
Proteste George Floyd, da Uk agli Usa abbattute o rimosse statue "razziste". FOTO
Le manifestazioni antirazziste, nate sull’onda dell'omicidio del 46enne afroamericano, stanno portando alla rimozione di monumenti dedicati a generali sudisti o a sindaci sceriffi, ma anche a commercianti e mercanti di schiavi. Nel Regno Unito, militanti radicali e iconoclasti di “Topple the Racists” (Abbatti i Razzisti) sono entrati in azione con una fitta mappa di statue da mettere nel mirino

Dagli Stati Uniti al Regno Unito, le proteste antirazziste scoppiate dopo l’omicidio di George Floyd stanno portando alla rimozione di statue di eroi confederati, generali sudisti e commercianti razzisti. A Londra, le autorità hanno rimosso la statua del noto mercante di schiavi britannico Robert Milligan, che si trovava davanti al Museum of London Docklands nel cuore dell'ex zona portuale
A Londra rimossa la statua del mercante di schiavi Milligan. VIDEO
Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha istituito una commissione per far pulizia dei monumenti ormai più “impresentabili”. Una mossa giudicata tardiva dai militanti radicali e iconoclasti di “Topple the Racists” (Abbatti i Razzisti), già entrati in azione con una fitta mappa di statue da mettere nel mirino in tutto il Regno
I funerali di George Floyd. FOTO
Il 7 giugno a Bristol la statua di Edward Colston, mercante di schiavi del 17esimo secolo, eretta nel centro della città nel 1895, è stata rovesciata, trascinata, vandalizzata con della vernice rossa e infine gettata nelle acque del fiume Avon
Black Lives Matter, a Bristol abbattuta la statua di Edward Colston. VIDEO
Nello stesso giorno in cui è stata colpita la statua di Colston, anche il monumento di Londra dedicato a Winston Churchill, primo ministro durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato vandalizzato. Sulla statua che si erge di fronte alla sede del Parlamento britannico è comparsa la scritta “era un razzista”
Biden: "È l'ora della giustizia razziale"
A Leeds è stato imbrattato il monumento dedicato alla regina Vittoria
Proteste per George Floyd, in Belgio vandalizzate le statue dell'ex re Leopoldo II
Sulla statua, che si trova a Woodhouse Moor Park, la scritta "Black Lives Matter"

La guerra alle statue "razziste" è esplosa anche negli Stati Uniti. Nella foto, il basamento a Jacksonville, in Florida, che reggeva la statua in onore dei soldati confederati: è stata rimossa

Il monumento era stato eretto nel 1898

Sono state rimosse anche le placche in bronzo che decoravano il basamento. La guerra alle statue considerate simbolo del razzismo è motivo di dibattito negli Stati Uniti da anni. Grandi proteste erano scoppiate nel 2017 con la mobilitazione contro la manifestazione dei suprematisti bianchi a Charlottesville, Virginia

Martedì 9 giugno ad Alexandria, in Virginia, è stata rimossa una statua di un soldato confederata chiamata "Appomattox"

A darne notizia anche il sindaco della città, che ha scritto in un tweet: "Alexandria, come tutte le grandi città, sta costantemente cambiando ed evolvendo"

Il primo cittadino di Philadelphia, Jim Kenney, ha invece disposto la rimozione della statua bronzea raffigurante Frank Rizzo, ex capo autoritario della polizia a cavallo tra gli anni '60 e '70 e successivamente controverso sindaco per due mandati

A Richmond, in Virginia, una statua di Cristoforo Colombo è stata invece abbattuta e gettata in un lago. Negli anni anche queste statue sono state ritenute simbolo di schiavitù e segregazione negli Usa

Sempre a Richmond, in Virginia, sono stati imbrattati due monumenti dedicati a Jefferson Davis, presidente degli Stati Confederati, e al generale Robert Lee

Ralph Northam, governatore democratico dello Stato, ha annunciato di aver ordinato la rimozione “al più presto” della statua di Lee

“I simboli sono importanti e la Virginia finora non ha voluto fare i conti con i simboli – ha detto ancora il democratico – era sbagliato allora ed è sbagliato adesso, per questo rimuoviamo la statua”

A Mobile, in Alabama, la statua dell'ammiraglio della flotta confederata Raphael Semmes è stata rimossa dalle autorità cittadine

Proteste e atti di vandalismo anche a Bruxelles, in Belgio, contro la statua del re Leopoldo II

La morte di Floyd ha ravvivato in Belgio il dibattito sulla violenza della colonizzazione in Congo e sulla responsabilità del re Leopoldo II, le cui statue sono state oggetto della rabbia degli attivisti antirazzisti