Ucraina: torna in Italia Giulia Schiff, 23enne veneziana arruolata con l’esercito di Kiev
MondoL’ex pilota, espulsa dall’aeronautica militare dopo una lunga trafila legale, era partita per Kiev nel marzo scorso. La sua permanenza nel nostro Paese è temporanea. A Roma ha partecipato alla manifestazione organizzata dall'Associazione cristiana degli ucraini in Italia. "Sto ritrovando con voi il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia", ha detto
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"Sto ritrovando con voi il riconoscimento che non ho avuto finora in Italia. Lo sto ritrovando in mezzo a voi qui a Roma. Penso che l'Italia abbia perso un ottimo militare". Lo ha detto Giulia Schiff, ex pilota veneziana di 23 anni un tempo allieva dell’Accademia di Pozzuoli: era stata espulsa dall’aeronautica militare dopo aver denunciato più volte di essere stata vittima di nonnismo durante il cosiddetto “battesimo del volo”. Nel marzo del 2022 ha deciso di andare a combattere in Ucraina a favore di Kiev. Ora è tornata in Italia per alcuni giorni e ha partecipato alla manifestazione dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia a Roma. “Finora non ho visto nessuna arma italiana", ha aggiunto Schiff. Ha poi precisato di essere stata "oltre la prima linea, facendo in particolare attività di ricognizione. Se ho mai ucciso qualcuno? Non posso parlarne, ma comunque faccio il soldato" (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).
“In Ucraina ho trovato una famiglia”
Ai microfoni di Sky TG24 Schiff ha rimarcato come “questa sia una guerra costretta, non l’abbiamo chiesta. L’unico modo è che Putin si fermi e la smetta con questi crimini di guerra, da parte nostra noi non possiamo smettere finché non si ferma”. Uno dei crimini di Putin, ha detto, è l’uso di armi chimiche, come bombe al fosforo e al magnesio e altre di cui non si conosce la composizione. "I russi ne fanno un uso sistematico lungo tutto il fronte di guerra”, ha denunciato Schiff. “Nel mio team (in Ucraina, ndr) ho trovato qualcosa che nell'Aeronautica non ho mai trovato: una famiglia”, ha aggiunto. Sulla sua famiglia e su come ha preso la sua decisione di arruolarsi, l’ex allieva dell’Aeronautica ha spiegato: “Non è stato facile, è stata dura accettarlo e ci è voluto tempo. Tuttavia sono comunque orgogliosi di me”.
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Schiff: “L’Italia sia più solidale con il popolo ucraino”
Gli italiani "vorrebbero la pace, ma la guerra non è in Italia, è in Ucraina”, ha detto ancora Schiff ai microfoni dell’agenzia di stampa Agi. E ha aggiunto: "Il mio messaggio è che l'Italia dovrebbe essere più solidale con il popolo ucraino: tanti civili stanno morendo, sto qui per portare la mia testimonianza agli italiani lontani da questa situazione per aprire loro gli occhi. La realtà è diversa da ciò che vediamo in tv e sui giornali". Schiff è volontaria nelle Forze speciali della Legione internazionale, al fianco di Kiev contro le forze di Mosca. “Servire come militare l'Ucraina è un grandissimo onore”, ha continuato. “Siamo molti stranieri qui a combattere, ma non i numeri che abbiamo visto riportati sui media. Io non ho paura, ci devono provare ad ammazzarmi".
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L'abbraccio con Trenta
Al sit-in, dove tra le bandiere è spuntata anche quella rossa e nera dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini, l'altro ospite speciale è stato il veterano di guerra Roman Maksymets, ferito nel 2016 a 32 anni a Marianka, nel Donbass, dove ha perso in prima linea due gambe e un braccio. Tra i manifestanti c'era anche l'ex ministra della Difesa nel governo gialloverde, Elisabetta Trenta, che ha abbracciato Schiff: "Noi siamo amiche e la vicenda italiana di Giulia segna una sconfitta del nostro Paese. Io comunque le avevo consigliato di non partire", ha dichiarato Trenta.