Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di forniture militari al Paese da 725 milioni di dollari: non ci sono i sistemi anti-missile chiesti da Kiev. "Continueremo a stare al fianco del popolo ucraino mentre difende la sua libertà e la sua indipendenza con straordinario coraggio e determinazione illimitata", ha detto il segretario di Stato Antony Blinken. Da Riad aiuti umanitari per 400 milioni di dollari
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Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti in armi all'Ucraina da 725 milioni di dollari. Lo ha fatto sapere il Pentagono in una nota. Nelle nuove forniture militari non ci sono i sistemi anti-missile chiesti da Kiev. Inoltre, come ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale saudita Spa, l'Arabia Saudita ha annunciato per l’Ucraina aiuti umanitari da 400 milioni di dollari (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI).
Aiuti umanitari dall’Arabia Saudita
L’agenzia di stampa ha spiegato che il principe ereditario Mohammed bin Salman ha parlato al telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il principe, ha detto Spa, ha sottolineato “la posizione del regno di sostenere tutto ciò che contribuirà alla riduzione dell'escalation e la volontà del regno di continuare gli sforzi di mediazione”. A settembre Riad aveva svolto un inaspettato ruolo di mediatore, portando a uno scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. La guerra in Ucraina, tuttavia, ha alimentato le tensioni tra Arabia Saudita e Stati Uniti, con il regno che si rifiuta di aumentare la produzione di petrolio con cui Washington avrebbe voluto alleviare la crisi energetica derivante dal conflitto. Riad è stata anche oggetto di crescenti critiche da parte degli Usa dopo la decisione dell'Opec, con l'Arabia Saudita in primo luogo ma anche la Russia e altri alleati, di ridurre drasticamente la produzione, il che potrebbe spingere ancora più in alto i prezzi dell'energia.
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Il nuovo pacchetto di armi dagli Usa
Anche gli Stati Uniti nelle scorse ore hanno annunciato nuovi aiuti all’Ucraina, ma in armi. Una nota del Pentagono ha spiegato che si tratta di un pacchetto da 725 milioni di dollari. Da quando Joe Biden è alla presidenza degli Stati Uniti, si legge nel comunicato, Washington ha inviato a Kiev forniture militari per oltre 18,2 miliardi di dollari, di cui 17,6 miliardi dall'inizio della "brutale e non provocata" invasione del 24 febbraio. Gli Stati Uniti, ha precisato il dipartimento della Difesa, hanno fornito "un'assistenza alla sicurezza senza precedenti" alle forze di Kiev e "continueranno a lavorare con alleati e partner per garantire che l'Ucraina abbia il supporto di cui ha bisogno". Nel nuovo pacchetto di armi Usa ci sono: munizioni per sistemi missilistici ad alta mobilità (Himars); 23.000 colpi di artiglieria da 155 mm; 500 colpi di artiglieria da 155 mm; 5.000 armi anticarro; missili anti-radiazioni ad alta velocità (Harm); più di 200 veicoli a ruote multiuso ad alta mobilità (Hmmwv); armi leggere con oltre 2.000.000 di munizioni.
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Blinken: “Continueremo a stare al fianco del popolo ucraino”
"Continueremo a stare al fianco del popolo ucraino mentre difende la sua libertà e la sua indipendenza con straordinario coraggio e determinazione illimitata", ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken. Il nuovo pacchetto di armi, ha precisato, "è stato accuratamente calibrato affinché l'Ucraina possa fare la differenza sul campo di battaglia". Il segretario di Stato Usa ha anche sottolineato che la decisione di inviare altra assistenza militare a Kiev è avvenuta "sulla scia dei brutali attacchi missilistici russi contro i civili in tutto il Paese, delle continue prove delle atrocità da parte delle forze russe e del fermo e inequivocabile rifiuto da parte di 143 nazioni alle Nazioni Unite del tentativo illegale di annessione russa di parti dell'Ucraina". La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa, ha aggiunto che “il Pentagono sta valutando tutte le opzioni, non solo Starlink". Il riferimento è all’annuncio di Elon Musk che non fornirà più a Kiev la sua rete satellitare perché i costi sono eccessivi. "Il Pentagono sta lavorando con alleati e partner per capire come meglio sostenere l'Ucraina sulla rete internet", ha aggiunto Jean-Pierre.