
Covid, Iss: 4 decessi su 10 sono in Lombardia. L’1,2% ha meno di 50 anni
Il report dell’Istituto superiore di sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a Sars-CoV-2 e basato sui dati aggiornati al 2 dicembre: l'età media dei deceduti è 80 anni. La seconda regione per numero di decessi è l'Emilia Romagna, seguita da Piemonte, Veneto, Lazio e Liguria. I sintomi più comuni al momento del ricovero sono febbre, dispnea e tosse

Il 39,9% dei decessi per Covid in Italia dall'inizio della pandemia è avvenuto in Lombardia: sono 22.252. Lo riporta il report dell’Iss sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a Sars-CoV-2, basato sui dati aggiornati al 2 dicembre e che descrive le caratteristiche di 55.824 pazienti
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La seconda regione per numero di decessi è l'Emilia Romagna con 5.805 (10,4% del totale), seguita da Piemonte con 5.556 (10%), Veneto con 3.899 (7%), Lazio con 2.525 (4,5%) e Liguria con 2.419 (4,3%)
Il report completo dell'Iss
Le ultime regioni per numero di morti sono Calabria (96, 0,5%), Basilicata (29, 0,2%) e Molise (22, 0,2%)
La situazione in Italia: grafici e mappe
A livello nazionale, l'età media dei deceduti è 80 anni, mentre solo l'1,2% - ovvero 657 - era under 50 e il 97% aveva malattie precedenti
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In particolare, 163 degli under 50 avevano meno di 40 anni (102 uomini e 61 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 29 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche; degli altri pazienti, 119 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 15 non avevano diagnosticate patologie di rilievo
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Sui 55.824 pazienti deceduti presi in considerazione dal report, le donne sono 23.596 (42,3%) e hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 85 - uomini 80)
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L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2, spiega il report, è più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 48 anni)
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Analizzando le cartelle cliniche di 5.726 deceduti, è emerso che 180 pazienti (3,1% del campione) presentavano 0 patologie, 712 (12,4%) presentavano 1 patologia, 1.060 (18,5%) presentavano 2 patologie e 3.774 (65,9%) presentavano 3 o più patologie
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I sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivo sono stati febbre, dispnea e tosse, meno comuni diarrea ed emottisi. L’8,1% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero
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L’insufficienza respiratoria, riferisce il report, è stata la complicanza più comunemente osservata (94,1% dei casi), seguita da danno renale acuto (23,6%), sovrainfezione (19,3%) e danno miocardico acuto (10,8%)
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La maggior parte dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi, al momento del ricovero, proveniva dal proprio domicilio (53,3%); il 22,9% proveniva da strutture residenziali socio-sanitarie o socio-assistenziali (RSA, casa di riposo, hospice, reparti o strutture di lungo degenza); il 18,6% era stato trasferito da un altro ospedale e il 5,2% da altre strutture non specificate
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Il report osserva anche i tempi mediani, in giorni, che sono trascorsi dall’insorgenza dei sintomi al decesso (12 giorni), dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale (5 giorni) e dal ricovero in ospedale al decesso (7 giorni)
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Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso era di 6 giorni più lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non venivano trasferiti (12 giorni contro 6 giorni)