Gentiloni, Trump, Macron, May: parte a Taormina il G7 degli esordienti

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Al summit partecipano Italia, Francia, Canada, Usa, Giappone, Germania, Regno Unito: 4 dei 7 leader sono alla prima esperienza. In Sicilia ci sono pure 5 capi di Stato e di governo di Paesi africani, oltre a 6 organizzazioni internazionali. In tutto circa 2mila delegati

Qualcuno l’ha definito il G7 degli esordienti. Perché, e non succedeva da anni, quattro dei sette leader partecipano al summit per la prima volta. Ma al vertice di Taormina, in programma venerdì e sabato, non ci sono solo i capi di Stato e di governo dei Paesi membri. Ci sono anche i rappresentanti di cinque Stati africani e diverse organizzazioni internazionali. In tutto i delegati presenti sono circa duemila.

I Paesi del G7 più l’Ue

Questo di Taormina è il 43esimo vertice del “Gruppo dei Grandi”. Il quarto da quando la Russia è stata esclusa dal tavolo. A incontrarsi sono Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada: per due giorni discutono dei temi principali che dominano l’agenda economia e politica mondiale e poi firmano un documento finale. Tranne il Canada, che si è unito l’anno dopo, i sette Paesi s’incontrano dal 1975. Dal 1977 partecipa, come membro non enumerato, anche la Cee: ancora oggi l’Ue, discendente della Cee, non può ospitare il vertice né assumere la presidenza ma è a pieno titolo nel Gruppo. A rappresentare Francia e Stati Uniti ci sono i loro capi di Stato; mentre Regno Unito, Germania, Giappone, Italia e Canada partecipano con i capi di governo. L’Unione Europea è rappresentata sia dal presidente della Commissione europea sia da quello del Consiglio dell’Unione europea.

I quattro esordienti

Fare gli onori di casa, quest’anno che la presidenza è italiana, spetta a Paolo Gentiloni. Il nostro premier, a capo del governo dal dicembre scorso dopo le dimissioni di Matteo Renzi, è uno degli esordienti del summit. Era stato proprio Renzi a scegliere Taormina come sede del vertice e a dare il via all’organizzazione. È all’esordio anche il presidente americano Donald Trump, che arriva in Italia alla fine del suo primo viaggio all’estero e il giorno dopo il suo primo summit della Nato a Bruxelles. Primo G7 anche per la premier inglese Theresa May, arrivata a Downing Street lo scorso luglio dopo la vittoria della Brexit e il passo indietro di David Cameron. Ma il leader in carica da meno tempo è il presidente francese Emmanuel Macron, che si è insediato all’Eliseo al posto di Francois Hollande lo scorso 14 maggio.

Gli altri leader

Gli altri leader dei Paesi membri hanno già partecipato in passato al G7. Chi ha collezionato più presenze è la cancelliera tedesca Angela Merkel. Per lei questo di Taormina è il dodicesimo summit consecutivo: il primo fu nel 2006, quando ancora era G8, a San Pietroburgo (il primo sotto la presidenza russa). È al suo sesto vertice, invece, il premier giapponese Shinzo Abe: ha già partecipato nel 2007 e poi ogni anno dal 2013. Seconda presenza, dopo quella dell’anno scorso, per il premier canadese Justin Trudeau. È il terzo G7, poi, per il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e per il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

I cinque capi africani e le organizzazioni

Oltre ai leader dei Paesi membri del G7, a Taormina ci sono anche i capi di Stato e di governo di cinque Paesi africani. Sabato, infatti, c’è una sessione di lavoro cosiddetta di “outreach”, in cui viene affrontato il rapporto con l’Africa. Partecipano il primo ministro etiope Hailemariam Desalegn, il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, quello del Niger Mahamadou Issoufou, l’omologo della Nigeria Muhammadu Buhari, il presidente della Tunisia Beji Caid Essebsi. In Sicilia, poi, ci sono i rappresentanti di diverse organizzazioni internazionali. Come la direttrice generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e quello dell’Ocse Ángel Gurría, il presidente della Banca mondiale Jim Yong Kim e quello della Banca africana di sviluppo Akinwumi Adesina, il presidente della Commissione Unione africana Moussa Faki.

First lady e first gentleman

I leader dei Paesi membri sono arrivati a Taormina accompagnati dai consorti. Tutti tranne Theresa May: il marito Philip non c’è e, anche se non è arrivata una spiegazione ufficiale, qualcuno dice che la sua assenza sia legata all’allerta terrorismo nel Regno Unito dopo l’attentato di Manchester. C’è, invece, il marito di Angela Merkel: dopo il forfait del signor May, Joachim Sauer è l’unico first gentleman in mezzo a cinque first lady. Padrona di casa è Emanuela Gentiloni, moglie del premier italiano. C’è poi Akie Abe, consorte del premier giapponese, e Sophie Trudeau, compagna del premier canadese. Ma i riflettori sono soprattutto su Melania Trump, moglie del presidente Usa, e su Brigitte Macron, consorte del presidente francese ai suoi primi passi internazionali.

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