Il capo di Stato italiano, durante la sua visita al Cremlino, ha definito "buono" il livello di cooperazione con la Russia. Fronte comune dei due Paesi nella lotta al terrorismo
Russia e Italia mantengono un rapporto "molto forte" nonostante le tensioni a livello internazionale. È quanto emerge dalla visita a Mosca di Sergio Mattarella, la prima di un presidente occidentale al Cremlino dopo l’attentato di San Pietroburgo e l’attacco americano in Siria. E proprio sulla questione siriana e del raid chimico vicino a Idlib, il capo di Stato italiano si è confrontato con Vladimir Putin. ”L’uso di armi chimiche è inaccettabile: auspichiamo che Mosca possa esercitare tutta la sua influenza”, ha detto Mattarella che ha ricordato che l’Italia è a favore del "principio dell'accertamento delle responsabilità ed è pronta a fare la sua parte sia nel quadro europeo che in seno al Consiglio di Sicurezza dell'Onu".
Putin: Mosca chiederà indagine a Onu su raid in Siria
Putin, durante l'incontro, ha annunciato che Mosca chiederà alle Nazioni unite un’indagine su quanto successo nell’attacco chimico. Il presidente russo, inoltre, ha detto di essere al corrente di “provocazioni” programmate per gettare sul governo siriano la colpa del raid chimico. E, queste “provocazioni”, per Putin, non sono finite perché in altre zone del Paese “intendono piazzare di nuovo sostanze (chimiche) e accusare le autorità siriane del loro uso”. Uno scenario, questo, che al presidente ricorda "gli eventi del 2003 in Iraq" con la ricerca delle "presunte armi chimiche".
Italia e Russia unite nella lotta al terrore
Anche il terrorismo è stato al centro del faccia a faccia al Cremlino, con Mattarella che ha rinnovato le condoglianze dell'Italia per i fatti di San Pietroburgo. "Serve sempre una maggiore collaborazione e coordinamento contro il terrorismo", ha spiegato il presidente della Repubblica che ha trovato sostegno in Putin che ha definito il nostro Paese come un partner "affidabile" e "da tempo". Per il presidente russo, l'unica soluzione per sconfiggere il terrorismo, comunque, rimane quella di unire le forze a livello internazionale.
Italia "molto preoccupata" per la questione ucraina
Nei colloqui è stata affrontata anche la questione ucraina. L’Italia, come ha detto Mattarella, “è molto preoccupata” per il prolungarsi della crisi e spera che “la Russia usi tutta la sua influenza per raggiungere un cessate il fuoco”. La richiesta italiana non è indirizzata solo verso Mosca, ma anche verso “tutti gli attori di quel teatro di crisi”.
Una soluzione politica è stata chiesta da Mattarella anche per lo scenario libico. “Non esiste una soluzione militare”, ha spiegato il capo dello Stato, “contiamo su un atteggiamento costruttivo delle parti, di tutte le parti, per la stabilizzazione dell’area”.
"Interesse comune per superare le difficoltà"
Mattarella ha incontrato, prima di Putin, anche il premier russo Medvedev, al quale ha ribadito: ”Noi ci adoperiamo perché ci si renda conto da ogni parte che l'interesse comune supera le difficoltà”. Nonostante i rapporti con l'Ue oggi, “forse si trovino ad un punto abbastanza difficile”, Medvedev ha garantito al presidente della Repubblica che la Russia è pronta a “ristabilire la dinamica dei rapporti con tutti i Paesi”.
I rapporti economici tra Italia e Russia
A unire i due Paesi, inoltre, ci sono i rapporti economici che, tra Mosca e Roma, “sono molto intensi”. “Per noi la Russia”, ha spiegato Mattarella, “è un partner strategico e speriamo che i nostri rapporti possano ulteriormente crescere anche al di là del settore energetico così importante”. Su questo punto, però, sia Medvedev che Putin, hanno segnalato che gli interscambi si sono dimezzati, e che “negli ultimi tre hanno si sono ridotti di 2,5 volte”. Le cause sono da ricercare sia nel cambiamento dei prezzi di alcune merci, sia in “ragioni soggettive, cioè le misure adottate ultimamente che non favoriscono lo sviluppo dei rapporti", ha spiegato il premier russo riferendosi alle sanzioni. Ma Putin ha garantito che vuole ampliare la "cooperazione industriale, soprattutto nel campo delle alte tecnologie" e "sostenere le aziende italiane che vogliono localizzare la produzione congiunta in Russia"