
Coronavirus, nuovi contagi e terapie intensive: i dati reali a confronto da marzo a oggi
Gli attualmente positivi in Italia sono poco più di 17.500, come a metà marzo. I pazienti in terapia intensiva, venerdì 21 agosto, sono arrivati a quota 69, per poi calare a 64 il giorno successivo. Numeri piuttosto lontani da quelli di marzo, quando a parità di attualmente positivi, i ricoverati in gravi condizioni erano oltre 1.500

Nel mese di agosto 2020 tornano a crescere i contagi, mentre il numero dei ricoverati in terapia intensiva rimane piuttosto contenuto: il 21 agosto sono 69, mentre il 22 calano a 64
Coronavirus, la situazione in Italia: grafici e mappe
Quello delle terapie intensive è un numero che, a parità di attualmente positivi rispetto al mese di marzo, è assai diminuito. Anche allora gli attualmente positivi erano circa 17mila, ma le persone in terapia intesiva erano 1.518 (14 marzo)

A fine giugno gli attualmente positivi viaggiavano intorno ai 16mila. Ma i ricoverati nelle terapie intensive erano circa un centinaio, un numero superiore a quello attuale
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Il 13 marzo gli attualmente positivi erano 14.955
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Lo stesso giorno, i ricoverati in terapia intensiva erano 1.328

Il 14 marzo si è registrato un notevole incremento degli attualmente positivi, che sono saliti a 17.750

Quel giorno i ricoverati in terapia intensiva hanno toccato quota 1.518

Per poter confrontare il rapporto tra attualmente positivi e terapie intensive, passiamo al 27 giugno quando il numero di attualmente positivi era simile a quello registrato il 14 marzo: 16.836

Quel giorno, però, il numero dei ricoverati in terapia intensiva era decisamente inferiore rispetto a marzo: erano "soltanto" 97. Come si vede dal grafico, dopo il picco del 3 aprile (4.068), il numero di persone in terapia intensiva è gradualmente sceso

Il 28 giugno il numero degli attualmente positivi si è mantenuto piuttosto costante rispetto al giorno precedente: erano 16.681

Anche il numero dei pazienti in terapia intensiva era piuttosto simile: un ricoverato in più rispetto al 27 giugno, per un totale di 98

Il 29 giugno si è registrato un ulteriore decremento degli attualmente positivi: erano 16.496

Lo stesso giorno si è registrata anche la diminuzione dei casi in terapia intensiva, con 96 ricoverati

Trend in miglioramento anche il 30 giugno con 15.563 attualmente positivi

Allo stesso modo sono diminuiti i ricoverati in terapia intensiva: al 30 giugno sono 93

Alla fine del mese di luglio si rilevano i dati più positivi dal 13 marzo, con gli attualmente positivi che il giorno 30 erano 12.230

Il giorno precedente, il 29 luglio, si è raggiunto il numero minimo di ricoverati in terapia intensiva da marzo con 38 pazienti

Il 18 agosto i numeri degli attualmente positivi sono tornati ad essere simili a quelli di marzo con 15.089 casi

Lo stesso giorno si sono però registrati molti meno casi di ricoverati in terapia intensiva, se paragonati agli oltre 1.500 di marzo: erano 58

Trend che però è in peggioramento visto che il 19 agosto gli attualmente positivi sono scesi a 15.360

Sempre il 19 agosto sono tornati a superare le 60 unità i pazienti ricoverati in terapia intensiva: erano 66

L’andamento negativo si conferma anche il 20 agosto con 16.014 attualmente positivi

Con gli attualmente positivi crescono anche le terapie intensive, che hanno raggiunto quota 68

Il 21 agosto gli attualmente positivi sono 16.678 con un incremento di 664 rispetto al giorno precedente

Sono 69 i pazienti in terapia intensiva. A parità di attualmente positivi (circa 15-16 mila) tra metà marzo e agosto, si nota quindi un netto calo delle presenze in terapia intensiva (oltre 1.500 contro gli attuali 69)
Il bollettino del 21 agosto
Il 22 agosto sale ulteriormente il numero degli attualmente positivi: sono 17.503, con un incremento di 825 rispetto al 21
Il bollettino del 22 agosto
Nonostante l'aumento degli attualmente positivi, calano le terapie intensive che il 22 agosto sono 64, cinque in meno rispetto al giorno precedente

I nuovi casi sono prevalentemente asintomatici, trovati attraverso attività di tracciamento dei contatti e di individuazione dei casi importati dall'estero, i cosiddetti contagi di rientro
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