
Nuovo Dpcm, ipotesi cambio dei parametri Covid: ecco le regioni a rischio zona rossa
Il governo starebbe pensando, su suggerimento dell’Iss e d’accordo con il Cts, di modificare i criteri in base ai quali le regioni vengono collocate nelle varie fasce colorate. In particolare, la proposta sul tavolo è questa: la zona rossa scatterebbe in automatico quando l'incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti. Guardando ai numeri attuali, a rischio ci sarebbero Veneto ed Emilia-Romagna. Dubbiosi i governatori: se ne discuterà nella riunione di lunedì

Potrebbero cambiare i parametri che fanno scattare le misure restrittive in Italia, quelli in base ai quali le regioni vengono collocate nelle diverse fasce di rischio (gialla, arancione, rossa). Il governo, infatti, sta lavorando a una nuova stretta per cercare di frenare la corsa del coronavirus
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in direttaIn base ai nuovi parametri, su cui ancora si sta discutendo, la zona rossa scatterebbe automaticamente in quelle regioni in cui l'incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti
La situazione in Italia: graficheGuardando i numeri attuali, se venissero attuati questi nuovi criteri, già dalla prossima settimana il Veneto e l’Emilia-Romagna rischierebbero di finire in zona rossa
Lo speciale coronavirusNei giorni scorsi i parametri sono già stati modificati riguardo all’indice Rt: prima la soglia per entrare in zona arancione era 1,25, mentre ora è stata abbassata a 1; per la zona rossa, invece, la soglia è passata da 1,50 a 1,25
Dai primi contagi alla diffusione nel mondo: le tappe del coronavirusMa l’esecutivo ora punta a introdurre questa nuova modifica riguardo all’incidenza: l’idea sarebbe quella di inserirla nel Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio
Covid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICILa proposta è stata avanzata dall'Istituto superiore di Sanità e ha trovato d’accordo il Comitato tecnico scientifico
Lunedì vertice governo-regioni: le nuove misure allo studioSe la modifica passasse, quindi, la novità sarebbe questa: se l'incidenza settimanale dei casi supera i 250 contagi ogni 100mila abitanti, la regione è automaticamente in zona rossa
Tornano i colori, cosa si può fare: le FaqL’Emilia-Romagna ha invece un’incidenza di 242,44 casi e quindi rimarrebbe di poco fuori dalla zona rossa. Ma sarebbe comunque a rischio: i dati sono relativi alla settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio e, secondo le stime degli esperti, andranno in peggioramento nel prossimo monitoraggio
È possibile che alla fine si arrivi a un compromesso, anche se appare ormai evidente che la volontà del governo è quella di stringere ancora le maglie, soprattutto per evitare che un'impennata dei casi vada a compromettere la campagna di vaccinazioni
Nel nuovo provvedimento, in vigore dal 16 gennaio, potrebbe essere introdotta una nuova zona bianca, nella quale sarebbero aperte tutte le attività, scuole comprese. Il criterio ipotizzato per accedervi, al momento, sarebbe l'Rt sotto 0,5: una soglia che però ad oggi è ben lontana dall'essere raggiunta dalle regioni
Non dovrebbero cambiare le regole per bar e ristoranti: potranno rimanere aperti solo in zona gialla e solo fino alle 18. Si ragiona anche sul mantenere o meno la norma che prevede la possibilità, una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni), di andare a trovare amici o parenti. Oltre al tema scuola, poi, ci sarà probabilmente sul tavolo la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio