
Milano, la statua di Indro Montanelli imbrattata con vernice rossa e insulti. FOTO
Le scritte "razzista, stupratore" sono state impresse con vernice nera sulla base dell'opera dedicata al giornalista. Con un video pubblicato sui social, Rete Studenti Milano e LuMe hanno rivendicato l'imbrattamento: "Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l'abbattimento della statua a suo nome". Domenica mattina la statua è stata parzialmente ripulita da operai comunali. Fontana: "Odio e astio sempre più dominanti". Nei giorni scorsi l'associazione "I sentinelli di Milano" ne aveva chiesto la rimozione

La statua di Indro Montanelli, imbrattata nella serata di sabato 13 giugno con vernice rossa e insulti da parte degli attivisti di Rete Studenti Milano e LuMe, è stata parzialmente ripulita domenica mattina da operai comunali di Milano
Milano, imbrattata la statua dedicata a Indro Montanelli
Vernice rossa versata sulla testa e le scritte in nero "Razzista, stupratore" a coprire quella originale 'giornalista'. E' stata imbrattata così la statua dedicata al giornalista, collocata nell'omonimo giardino di via Palestro, nel centro di Milano
La storia della statua di Montanelli
La statua nei giorni scorsi era finita al centro di molte polemiche dopo che ne era stata chiesta la rimozione, da parte dell'associazione "I sentinelli di Milano", sull'onda delle manifestazioni antirazziste in seguito all'uccisione di George Floyd
Milano, i Sentinelli chiedono di rimuovere statua di Indro Montanelli
Con un video pubblicato sui social, Rete Studenti Milano e LuMe (Laboratorio universitario Metropolitano) hanno rivendicato l'imbrattamento della statua. "Chiediamo, ad alta voce e con convinzione, l'abbattimento della statua a suo nome", scrivono. Hanno imbrattato la statua in serata, quando a causa della pioggia c'era poca gente in una delle aree verdi e frequentate della città
Statua Montanelli, i Sentinelli: “Rifaremmo anche ora la nostra proposta”
Nel video si vedono alcuni ragazzi arrivare in bicicletta all'interno del parco e due di loro, stesse scarpe e pantaloni ma giacca di due colori diversi, lanciano i barattoli di vernice contro la statua, per poi scrivere con una bomboletta spray "Razzista, stupratore". Sacchetti e barattoli sono stati lasciati attorno al monumento

"Con questo gesto vogliamo inoltre ricordare che, come ci hanno insegnato e continuano a insegnarci movimenti globali come Non Una Di Meno e Black Lives Matter, tutte le lotte sono la stessa lotta, in un meccanismo intersezionale di trasformazione del presente e del futuro. Se il mondo che vogliamo tarda ad arrivare, lo cambieremo", si legge nel comunicato firmato da Rete Studenti Milano e LuMe

"Proprio non ci siamo. L'odio, la cattiveria e l'astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C'è da preoccuparsi seriamente", è stato il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana

Mercoledì scorso l'associazione "I sentinelli di Milano" aveva inviato una lettera-appello al sindaco Giuseppe Sala e al Consiglio comunale per rimuovere la statua e dedicare i giardini "a qualcuno che sia più degno di rappresentare la storia e la memoria della nostra città Medaglia d'Oro della Resistenza"

Secondo l'associazione "fino alla fine dei suoi giorni Montanelli ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perché gli facesse da schiava sessuale". Molte le critiche alla richiesta arrivate dal centrodestra. "Giù le mani dal grande Indro Montanelli!", ha detto Matteo Salvini

"La nostra proposta civile, fatta in settimana alla luce del sole proprio per permettere una discussione pubblica, non contemplava altro": è quanto hanno scritto sulla loro pagina Facebook I Sentinelli di Milano, dopo l'imbrattamento della statua

I Sentinelli hanno spiegato che "la lettera mandata a sindaco e consiglio comunale la rifaremmo anche ora. Perché non c'è nessuna violenza nell'esprimere il proprio pensiero in modo trasparente. E peggio di una vernice rossa c'è chi senza entrare nel merito della nostra proposta preferisce buttarla in caciara vendendoci come degli integralisti"

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