
Si tratta di un'iniziativa della Fondazione Veronesi per scoraggiare il fumo in occasione della Giornata mondiale contro il tabacco, prevista per il 31 maggio. LA FOTOGALLERY

Il fumo attivo è causa di almeno 25 malattie, 18 tipologie di tumore e, soltanto in Italia, responsabile di 83mila morti ogni anno. Questi i numeri forniti dalla Fondazione Veronesi in occasione della partenza della campagna "No Smoking Be Happy" lanciata con una maxi sigaretta installata in piazza della Scala a Milano -
Fondazione Veronesi
In Italia i fumatori sono poco più di dieci milioni. In media, quindi, un italiano su cinque fuma, sebbene da tempo sia scientificamente documentato che la dipendenza dal tabacco rappresenti il primo fattore di rischio per il tumore al polmone (quarantunomila nuove diagnosi nel 2015) e uno tra i più importanti per le malattie cardiovascolari e respiratorie -
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Per questo motivo la Fondazione Umberto Veronesi, che da otto anni porta avanti il progetto "No Smoking Be Happy" ha deciso di lanciare un appello in occasione della Giornata Mondiale contro il tabacco -
Giornata Mondiale contro il Tabacco
Come si legge nel comunicato diffuso dalla fondazione, bisogna "invitare tutti i docenti italiani della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado a tenere una lezione di educazione alla salute ogni anno nella Giornata mondiale senza tabacco, al fine di informare i giovani e responsabilizzarli sull’importanza di non fumare, per la loro salute, ma anche per quella degli altri" -
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La Fondazione Veronesi invita poi i futuri sindaci delle principali città italiane, tra cui Milano, ad assumersi l’impegno di renderle sempre più libere dal fumo di sigaretta con programmi amministrativi che favoriscano l’estensione delle zone di divieto di fumo come le aree verdi, gli stadi, i parchi gioco per i bambini e tutte le aree comuni all’aperto -
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La Fondazione Veronesi il 31 maggio offre anche un esame spirometrico gratuito per chi volesse monitorare il proprio respiro -
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La Fondazione ha inoltre lanciato una petizione sulla piattaforma "Change" per raggiungere i suoi obiettivi. Il documento verrà poi inoltrato a sindaci e docenti -
La petizione
Secondo uno studio statunitense, bastano 50 sigarette per modificare il Dna. Le mutazioni genetiche riguardano prima di tutto le cellule polmonari ma anche quelle della laringe, della faringe, della vescica e del fegato. E da queste alterazioni possono derivare formazioni cancerogene -
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