L’IA sovrana si riferisce alla capacità di un Paese di sviluppare ed implementare sistemi di intelligenza artificiale utilizzando infrastrutture, dati, modelli e talenti locali. In Europa il 62% delle organizzazioni dichiara di voler investire in questo senso perché spinte dall'incertezza geopolitica
Un nuovo studio di Accenture evidenzia come le organizzazioni europee stiano attribuendo crescente importanza al controllo dei propri dati e delle proprie infrastrutture, una tendenza destinata ad incrementare la domanda di soluzioni di intelligenza artificiale sovrana. Questo approccio consente di proteggere i dati da accessi esterni, rafforzare la competitività e ridurre la dipendenza da fornitori tecnologici non europei. Lo studio combina analisi quantitative, qualitative e di policy per comprendere come governi e imprese stiano sviluppando iniziative di IA e cloud sovrano. È basato su un’indagine condotta tra 1.928 organizzazioni in 28 Paesi e 18 settori tra luglio e agosto 2025, con la partecipazione di dirigenti senior del settore pubblico e privato.
Una tendenza destinata a crescere in Europa
In Europa, il 62% delle organizzazioni dichiara di essere alla ricerca di soluzioni sovrane, spinte dall’attuale incertezza geopolitica. Le preoccupazioni sono particolarmente forti in Paesi come Danimarca (80%), Irlanda (72%) e Germania (72%). I settori con requisiti regolatori e dati sensibili sono i più inclini ad adottare soluzioni sovrane, in particolare quello bancario (76%), della pubblica amministrazione (69%) e dell’energia (70%). Nei prossimi due anni, questa tendenza è destinata a crescere: il 60% delle organizzazioni europee prevede di aumentare gli investimenti in tecnologie di IA sovrana. L’Italia si colloca ai primi posti, con il 71% delle aziende intenzionate a potenziare gli investimenti in questo ambito, subito dopo la Germania (73%) e davanti a Svizzera (64%) e Spagna (63%). “L’Europa si trova davanti ad un paradosso. Da una parte i suoi leader comprendono la necessità di accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale per stimolare innovazione e crescita, ma dall’altra, poiché la maggior parte delle tecnologie proviene da fuori regione, ritengono che ciò rappresenti un rischio" ha commentato Mauro Macchi, CEO Accenture EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). "Un approccio sovrano all’IA può risolvere questo dilemma, permettendo alle organizzazioni europee di proteggere le proprie attività critiche senza rallentare la competitività”.
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Bilanciare controllo dei dati e accesso all’innovazione mondiale
“Un approccio di IA sovrana non significa centralizzare tutto. L’obiettivo è scegliere il giusto livello di controllo su dati, infrastruttura e modelli, mantenendo al contempo i vantaggi di scala e la velocità d’innovazione offerti da alcuni provider globali" ha sottolineato Mauro Capo, Digital Sovereignty Lead Accenture EMEA. "In alcuni casi basta garantire la residenza locale dei dati, in altri – come, ad esempio, nel settore della difesa – serve una piena sovranità su tutti i componenti dell’intelligenza artificiale”. Secondo lo studio, nelle organizzazioni europee solo un terzo (il 36%) dei progetti di IA e dei relativi dati necessita un approccio sovrano, in ragione di motivi regolatori o di sensibilità dei dati trattati. Tali misure riguardano in misura maggiore i settori dei mercati finanziari e dei servizi pubblici. Le organizzazioni europee stanno cercando un equilibrio tra controllo dei dati e accesso all’innovazione mondiale: il 65% riconosce di non poter restare competitivo senza la collaborazione di fornitori tecnologici non europei, mentre il 57% valuta l’utilizzo di soluzioni sovrane offerte sia da provider europei, sia extraeuropei. Accenture è già attiva nel supportare questo percorso, con progetti come quello realizzato in Svezia con Telia Cygate che aiuta le organizzazioni locali ad adottare soluzioni di intelligenza artificiale scalabili e sicure. In Europa, l’azienda collabora inoltre con diversi partner infrastrutturali come Nebius, piattaforma cloud di IA basata ad Amsterdam, per creare le fondamenta delle fabbriche di IA sovrana dei clienti, assicurando conformità ai requisiti di residenza dei dati.
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Dalla gestione del rischio al vantaggio competitivo
Solo il 19% delle organizzazioni considera oggi l’IA sovrana un vero vantaggio competitivo, mentre quasi la metà (il 48%) la adotta principalmente per motivi di conformità normativa. Inoltre, solo il 16% delle imprese europee ha portato il tema della sovranità dell’IA all’attenzione del CEO o del Consiglio di Amministrazione. Tuttavia, cresce la consapevolezza della sua importanza strategica: il 73% delle organizzazioni ritiene che governi e Istituzioni – come l’Unione Europea – debbano svolgere un ruolo attivo nel rafforzare la sovranità digitale europea, attraverso regolamentazione, incentivi e investimenti pubblici. Anche le PMI sono considerate cruciali in questo percorso: il 70% delle imprese ritiene essenziale favorirne l’accesso a soluzioni sovrane.
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L'intelligenza artificiale sovrana, se ben realizzata - si legge sul sito web di Accenture - consente di sfruttare la tecnologia globale insieme all'innovazione locale, integrando al contempo misure di sicurezza fin dall'inizio. Si tratta di una gamma di soluzioni progettate per aumentare la resilienza e accelerare la creazione di valore a livello locale. La ricerca rivela quattro imperativi chiave che distinguono i leader:
- Guidare la sovranità dell’IA: rendere la sovranità dell’IA una priorità strategica per i CEO, allineando innovazione, rischio e crescita;
- Ripensare la sovranità: passare da una visione di mera conformità ad una di vantaggio competitivo e creazione di valore;
- Espandere l’ecosistema: costruire architetture ibride che uniscano fiducia locale e innovazione globale;
- Ridefinire l’architettura tecnologica: integrare la sovranità in ogni livello – dati, infrastrutture, modelli e applicazioni – per garantire resilienza e adattabilità.