Covid, Natale senza cenone e abbracci? Le ipotesi e le opinioni di esperti e politica
Sarà probabilmente il nuovo Dpcm a cui sta lavorando il governo a dare le indicazioni per il periodo di feste: tra le ipotesi la sospensione dell'automatismo delle fasce di rischio, un allentamento del 'coprifuoco', la possibilità di un'apertura serale di bar e ristoranti. Ma il premier Conte e il Cts avvertono: sarà un festeggiamento sobrio senza cenone né assembramenti nei negozi per lo shopping
Non sarà un Natale come gli altri, a causa della pandemia da Covid-19. Questa è l'unica certezza sulle festività di fine 2020 che, al momento, emerge dalle dichiarazioni rese da politici, esperti e scienziati. Ecco le ipotesi su come passeremo il Natale
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Anzitutto, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmerà un nuovo Dpcm che dovrebbe dare le indicazioni per il periodo natalizio, provvedimento oggetto anche di una riunione tra il governo e le regioni che si è tenuta ieri, 19 novembre. Tra esecutivo e governatori è in atto una mediazione che vuole portare a un graduale allentamento delle misure in vista del Natale
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"Dobbiamo predisporci a un Natale più sobrio", ha ribadito Conte. "Veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva"
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"Dobbiamo arrivare in prossimità e capire come dosare gli interventi", ha aggiunto Conte. "Certo, ci stiamo preparando a vari scenari ma non possiamo ora prevedere quale sarà la situazione epidemiologica"
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Una delle ipotesi sul tavolo è quella di un Dpcm ponte per il periodo natalizio che sospenda l'automatismo delle fasce di rischio in cui sono collocate le regioni
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Sempre tra le ipotesi per il Dpcm natalizio c'è quella di un allentamento del 'coprifuoco' sul territorio nazionale
Il nuovo Dpcm potrebbe poi consentire l'apertura serale di bar e ristoranti
Potrebbe anche essere consentiti, per il periodo natalizio, gli spostamenti tra le regioni inserite in zona rossa e arancione per raggiungere i parenti più stretti
È ormai quasi certo che resteranno ancora chiusi per le festività i circoli e le strutture sportive, le palestre, i cinema e i teatri
Il nuovo Dpcm potrebbe prevedere un nuovo protocollo per le messe e le cerimonie religiose
Non dovrebbero mancare indicazioni sui divieti per la notte di Capodanno, compreso lo stop a qualsiasi assembramento nelle piazze
Dagli esperti viene sottolineato che quest'anno "il cenone classico non ce lo possiamo permettere", come affermato dal coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo
Miozzo ha aggiunto che va evitato in tutti i modi l'assalto a negozi e grandi magazzini per lo shopping natalizio
“Sarà un Natale sobrio, in cui sarà bene mantenere il buon senso, evitando di incontrare parenti lontani, perché il virus sarà ancora con noi", ha detto il virologo e membro del Comitato tecnico scientifico della Lombardia Fabrizio Pregliasco
"Continuiamo a comportarci bene, così faremo 'Natale con i tuoi' e 'Pasqua con chi vuoi'', ha sottolineato a Sky TG24 il direttore sanitario dell'ospedale Spallanzani di Roma Francesco Vaia
"Sarà un Natale diverso, ma ciò non significa che non possa essere felice", ha affermato Hans Kluge, direttore dell'ufficio europeo dell'Oms, invitando alla prudenza durante le festività e facendo l'esempio delle recenti celebrazioni del ramadan e di Diwali, la festa indiana delle luci, durante le quali "le persone si sono rivolte alla tecnologia per riunirsi, con celebrazioni online". "Trascorrete le feste natalizie con chi vi è vicino, ma se si tratta di un grande raduno con persone vulnerabili è meglio rimandare", ha sottolineato Kluge
Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha definito quello sul Natale "un dibattito surreale e lunare". E ha spiegato: "Noi dobbiamo mettere in sicurezza il maggior numero di persone e consentire a medici e infermieri di fare il loro lavoro eccezionale nella migliore maniera possibile. Pensiamo a loro quando tiriamo fuori il dibattito sul cenone"
"Per sapere come trascorreremo il Natale ci vorrebbe la sfera della verità", ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Bisogna verificare, ma mi sento di dire che più noi investiamo nella tutela e nel rispetto delle regole più possibilità abbiamo di avere una festa quasi normale"
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso i suoi timori per il Natale, “che vogliamo vivere normalmente ma, se immaginiamo di farlo come qualcuno ha vissuto le settimane dell’estate, noi a gennaio o febbraio ritorneremo in questa situazione e non possiamo permettercelo"