
Covid, la Sardegna è la prima regione in zona bianca ma "sorvegliata": cosa si può fare
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che porta l'isola a essere il primo territorio in area di rischio molto basso. Ma anche se il passaggio prevederebbe il decadimento di tutte le restrizioni, compresa la chiusura notturna, l'assessore regionale della Sanità ha dettato la linea della prudenza: "Sarà una zona bianca guidata e sorvegliata", con un tavolo di monitoraggio che valuterà le riaperture settore per settore

La Sardegna dal 1° marzo è la prima regione in zona bianca. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l'ordinanza e le modalità attuative del passaggio sono stabilite in un tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Iss e Regione Sardegna. Non sarà però un "liberi tutti", anche in ragione della preoccupante diffusione delle varianti del coronavirus che hanno portato in zona rossa tre Comuni, tutti nel Sassarese: Bono, San Teodoro e La Maddalena
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L’accesso in zona bianca è arrivato dopo che per tre settimane di seguito si registrano meno di 50 casi per 100.000 abitanti, mentre in quella che si sta concludendo l'indice è 49,7. Tutti gli altri 21 indicatori sono positivi: i ricoveri sono in calo, soprattutto quelli in terapia intensiva con una percentuale tra il 10 e il 12%
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Con la zona bianca dovrebbero riaprire tutte le attività rimaste chiuse nelle zone rosse, arancioni e gialle. Nel sito del ministero della Salute si legge infatti che in area bianca "non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM)"
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Tornerebbero quindi attivi musei, mostre, teatri, cinema e sale da concerto, con misure di prevenzione dei contagi sulla linea di quelle utilizzate per la riapertura dopo il primo lockdown
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In zona bianca resta però l'obbligo di mascherina e il divieto di assembramento

Nonostante queste indicazioni, però, la Regione, non sarebbe favorevole a un "liberi tutti". L'assessorato regionale alla Sanità ha condiviso l'esigenza col ministero di una sorta di “percorso guidato” e verrà istituito, quindi, un tavolo di monitoraggio tra Regione e Istituto superiore di sanità che valuterà le riaperture settore per settore e relativi orari. Saranno previste verifiche settimanali e conseguenti, eventuali restrizioni in base all'indice di contagio

"Insomma - anticipa all'AGI l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu - sarà una zona bianca guidata e sorvegliata". L'esponente della Giunta esprime "grande soddisfazione" per un "riconoscimento alla Sardegna che ha gestito in maniera più che adeguata l'emergenza sanitaria"

Intanto si sta diffondendo in tutta l'isola la campagna anti Covid di screening "Sardi e sicuri". Il 6 e il 7 marzo a Cagliari chi vorrà potrà sottoporsi a test antigienico gratuito in 17 postazioni, tutte le scuole più il Terminal crociere, al porto. I promotori si aspettano circa 80mila persone. La stima è legata alle esperienze delle scorse settimane, nell'Ogliastra, in provincia di Nuoro e Medio Campidano, che hanno registrato la partecipazione del 50-55% della popolazione