccino prodotto e sviluppato da Johnson&Johnson, di cui all'Italia spetteranno circa 27 milioni di dosi per il 2021, è intervenuto ai microfoni di Sky TG24 Massimo Scaccabarozzi, presidente di Janssen Italia, confermando che "inizierà nella seconda metà di aprile" e che "verranno rispettate le scadenze".
Una corsa contro il tempo
"Si tratta di un vaccino in più, e noi abbiamo bisogno di tutti", ha proseguito Scaccabarozzi nel suo intervento, ricordando che questo vaccino prevede una somministrazione monodose che potrebbe facilitare la gestione della campagna vaccinale. Rispetto alle tempistiche, ha detto, "ieri è stato annunciato che rispetteremo gli accordi con la Commissione europea per la consegna di 200 milioni di dosi entro fine anno e si inizierà la distribuzione nella seconda metà di aprile”. Il presidente di Janssen Italia ha riferito che “la Commissione ci dirà dove consegnare e quanti, ricordo che l'Italia ha concordato una cifra di circa il 13,5%, quindi di questi 200 milioni ne arriveranno circa 27 milioni nel nostro Paese", ha detto. "Nessuno avrebbe mai pensato di avere a disposizioni i vaccini in un tempo così breve, dobbiamo tutti lavorare per fare il meglio. Stiamo facendo una corsa contro il tempo nella produzione, come tutti, e questo vede la collaborazione con tantissimi Paesi e tantissime aziende", ha poi concluso.