
Covid, cosa serve per rientrare a scuola dopo le assenze: la circolare del ministero
Il ministero della Salute fornisce chiarimenti sul protocollo da seguire per tornare in classe dopo guarigione da coronavirus o da patologia diversa. Le indicazioni riguardano non soltanto gli studenti ma anche il personale scolastico

Il ministero della Salute, con una circolare, che fa seguito a quella del 21 agosto sulle ‘indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia’, fornisce chiarimenti sul rientro in classe dopo guarigione da Covid-19 o da patologia diversa. Le informazioni riguardano sia gli studenti che il personale scolastico
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La circolare ha come oggetto "Riapertura delle scuole. Attestati di guarigione da Covid-19 o da patologia diversa da Covid-19 per alunni/personale scolastico con sospetta infezione da SARS-CoV-2". Nel documento viene spiegato che "le indicazioni riguardano quattro scenari, che concorrono a definire un ‘caso sospetto’, anche sulla base della valutazione del medico curante"
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Il primo è il caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, in ambito scolastico
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Il secondo è il caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, presso il proprio domicilio
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Terzo caso quello in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o sintomatologia compatibile con Covid-19, in ambito scolastico
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In ognuno di questi casi, in presenza di sintomatologia sospetta, il pediatra di libera scelta o il medico di medicina generale, richiede tempestivamente il test diagnostico e lo comunica al Dipartimento di Prevenzione, o al servizio preposto sulla base dell’organizzazione regionale

Se il test risulta positivo, si notifica il caso al DdP che avvia la ricerca dei contatti e indica le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata, secondo quanto previsto dalla circolare del 21 agosto ‘Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia’

Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione secondo i criteri vigenti. Attualmente le indicazioni scientifiche prevedono l’effettuazione di due tamponi (test di biologia molecolare) a distanza di 24 ore l’uno dall’altro con un contestuale doppio negativo, cui potrà conseguire la conclusione dell’isolamento e l’inserimento in comunità. L’alunno/operatore scolastico rientrerà a scuola con attestazione di avvenuta guarigione e nulla osta all’ingresso o rientro in comunità da parte del pediatra o del medico

Se il test diagnostico è invece negativo, il pediatra o il medico curante,valuta il percorso clinico/diagnostico più appropriato (eventuale ripetizione del test) e comunque l’opportunità dell’ingresso a scuola. In caso di diagnosi di patologia diversa da Covid-19, la persona rimarrà a casa fino a guarigione clinica seguendo le indicazioni del pediatra o del medico

A guarigione avvenuta, il pediatra/medico redigerà una attestazione che l’alunno/operatore scolastico può rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico, terapeutico e di prevenzione per Covid-19, come disposto da documenti nazionali e regionali

Qualora un alunno o un operatore scolastico fosse convivente di una persona positiva al Covid-19, esso, su valutazione del Dipartimento di prevenzione, sarà considerato contatto stretto e posto in quarantena

Eventuali suoi contatti stretti (esempio compagni di classe dell’alunno in quarantena), non necessitano di quarantena, a meno di successive valutazioni del Dipartimento di Prevenzione in seguito a positività di eventuali test diagnostici sul contatto stretto convivente di un caso