Davanti al Comune del capoluogo lombardo e alla Prefettura di quello piemontese si sono radunati in centinaia. I manifestanti, proprietari di bancarelle, Chiedono lo stop al contingentamento degli ingressi nei mercati cittadini all’aperto e agevolazioni sulle tasse. LA FOTOGALLERY
Mattinata di proteste a Milano e Torino. Centinaia di ambulanti hanno manifestato davanti a Palazzo Marino e alla prefettura del capoluogo piemontese
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In piazza della Scala, al di fuori della sede del Comune di Milano, i lavoratori hanno protestato sventolando bandiere tricolore sulle note dell'inno di Mameli
Coronavirus Milano, protesta degli ambulanti davanti al Comune
Sono stati oltre 200 i proprietari di bancarelle di mercati e fiere presenti alla manifestazione per richiedere un maggiore sostegno da parte dell'amministrazione comunale
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In piazza, la categoria ha espresso il suo malcontento. In molti hanno denunciato la mancanza di aiuti, sostenendo di essere una categoria "invisibile". I manifestanti hanno richiesto all'amministrazione comunale la riapertura di tutti i mercati cittadini
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Secondo Nicola Zarrella, presidente di Eurocommercio, che ha indetto la protesta: “I rappresentanti del Comune ci hanno detto che l'obiettivo è aprire tutti i mercati il più velocemente possibile ma non c'è una data ben precisa"
Gli ambulanti arrabbiati hanno urlato e protesto a pochi metri dall'ingresso del Palazzo dove c’erano vigili e Digos a tenere sotto controllo la situazione. "Basta vogliamo aprire domani! Basta parole, vogliamo fatti" recitavano i cartelli
L'alto numero di manifestanti ha reso difficile il rispetto delle le distanze di sicurezza previsto dalle norme anti-contagio
La Digos ha intimato più volte ai manifestanti di mantenere il distanziamento. In piazza Scala sono arrivate sei camionette della Polizia con gli agenti in tenuta anti sommossa. Una delegazione di ambulanti ha avuto l'occasione di parlare con il direttore dell'area commercio del Comune
Situazione simile anche a Torino, dove in Piazza Castello, centinaia di commercianti ambulanti che vendono generi non alimentari si sono radunati davanti alla Prefettura, in segno di protesta.
Chiedono, tra le altre cose, lo stop al contingentamento degli ingressi nei mercati all'aperto cittadini e agevolazioni sulle tasse
In base all'ordinanza regionale del Piemonte, questi banchi potranno tornare operativi a partire dal 20 maggio
Alcuni cartelli presentavano slogan come “Vendiamo vestiti e siamo rimasti in mutande", "Niente tasse per il 2020"
Sul posto è arrivata anche la polizia per monitorare la situazione e fare sì che la protesta non sfociasse in comportamenti non conformi alle normative in vigore per il coronavirus
Inoltre gli ambulanti lamentano di dover pagare quella che hanno soprannominato 'Covid Tax' "per garantire la sicurezza interna dei mercati e la gestione del Covid Manager introdotto dalle nuove regole".
Anche a Torino, in seguito alla manifestazione alcuni rappresentanti degli ambulanti sono saliti in Prefettura
Coronavirus Milano, protesta degli ambulanti in Piazza Castello