L’Italia si avvia verso il primo fine settimana dopo l’ulteriore alleggerimento delle misure di lockdown, avvenuto il 18 maggio. Timori per assembramenti nei luoghi del divertimento. Il Ministero dell'Interno rafforza i controlli, i presidenti di Regione minacciano nuove ordinanze. A Roma mille agenti in campo
L’Italia si avvia verso il primo weekend che fa seguito all’ulteriore alleggerimento delle misure di lockdown avvenuto il 18 maggio (IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE). E in questo fine settimana di Fase 2 con più libertà, complice il bel tempo quasi estivo, crescono i timori per eventuali assembramenti. In particolare c’è preoccupazione per il ritorno alla “movida” post coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). Per evitare il rischio di una nuova impennata di contagi (LA MAPPA DEL CONTAGIO IN ITALIA), il ministero dell'Interno ha deciso di rafforzare i controlli e i presidenti di Regione minacciano nuove ordinanze. Intanto fonti del ministero della Salute smentiscono che le riaperture dei confini regionali avverranno solo tra territori a contagio omogeneo (LE FOTO DEL PRIMO SABATO SERA POST LOCKDOWN).
Preoccupazione da Nord a Sud
Il primo fine settimana dopo l'uscita da lockdown preoccupa perché la curva discendente dell'epidemia sembra aver riportato la gente in strada per i divertimenti abituali, da Nord a Sud. Solo a Roma la Questura schiererà circa mille agenti delle forze dell'ordine per sorvegliare la movida, evitare assembramenti e sanzionare chi non rispetterà distanze e uso della mascherina, compresi i gestori dei locali se troppo tolleranti. Le multe possono arrivare fino a 3 mila euro. Il timore dei governatori è che l'affollamento possa creare nuovi focolai e mettere a rischio le riaperture delle attività produttive ripartite dal 18 maggio (LE FOTO DELLE RIAPERTURE). L'orizzonte è ora quello del ritorno alla mobilità fra regioni dal 3 giugno. Le decisioni sulle aperture dei confini verranno prese sulla base dei dati epidemiologici di fine mese. E secondo l'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità (Iss), tutte le regioni presentano un rischio basso, tranne la Valle d'Aosta (basso-moderato) e la Lombardia che resta sotto osservazione (LE TAPPE - GRAFICHE).
Le ordinanze anti-movida
Per il momento, sindaci e governatori sono al momento impegnati soprattutto nel varo di nuove ordinanze anti-movida. In prima linea Vincenzo De Luca in Campania, che ha ritardato l'apertura di molte attività rispetto al resto del Paese e ora ha nel mirino i "cafoni" - così li chiama - decisi a fare tardi in strada. "Cogliamo l'occasione per umanizzare i momenti di incontro - ha detto - affinché non ci si rincretinisca di alcol e droghe" e annuncia la "chiusura dei baretti alle 23". Intanto, a pochi giorni dall'apertura chiude il Real Bosco di Capodimonte, a Napoli. "Troppe infrazioni", la motivazione.
Approfondimento
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L’Emilia Romagna riapre molte attività dopo il weekend
Nella Conferenza delle Regioni i presidenti del Nord - le aree di gran lunga più colpite da Covid-19 - spingono per cercare una qualche normalità che intercetti la stagione turistica estiva. Lunedì in Emilia-Romagna riapriranno parchi acquatici, zoo, lunapark e attrazioni di spettacolo viaggiante (STAGIONE BALNEARE PARTE IL 23). In Puglia invece Michele Emiliano minaccia di chiudere i locali se i titolari non faranno rispettare l'obbligo di mascherina e il divieto di assembramento.
Ministro Boccia al lavoro per semplificare procedure
Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia si è impegnato per ulteriori semplificazioni delle procedure nella Fase 2, con l'obiettivo di "una proposta unica e condivisa dal sistema delle Autonomie sulla sburocratizzazione e sulla riduzione dei tempi per le imprese da sottoporre al governo e alla ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in vista del prossimo Decreto legge semplificazioni". I prossimi giorni saranno cruciali per vedere se i contagi risalgono e di quanto.
Zingaretti e Decaro: non criminalizzare i giovani
Il segretario Pd Zingaretti esorta a non considerare "i giovani degli untori". "Non bisogna criminalizzarli - dice -. Sono le principali vittime di questo periodo, dal punto di vista della formazione, del lavoro e in futuro del debito pubblico. "Vanno responsabilizzati - dice il sindaco di Bari e presidente dell'Associazione Comuni Antonio Decaro - non criminalizzati”.