WhatsApp, messaggi da app esterne ed età minima a 13 anni: cosa cambia dall’11 aprile
Come annunciato da Meta, il servizio di chat ha aggiornato i suoi Termini di servizio e l'Informativa sulla privacy per gli utenti dell’Unione Europea in osservanza di due leggi comunitarie che puntano ad una maggiore uniformità tra gli Stati membri
- Whatsapp cambia pelle e lo fa in nome dell’interoperabilità. Nell'Unione Europea scatta il conto alla rovescia per l’entrata in vigore l’11 aprile di modifiche che consentiranno agli utenti di ricevere messaggi anche da app esterne
- Creato nel 2009, il servizio di messaggistica istantanea fa parte del gruppo Meta che possiede altri social come Facebook, Messenger e Instagram e conta ad oggi oltre 2 miliardi di persone attive
- L’11 aprile scattano le novità frutto dell’aggiornamento dei Termini di Servizio e dell'Informativa sulla Privacy destinato agli utenti dell’Ue. L’azienda si è ispirata ai principi del Digital Markets Act e del Digital Services Act che introducono più uniformità, interoperabilità e apertura tra gli Stati membri
- Per gli utenti che si sono iscritti all’app dopo il 15 febbraio i nuovi termini sono già contemplati. Per tutti gli altri invece nei prossimi giorni sull'applicazione dovrebbe arrivare una notifica informativa dello stesso tenore
- La novità principale riguarda l’interoperabilità su WhatsApp: sarà possibile ricevere messaggi da utenti iscritti su altre app come Telegram e Signal. L'articolo 7 del Digital Markets Act, che fissa i requisiti di interoperabilità, prevede la possibilità di scambiarsi messaggi, foto, messaggi vocali, video e altri file tra singoli individui. Entro due anni questo dovrà essere possibile anche in chat di gruppo ed entro quattro in chiamate vocali e video, singole e di gruppo
- Gli aggiornamenti introdotti dall’11 aprile potrebbero però vedere la luce di fatto solo tra qualche mese perché la richiesta parte dalle app esterne a WhatsApp
- A livello di privacy infine dall'11 aprile WhatsApp baserà la sua attività sul nuovo “EU-US Data Privacy Framework” un accordo che punta a rafforzare la protezione sul trasferimento dei dati