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Coronavirus, Oms: record nuovi casi, 383mila in 24 ore. Uk: "Possibile nuovo lockdown"

Mondo

La pandemia corre dall'Europa all'Asia, passando per gli Usa. Le vittime, a livello globale, sono oltre 1 milione e 71mila e per il terzo giorno è record di nuovi contagi. Uno studio rivela: entro il primo febbraio negli Stati Uniti il bilancio totale dei morti per il Covid potrebbe aggirarsi intorno ai 395mila. L'allarme del consulente del governo britannico: il Paese è "ad un punto precario". In controtendenza la Germania dove i casi sono in calo

Nel mondo i casi di Coronavirus hanno superato quota 37 milioni, con oltre 1 milione e 71mila vittime, stando ai dati della Johns Hopkins University. Per l'Oms è il terzo giorno consecutivo di record di nuovi contagi: sono 383mila in 24 ore, il 7,9% in più rispetto ai 355.244 del record di venerdì e ai 343.467 di giovedì. La pandemia corre sia in Europa che in Asia e negli Usa. In Uk, i medici inglesi parlano di "punto di non ritorno" e non si esclude un nuovo lockdown a livello nazionale. L’India ha superato i 7 milioni di contagi, avvicinandosi sempre di più agli Stati Uniti dove i positivi, in totale, sono oltre 7,67 milioni. Crescono anche i numeri del Brasile, dove è stata superata la soglia dei 150mila morti (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - I FOCOLAI IN ITALIA). Calano invece i casi in Germania. In Israele i contagi scendono al 7,3%, ma resta elevato il numero dei decessi rispetto alla popolazione.

Usa e India primi due Paesi al mondo per numero di contagi

Per quanto riguarda l’India, gli ultimi dati del Ministero della Salute hanno mostrato un aumento di quasi 75.000 casi nelle ultime 24 ore, portando il totale a 7,05 milioni. Negli Usa, invece, il 10 ottobre, si è registrato un nuovo massimo da due mesi a questa parte con oltre 58 mila nuovi casi. Il totale dei morti, nel Paese, è arrivato a 214.171.

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Uno studio rivela: in Usa 395 mila morti totali entro febbraio

Intanto, emerge che entro il primo febbraio negli Stati Uniti il bilancio totale dei morti per il Covid potrebbe raggiungere la cifra di 394.693. Lo riporta la Johns Hopkins University che ha fatto una proiezione in base ai dati in possesso dei ricercatori. Se la previsione dovesse essere giusta, nei prossimi quattro mesi potrebbero esserci 181 mila decessi in più, che si aggiungono ai circa 213 mila registrati fino a oggi. Secondo lo studio, il picco dei morti dovrebbe essere raggiunto a metà gennaio con una media giornaliera di 2.300 decessi.

La pandemia in Europa: preoccupa la Francia

Continua ad aumentare il numero dei casi giornalieri di Covid-19 in Francia dove il tasso di positività, che solo due giorni prima era al 9,1%, è salito all'11%. Il numero dei decessi è di almeno 32.600 vittime nel Paese transalpino da inizio pandemia.

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Police patrol as revellers enjoy a night out in the centre of Liverpool, north west England on October 10, 2020 ahead of new measures set to be introduced in the northwest next week to help stem the spread of the novel coronavirus. - Prime Minister Boris Johnson is expected to outline the new regime on Monday as rates of Covid 19 infection surge particularly in the north, worsening a national death toll of more than 42,000 which is already the worst in Europe. (Photo by Lindsey Parnaby / AFP) (Photo by LINDSEY PARNABY/AFP via Getty Images)
Coronavirus Uk - ©Getty

In Uk raggiunto un nuovo "punto critico"

Un nuovo lockdown nazionale per il Regno Unito è possibile perché il Paese è "ad un punto precario" nella pandemia da coronavirus, ma bisogna fare ogni sforzo perché ciò non accada: lo ha dichiarato il professor Peter Horby, presidente del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (Nervtag) e consulente del governo di Londra. Dichiarazioni che arrivano dopo quelle del vice chief medical officer d'Inghilterra, Jonathan Van-Tam, secondo cui l'Inghilterra ha raggiunto "un punto critico" simile alla prima ondata, ma è ancora nella posizione di impedire che la storia si ripeta. Intanto il numero di contagi nel Regno Unito è triplicato in due settimane, con oltre 15.166 nuovi contagi e 81 decessi. "Nella nostra lotta contro il Covid-19, siamo a un punto critico simile a dove eravamo a marzo", ha scritto in un comunicato il professor Van-Tam, "ma possiamo evitare che la storia si ripeta se agiamo subito". Il vice chief medical officer ha quindi sottolineato che oggi si ha più conoscenza del virus ed è aumentata la capacità di testare. Il medico ha invitato al rispetto delle misure base di contenimento del contagio. 

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In Uk si attende il nuovo sistema di restrizioni

Il Regno Unito, sempre secondo Van-Tam, ha raggiunto un "punto di non ritorno": nelle prossime settimane, oltre all'aumento dei casi, ci sarà un aumento delle morti. "La stagione ci è avversa" e il Paese si imbatterà in "venti contrari" prima dell'inverno. Intanto, per lunedì 12 è atteso l'annuncio da parte del premier Boris Johnson del nuovo sistema di restrizioni a tre livelli che in Inghilterra del Nord, la zona più colpita dalla nuova ondata, potrebbe reintrodurre il divieti di assembramenti all'aperto e al chiuso e la chiusura di migliaia di pub.

In Germania casi in calo

La Germania, invece, è in controtendenza: sono 3.483 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, registrati dall'Istituto Robert Koch, associato al governo tedesco. Si tratta di un dato in diminuzione rispetto ai 4.721 dichiarati ieri. In totale la Germania ha registrato 322.864 casi diagnosticati di contagio.

In Belgio record di nuovi positivi

Mentre tra l'1 e il 7 ottobre in Belgio si sono registrati una media di 3.749,3 nuove infezioni da Covid-19 al giorno. Si tratta di un dato in aumento dell'89% rispetto al rilievo effettuato nell'arco dei precedenti sette giorni, secondo i dati diffusi oggi dall'Istituto di sanità pubblica Sciensano e rilanciati dai media nazionali. Solo nelle ultime 24 ore, il Belgio ha registrato quasi 8 mila nuovi casi (7.950), una cifra record. I ricoveri sono aumentati del 67% su base settimanale. Dall'inizio dell'epidemia nel Paese, 156.931 persone sono risultate positive al Covid-19 e 10.175 sono morte.

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Israele, contagi calati a 7,3%

Intanto, il lockdown imposto in Israele oltre due settimane fa comincia ad avere effetto e secondo il ministero della sanità si notano adesso sintomi che sembrano indicare un contenimento della pandemia. Ieri sono stati rilevati 887 casi positivi su 12 mila tamponi. Si tratta di una percentuale del 7,3 % che rappresenta un calo netto rispetto al 10% rilevato una settimana fa. In calo anche il numero dei malati gravi: 825, rispetto agli 857 della settimana scorsa. Tuttavia il ministero della sanità fa notare che il numero dei decessi è salito ieri a 1914, ossia 222 morti in più rispetto al 4 ottobre. Secondo il ministero Israele resta anche oggi uno dei Paesi con il più elevato tasso quotidiano di mortalità, rispetto alla sua popolazione. Il ministero ha rilevato inoltre che c'è un costante aumento dei contagi di adolescenti di età compresa fra 12-17 anni. Per questa ragione ritiene che la eventuale riapertura degli istituti scolastici vada studiata con la massima attenzione. 

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Israeli protesters, wearing protective masks due to the COVID-19 pandemic, take part in a demonstration against Prime Minister Benjamin Netanyahu and his handling of the coronavirus pandemic in the Israeli coastal city of Tel Aviv on October 8, 2020. (Photo by JACK GUEZ / AFP) (Photo by JACK GUEZ/AFP via Getty Images)
Israele - ©Getty

In Russia nuovo record di casi

Sono 13.634 i nuovi contagi confermati nelle ultime 24 ore in Russia, con 149 decessi. Il dato, diffuso dall'ultimo bollettino ufficiale, è il peggiore dall'inizio della pandemia. Il bilancio complessivo di casi nel Paese, il quarto più colpito
al mondo, è di 1.298.718 e di 22.597 morti.

In Iran record di morti in 24 ore

Il contagio corre anche in Iran. Nel Paese è stato registrato un record di decessi da Covid-19: 251 morti nelle ultime 24 ore, il peggior dato da inizio pandemia. Lo ha annunciato il ministero della Salute, aggiornando cosi' il bilancio totale delle vittime a 28.544. I nuovi casi confermati sono 3.822, per un totale di 500.075.

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