Tra le vittime anche 3 bambini. Si continua a scavare tra le macerie. Di Maio e Salvini: "Revoca della concessione ad Autostrade". Toninelli: "I vertici si devono dimettere. La procura: "Non è stata una fatalità". Lutto cittadino nel capoluogo ligure. GLI AGGIORNAMENTI
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Quello che sappiamo fino ad ora:
- Vittime - E' salito a 39 il numero dei morti accertati, tre dei quali sono bambini. L'ultimo bilancio è del Viminale, che cita dati della Prefettura di Genova. Restano 16 i feriti, di cui 12 in codice rosso. Gli sfollati, invece, sono 664 (IL LORO RACCONTO). (FOTO - VIDEO - IL MOMENTO DEL CROLLO) - LE VITTIME)
- Autostrade sotto accusa - "Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri straordinario dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. "Al di là delle verifiche penali, di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta, noi non possiamo aspettare i tempi della giustizia". In mattinata il ministro Toninelli aveva annunciato l'avvio delle procedure per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Il vice premier Luigi Di Maio ha chiesto le dimissioni dei vertici della società, spiegando che "i vecchi governi hanno coperto la gestione del passato" e che la società ha sede in Lussemburgo e non paga tasse in Italia. A favore della revoca della concessione si schiera anche l'altro vice premier Matteo Salvini: "E' il minimo che ci si possa aspettare".
- La società si difende - La società Autostrade, da parte sua di difende: "Il viadotto era monitorato dalle strutture tecniche della Direzione di Tronco di Genova (che fa parte di Autostrade, ndr) con cadenza trimestrale secondo le prescrizioni di legge e con verifiche aggiuntive realizzate mediante apparecchiature altamente specialistiche" e anche attraverso "società ed istituti leader al mondo in testing ed ispezioni". L'esito ha sempre fornito "adeguate rassicurazioni". La società poi ha aggiunto che potrebbe ricostruire il ponte in 5 mesi.
- Sos sicurezza - Giganti in cemento armato, nati negli anni '60, che ormai rischiano di essere vecchi, troppo vecchi per il traffico anche di merci sempre più sostenuto. Sono i tanti ponti e viadotti in Italia che ora saranno sorvegliati speciali. (GLI ALLARMI INASCOLTATI)
- Macerie fanno paura - Sulla necessità di rimuovere le macerie "nel giro di giorni non di mesi" ha insistito il suo direttore generale della Protezione civile Agostino Miozzo "perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione".
- Due inchieste, "errore umano" - "Non è stata una fatalità, ma un errore umano" a provocare il crollo del ponte a Genova. E' la convinzione del procuratore capo di Genova Francesco Cozzi che oggi ha compiuto un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo, mentre un'altra inchiesta è stata aperta dal ministero delle Infrastrutture.
- Le vittime, le storie - Erano attesi al lavoro, ma per il traffico avevano fatto tardi. Un ritardo che è costata la vita a due ragazzi albanesi, Edi Bokrina di 28 anni e Marius Djerri, di 22 anni, da tempo residenti in Italia. Solo pochi minuti prima della tragedia avevano chiamato la ditta di pulizie per la quale lavoravano per avvertire del contrattempo e assicurare che si stavano affrettando. (IL CALCIATORE, L'INFERMIERA, IL PAPA')
- Funerali delle vittime - Si terranno sabato mattina a Genova i funerali delle vittime del crollo. Le celebrazioni saranno funerali di Stato, officiati dal cardinal Bagnasco.
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Conte: giustizia agirà ma non possiamo aspettare
“E' chiaro che ci sono responsabilità e la giustizia dovrà fare il proprio corso per accertarle. Ma il nostro Governo non può rimanere ad aspettare. Per questo abbiamo deciso di avviare le procedure di revoca della concessione alla società Autostrade, sulla quale incombeva l'obbligo e l'onere di curare la manutenzione del viadotto. Dovere del Governo è di fare viaggiare i cittadini in sicurezza. Tragedie simili non devono ripetersi. Mai più”. Lo scrive su Facebook il presidente del consiglio Giuseppe Conte.
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Il premier Conte rimane a Genova
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si tratterrà anche questa notte a Genova per seguire l'evoluzione degli eventi, dopo il crollo del ponte Morandi. Domani mattina il premier parteciperà a una riunione in Prefettura.