Siria, Tillerson al G7: Assad è alla fine, Russia scelga con chi stare
Mondo
Il segretario di Stato Usa, durante il vertice dei ministri degli Esteri a Lucca, ha invitato Mosca a decidere da che parte schierarsi nel conflitto siriano. Alfano: “Negoziato per non isolare il Cremlino”. Nessun accordo sulle sanzioni
"È chiaro a tutti noi che il regno di Assad sta arrivando alla fine”, ha dichiarato il segretario di Stato Usa Rex Tillerson al vertice G7 che vede coinvolti i ministri degli Esteri riuniti a Lucca. Il capo della diplomazia statunitense ha quindi invitato la Russia a scegliere con chi schierarsi nel conflitto in Siria: se stare con gli Usa e con i paesi che la pensano allo stesso modo o continuare ad appoggiare Assad, l'Iran e Hezbollah.
Putin: Siria mi ricorda Iraq
Nelle stesse ore, intanto, si è tenuto a Mosca un vertice tra Mattarella e Putin, durante il quale il presidente russo ha affermato che la crisi siriana gli “ricorda gli eventi del 2003", con la scoperta di "presunte armi chimiche" in Iraq e la successiva invasione che ha provocato "la distruzione del Paese e la conseguente nascita dello Stato Islamico". "Abbiamo già visto tutto”.
G7 compatto contro Assad
Il ministro francese Jean Marc Ayrault durante il G7 a Lucca ha invece sottolineato come non possa esistere "una soluzione per la Siria con Assad al potere”. Più cauto l’omologo italiano Angelino Alfano, secondo cui il futuro del presidente siriano "fa parte di una discussione molto più ampia e generale che non si decide in un giorno”. "La posizione italiana - ha aggiunto - è stata sempre che spetta ai siriani decidere il proprio destino”. (SIRIA, SEI ANNI DI GUERRA)
Transizione politica in Siria
Secondo il ministro degli Esteri italiano, “dopo l'intervento americano si è aperta una finestra di opportunità per costruire una nuova condizione positiva per il processo politico in Siria, che riteniamo essere l'unica soluzione”. Alfano ha poi ribadito che in questo processo diplomatico "la Russia non va isolata, anzi nei limiti del possibile va coinvolta nel processo di transizione politica sulla Siria", e su questo punto il G7 "la pensa in modo significativamente unito".
Il negoziato con la Russia "sarà complesso, ma la prima tappa è già molto importante", ha aggiunto Alfano, riferendosi alla visita a Mosca del segretario di Stato Usa Rex Tillerson. (I SEI ANNI DI CONFLITTO IN SIRIA)
Il nodo sanzioni
Alfano ha confermato che "in questo momento non vi è un consenso per altre nuove sanzioni come strumento efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati in Siria”. Sulla questione "ci sono sensibilità diverse”. A premere per le sanzioni contro Mosca e Damasco, come ha anticipato in mattinata il Times, è soprattutto la Gran Bretagna. Ma la proposta di Boris Johnson sta incontrando forti resistenze da parte dei partner nel continente, che non intendono isolare la Russia.