Nelle immagini dei vigili si vede la diga del Comelico, il Val Visdende, bloccata dagli alberi abbattuti dal vento. Intanto paesi e micro frazioni dell'Agordino restano isolati dalle frane, in alcuni casi senza acqua a causa degli acquedotti danneggiati - VIDEO
È un duro colpo quello inferto dal maltempo alla zona del Bellunese, in Veneto. Dopo le bufere di pioggia e vento sono arrivate le frane a sgretolare il territorio, come quella che è finita sulla strada regionale 203, che collega Cencenighe ad Agordo, tagliando fuori i comuni a nord, Rocca Pietore (già prima isolata), Colle Santa Lucia, Selva di Cadore. Nella foto un’immagine ripresa con un drone dei vigili del fuoco sulla diga del Comelico, il Val Visdende, lungo la SS48 bis -
Come mostrano le immagini riprese dal drone dei vigili del fuoco, la diga è intasata dagli alberi che sono stati abbattuti dal vento dei giorni scorsi -
Ed è un’emergenza quella dei boschi di abeti, rasi al suolo dalle raffiche di vento. Si parla di intere aree di foresta che impiegheranno decine di anni a ricrescere -
Inoltre paesi e micro frazioni dell'Agordino restano isolati dalle frane, in alcuni casi senza acqua perché gli acquedotti sono danneggiati, e dove l'acqua arriva non è potabile -
Le immagini che arrivano da Agordo, Rocca Pietore, Falcade, Cencenighe, Colle Santa Lucia, mostrano strade saltate in aria come carta, ponti divelti, case con le fondamenta in bilico nel vuoto -
Intanto continua incessante il lavoro delle strutture regionali e degli altri enti statali e locali. Con un grosso contributo che arriva dalle squadre di volontari: "In questo momento abbiamo in campo centinaia di squadre e oltre tremila volontari con specialità di taglio alberi, lavori in quota e movimento terra - spiega il coordinatore delle Unità di crisi, l'assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin - e nei prossimi giorni ne arriveranno altre ancora" -