Per il presidente ucraino, anche nel caso in cui i cittadini russi deceduti salissero a 100.000 l'entourage del presidente russo Vladimir Putin non si fermerebbe a riflettere sulle drammatiche conseguenze di questa guerra. L'esercito di Kiev, ha aggiunto, sta facendo "tutto il possibile" per neutralizzare le postazioni nemiche
Volodymyr Zelensky ha riferito che la Russia dall’inizio del conflitto in Ucraina a febbraio ha già pianto circa 65.000 morti. Si tratta, ha specificato il presidente ucraino, di uomini e donne che hanno dato la vita "per un pugno di persone al Cremlino che ignora la realtà". Zelensky ha inoltre affermato che anche nel caso in cui i cittadini russi deceduti salissero a 100.000, l'entourage del presidente russo Vladimir Putin non rifletterebbe. (GUERRA IN UCRAINA. LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA)
Zelensky: "A lavoro per ripristinare centrali elettriche"
Il presidente ucraino ha aggiunto che l'esercito di Kiev sta facendo "tutto il possibile" per abbattere più missili e droni nemici e neutralizzare più postazioni nemiche. "Solo le vere vittorie dell'Ucraina, solo la vera difesa di sé stessa contro il terrore e il ricatto russi, la protezione con sanzioni alla Russia e aiuti all'Ucraina, totale cacciata degli occupanti della terra ucraina e smantellamento delle capacità aggressive russe sono la sola via della pace", ha detto. Zelensky ha poi fatto riferimento ai danni alle centrali elettriche e alle possibili interruzioni di corrente, dove ha assicurato che stanno lavorando per ripristinare il servizio. Allo stesso modo, ha evidenziato lo sforzo volto a ristabilire l'ordine dei servizi sociali nelle aree liberate di Kherson, Kharkov e Donetsk.