
Il gruppo Rete restiamo umani ha rivendicato il gesto in raid notturno contro il simbolo del colonialismo italiano. Le manifestazioni antirazziste, nate sull’onda dell'omicidio del 46enne afroamericano, stanno portando alla rimozione di monumenti dedicati a personaggi storici. LA FOTOGALLERY

Come successo a Milano con la statua del giornalista Indro Montanelli, anche a Roma è stato preso di mira il busto di un personaggio che secondo il gruppo Rete restiamo umani non deve rimanare tra i monumenti presenti al Pincio
Milano, la statua di Indro Montanelli imbrattata con vernice rossa e insulti. FOTO
Nella notte, infatti, la statua di Antonio Baldissera è stata ricoperta con vernice rossa. Baldissera è stato capo delle truppe del Regno italiano durante la campagna di Eritrea del 1888 e poi governatore della colonia italiana
Proteste George Floyd, da Uk agli Usa abbattute o rimosse statue "razziste". FOTO
Vissuto tra il 1838 e il 1917, è uno dei personaggi del Risorgimento e dell'Italia liberale. Il busto gli è stato dedicata in seguito alla suo morte per venire poi aggiunto agli altri presenti sulla terrazza del Pincio, dove si possono trovare anche quelli di Alessando Manzoni e Alessandro Volta

Pur non essendo tra i più antichi, è considerato bene di un certo valore artistico, perché è stato realizzato in marmo travertino

Oltre ai rilevamenti della polizia, è intervenuta anche la Sopraintendenza ai Beni culturali per conoscere l'entità del danno

Sulla pagina Facebook di Rete restiamo umani è comparso il messaggio "È fondamentale che il ruolo che queste figure hanno ricoperto nella storia venga smascherato e rinarrato senza nessuna celebrazione ‘monumentale’, ponendo fine al racconto colonialista ad opera degli oppressori"

Secondo l'Associazione combattenti e reduci, in un'intervista ad Adnkronos: "Si tratta di vergognosi atti vandalici che rappresentano soltanto mancanza di cultura e di educazione. Atti che non hanno nulla a che vedere con la democrazia. Chi è contrario rispetti comunque il passato e non lo calpesti"

Nel frattempo sono partiti i rilevamenti dei danni e la pulizia del busto

Rete restiamo umani ha anche annunciato che non si fermerà: "Smantelleremo i simboli del colonialismo nella Capitale. La stazione della metro C sia intitolata alle vittime razzismo"

Secondo gli autori del gesto, questo atto è stato mosso "in fermo sostegno ai manifestanti che a partire da Minneapolis hanno riempito le piazze di decine di città del mondo per manifestare contro il razzismo strutturale e hanno deposto simboli di un passato coloniale sempre rimosso, iniziamo ora a smantellare i simboli del colonialismo nella Capitale"

Il lungo post continua: "Nessuna 'contestualizzazione storica' dell’operato di questi uomini, assassini e violentatori, deve distrarre e far venir meno il rifiuto convinto per quegli avvenimenti che hanno inquinato la nostra società, perché è su di essi che è stato costruito un mondo iniquo e violento in cui il valore della vita si misura in base al colore della pelle"

Non solo Baldissera o Montanelli, nel mondo sono state tante le manifestazioni che se la sono presa con le statue di uomini che, analizzati nel 2020, hanno avuto un ruolo più che controverso nella storia delle discriminazioni razziali

Nel Regno Unito, militanti radicali e iconoclasti di “Topple the racists” (Abbatti i razzisti) sono entrati in azione con una fitta mappa di statue messe nel mirino

A Bruxelles una statua equestre di Re Leopoldo II è stata vandalizzata con numerose scritte tra cui “Blm", acronimo di Black Lives Matter, mentre ad Anversa una statua del sovrano è stato rimossa da una piazza
Proteste per George Floyd, in Belgio vandalizzate le statue dell'ex re Leopoldo II
A Bristol, invece, è stata recuperata la statua del mercante-filantropo Edward Colston , arricchitosi nel '600 anche con il commercio degli schiavi. Era stata abbattuta nei giorni scorsi, durante una delle manifestazioni del movimento Black Lives Matter
Bristol, ripescata statua di Edward Colston abbattuta durante manifestazione anti-razzista