
Gli oceani del nostro pianeta sono colmi di rifiuti plastici. È stato stimato che nel 2050 le acque potrebbero contenere più bottigliette che pesci. Da Manila a Jakarta, dalle coste del Libano alle spiagge atlantiche e pacifiche, ecco le conseguenze di questo inquinamento indiscriminato. FOTO - LO SPECIALE - I VIDEO

Negli oceani del nostro pianeta galleggia complessivamente la stessa quantità di plastica che si potrebbe contenere in 40mila camion della nettezza urbana. Mari, fiumi e spiagge sono diventati negli ultimi decenni delle vere e proprie discariche a cielo aperto ricoperte di plastica (nella foto, rifiuti plastici sulla spiaggia di Bao vicino a Dakar, Senegal © SEYLLOU/AFP/Getty Images) -
Lo speciale Sky un mare da salvare
Secondo uno studio, realizzato dal gruppo di ricerca Five Gyres Institute e pubblicato su Plos One, sono più di 5mila miliardi i frammenti di plastica che inquinano gli oceani (nella foto, la plastica sulle rive del fiume Sabarmati a Ahmedabad, India © SAM PANTHAKY/AFP/GettyImages) -
Storia di una bottiglia. Dalla raffineria ai pesci che mangiamo. FAQ
Circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare ogni anno. È come se, ogni minuto per 365 giorni, un camion della spazzatura riversasse tutto il suo contenuto in acqua (nella foto, bottiglie di plastica e altri rifiuti coprono una spiaggia vicino al porto di Abidjan, Costa d’Avorio © ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images) -
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Diversi studi hanno scoperto anche le dinamiche della distribuzione: i pezzi di plastica più grandi sembrano essere più abbondanti vicino alle coste, mentre quelli più piccoli si concentrano nei vortici oceanici, anche in quelli polari (nella foto, rifiuti di plastica sulla spiaggia di Bao vicino a Dakar, Senegal © SEYLLOU/AFP/Getty Images) -
Pesci, uccelli e tartarughe: nei mari la plastica uccide gli animali
A livello globale, come dimostra uno studio pubblicato su Science, tra i Paesi che producono più plastica figurano Cina, Sri Lanka, Bangladesh, Thailandia, Egitto, Vietnam, Filippine e Indonesia (nella foto, bambini raccolgono bottiglie di plastica tra la spazzatura nella baia di Manila, Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
Plastica, ecco chi inquina di più gli oceani. MAPPA
Si stima che nel 2050, in termini di peso, gli oceani potrebbero contenere più bottigliette che pesci (nella foto, mucchi di rifiuti plastici sul mare nella città di Khalde, Libano © JOSEPH EID/AFP/Getty Images) -
Dai pesci al piatto: la plastica e i suoi effetti sulla salute umana
Secondo il dossier presentato al Forum economico mondiale di Davos nel 2016, nei mari di tutto il mondo ci sarebbero oltre 150 milioni di tonnellate di materie plastiche (nella foto, un giovane raccoglie la plastica nel fiume Pasig, a Manila, Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
Plastica, dal mare alle nostre tavole: i rischi per la salute. INFOGRAFICA
Nel mondo, ogni anno, vengono prodotti circa 300 milioni di tonnellate di plastica. In cinquant’anni la produzione è aumentata di venti volte. E quasi un terzo degli oggetti di plastica prodotti a livello globale viene abbandonato nell’ambiente, spesso in mare (nella foto, cumuli di rifiuti sparsi sulla spiaggia di Kenjeran, a Surabaya, in Indonesia © Robertus Pudyanto/Getty Images) -
Lo speciale Sky un mare da salvare
Secondo alcune ricerche, più della metà della plastica che finisce negli oceani (circa il 60 per cento) proviene da cinque nazioni asiatiche: Cina, Filippine, Thailandia, Indonesia e Vietnam (nella foto, padre e figlio su una barca di fortuna attraversano mucchi di plastica in un fiume a Manila, Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
Storia di una bottiglia. Dalla raffineria ai pesci che mangiamo. FAQTra il 60 e l’80% del totale della spazzatura di tutti i mari è formato da rifiuti plastici. Spesso questi frammenti diventano involontariamente cibo per i pesci e di conseguenza entrano nella catena alimentare finendo nella nostra tavola (nella foto, un uomo in mezzo alla plastica davanti alle acque del Mar Arabico a Juhu Chowpaty, Mumbai, India) -
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Secondo il rapporto di Greenpeace “Plastic in seafood”, sono almeno 170 gli organismi marini che certamente ingeriscono i frammenti. E fra loro molti pesci che finiscono anche nei nostri piatti come il tonno, il pesce spada, la spigola, i granchi, le aragoste o gli scampi (nella foto, un ragazzo riposa accanto a un bidone della spazzatura davanti a un fiume di plastica a Manila, nelle Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
Pesci, uccelli e tartarughe: nei mari la plastica uccide gli animali
La maggior parte della plastica che soffoca gli oceani, oltre il 90%, si trova in forma di microplastica: frammenti di meno di 5 millimetri che abbondano nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene personale. Secondo una stima di Greenpeace, nei mari di tutto il pianeta se ne trovano dai 5mila ai 50mila miliardi (nella foto, un uomo su una zattera di fortuna fatta di polistirolo sul fiume Estero de Vitas, a Tondo, nelle Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
Dai pesci al piatto: la plastica e i suoi effetti sulla salute umana
A fare le spese per l’invasione della plastica negli oceani sono soprattutto gli animali. Pesci, tartarughe e foche, possono rimanere impigliati o strangolarsi mentre cercano d’ingoiare sacchetti o detriti troppo grandi (nella foto, bambini giocano tra la plastica sotto le palafitte nel villaggio di Hanuabada, vicino a Port Moresby, in Papua Nuova Guinea © TORSTEN BLACKWOOD / AFP / Getty Images) -
Pesci, uccelli e tartarughe: nei mari la plastica uccide gli animali
Tra le acque più inquinate al mondo ci sono quelle del Mediterraneo. Secondo un rapporto dell’Unep (Agenzia ambientale delle Nazioni Unite), ogni giorno finiscono nelle sue acque 731 tonnellate di rifiuti in plastica (nella foto, una donna libanese davanti a una discarica di plastica sulla spiaggia di Sidone © MAHMOUD ZAYAT / AFP / Getty Images) -
Storia di una bottiglia. Dalla raffineria ai pesci che mangiamo. FAQ
Il problema più grosso nel Mediterraneo sono le microplastiche: il 92% della plastica presente è più piccola di 5 millimetri. In alcuni punti del mare, la concentrazione di particelle rilevata è la più alta del mondo. Ed essendo un mare chiuso una particella potrebbe avere un tempo di permanenza pari a mille anni (nella foto, un letto di bottiglie di plastica nel fiume Ghadir che si riversa nel Mar Mediterraneo, vicino all'aeroporto di Beirut © ANWAR AMRO / AFP / Getty Images) -
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Per cercare di arginare il problema bisogna agire subito. Le strade sono due: da una parte diminuire il consumo (e quindi la produzione) di plastica, dall’altra la necessità di smaltirla nel modo corretto (nella foto, un uomo guarda il fiume di rifiuti di plastica nelle acque di Manila © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
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Alcune città, come San Francisco, Amburgo e Montreal, hanno messo al bando le bottiglie di plastica (nella foto, la spiaggia cosparsa di plastica ad Anquan, nella provincia cinese di Hainan © STR/AFP/Getty Images) -
San Francisco, entro il 2020 addio alle bottiglie di plastica
Altre città hanno avviato campagne per sensibilizzare (ed educare) più gente possibile su come differenziare la raccolta dei rifiuti (nella foto, due turisti in mezzo alla plastica sulla spiaggia di Kuta, in Indonesia © Agung Parameswara/Getty Images) -
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In Italia Legambiente e altre associazioni hanno lanciato la proposta di arrivare a zero plastica in discarica entro il 2020 (nella foto, rifiuti di plastica sulla spiaggia di Bao vicino a Dakar, Senegal © SEYLLOU/AFP/Getty Images) -
Pesci, uccelli e tartarughe: nei mari la plastica uccide gli animali
La cosa più importante, in attesa di soluzioni globali, sarebbe che la plastica non venisse mai abbandonata per strada o nei corsi d’acqua (nella foto, spazzatura e plastica tra i palazzi in un canale di Manila, Filippine © NOEL CELIS/AFP/Getty Images) -
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