
Coronavirus, discoteche tra obbligo di mascherine e chiusure: le nuove restrizioni. FOTO
In diverse regioni italiane viene imposto l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e il rispetto delle distanze interpersonali di uno o due metri. La Calabria è l'unica regione che ha optato per lo stop totale
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Aperte, chiuse, con limitazioni. Sono diverse le misure restrittive e di sicurezza adottate dalle regioni italiane per quanto riguarda le discoteche. La motivazione è il crescente numero di casi di contagio da Coronavirus legati anche ai locali notturni
Coronavirus Italia, quali sono i focolai attualmente attivi
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato un provvedimento, in vigore dal 15 agosto, che prevede che il numero massimo di persone che possono entrare nelle discoteche non sia superiore al 50% della capienza massima normalmente autorizzata
La situazione in Italia
L'ordinanza include, inoltre, l'obbligo di indossare sempre la mascherina all'interno del locale, compreso durante il ballo, ammesso solo in presenza di piste all'aperto
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"È una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa", hanno sottolineato il Presidente della Regione Veneto Zaia e l'Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin
Coronavirus, riapertura scuole: per cts mascherine non obbligatorie se metro di distanza
In Veneto, quindi, discoteche aperte anche a Ferragosto: si dovranno seguire le limitazioni previste, cioè entrare con percorsi differenziati in entrata e in uscita, muniti di mascherina e nel rispetto delle misure di distanziamento
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Balli all'aperto, in terrazze e giardini in Lombardia, ma ad "almeno un metro di distanza". Le discoteche che hanno uno spazio sotto le stelle possono, con tutte le cautele imposte dall'emergenza sanitaria, accogliere chi ha voglia discatenarsi in pista a Ferragosto

In Piemonte si può ballare, ma solo all'aperto. È quanto prevede l'ultimo decreto regionale, il n.85 del 10 agosto, che richiama le Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative della Presidenza del Consiglio dei ministri

In Emilia Romagna sono in vigore, anche per Ferragosto, le linee guida già approntate alcune settimane fa: aperte le strutture con piste da ballo solo all'aperto e con distanza minima tra gli avventori di due metri

"Ancora una volta si colpisce un settore che viene identificato come un luogo in cui tutti mali della società convivono. Adesso ci è stato affibbiato il ruolo degli untori", ha commentato il presidente del Silb-Sindacato Italiano Locali da Ballo Emilia-Romagna, Gianni Indino

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, con nuovo decreto del 13 agosto ha riconfermato l'apertura di sale da ballo e locali assimilati in tutto il territorio

Il governatore toscano Enrico Rossi si è detto "favorevole alla chiusura" delle discoteche, ma chiede che “il provvedimento sia nazionale per non creare assurde differenze tra territori e altrettanto assurde e pericolose migrazioni di giovani da una regione all'altra alla ricerca di luoghi dove ballare"

In Toscana le discoteche devono garantire la distanza di due metri tra i clienti, oltre a organizzare gli spazi per garantire l'accesso in modo ordinato per evitare assembramenti. Il numero di capienza massima calcolato deve essere documentato e comunicato alle autorità

Il governatore pugliese Michele Emiliano ha firmato un'ordinanza che dispone, dal 13 agosto, l'obbligo di mascherine in tutti i luoghi all'aperto in cui, a causa di particolari situazioni, non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di almeno un metro

In Campania si balla, almeno all'aperto. Le discoteche sono aperte da giugno, con meno gente, distanziamento, mascherine nelle parti dei locali al chiuso. Le regole sono fissate dall'ordinanza numero 59 firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, il primo luglio scorso

È inoltre obbligatoria la mascherina negli spazi al chiuso, non è consentita la consumazione di bevande al banco, dovrà essere mantenuto se possibile un registro delle presenze

In Basilicata una nuova ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, vieta di ballare anche all’aperto e in spiaggia disponendo "la sospensione delle attività del ballo sia all'aperto, così come disciplinate dall'ordinanza numero 27 del 14 giugno scorso, che al chiuso, che si svolgono in discoteche, sale da ballo, lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate e libere, e comunque in tutti gli altri luoghi aperti al pubblico"

Il presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha firmato invece il 13 agosto un'ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo, quindi sale da ballo, discoteche e locali assimilati come i lidi balneari, all'aperto o al chiuso
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Il divieto della regione Calabria decorre dalla data di pubblicazione dell'Ordinanza e fino a tutto il 7 settembre 2020

Il decreto regionale stabilisce che l'apertura di sale da ballo, discoteche e locali assimilati sia consentita "con attività di ballo svolte esclusivamente in spazi esterni". Rafforzati i controlli in vista del Ferragosto

In Sicilia si può ballare in sale all'aperto solo se si ha la mascherina e si rispetta il distanziamento sociale. Il locale che ospita i clienti non può accoglierne oltre il 40% della capienza autorizzata. Lo ha stabilito l'ordinanza emanata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, il 9 agosto

In Sardegna via libera alle discoteche e ai locali notturni, seppure con rigide prescrizioni come i due metri di distanza in pista da ballo