Telefonia, portabilità numero e cambio SIM: le nuove regole antitruffa
Le frodi, ora stabili, sono aumentate molto nel corso della pandemia. Ma adesso sono necessarie ulteriori verifiche per prevenire furti d'identità durante il cambio di sim: la delibera dell'Autorità garante per le comunicazioni istuisce maggiori controlli
Dopo un anno di attesa sono entrate in vigore - dal 14 novembre - le nuove regole contro le frodi di Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni. I cambiamenti riguardano il procedimento per eseguire la portabilità del numero, vale a dire quel servizio che consente di conservare il proprio numero telefonico cambiando gestore di telefonia, fissa o mobile
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Le frodi creditizie, che consistono spesso nel furto di identità, valgono circa 125 milioni di euro all’anno: i dati sono dell’osservatorio Crif, riportati da Il Sole 24 Ore. A fronte di una stabilità nell’ultimo periodo, nel 2020 con la pandemia c’è stata un’impennata di casi
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Chi mette in atto la truffa può compiere azioni pericolose anche da un punto di vista economico. Per esempio, può eseguire bonifici a proprio favore ricorrendo al conto della persona truffata. Lo fa usando le credenziali della banca e la otp, la one time password che spesso viene inviata al telefono dei clienti da parte della banca stessa
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I truffatori riescono in questo processo ottenendo il trasferimento della Sim della vittima su una Sim di cui sono proprietari. Alla base di queste operazioni c’è un altro grado di identità camuffata: la presentazione di documenti falsi. L’operazione si chiama Sim swap
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Con le nuove regole stabilite da Agcom si stabilisce che il passaggio di Sim potrà essere compiuto solo dall’intestatario in persona. Decade perciò l’opzione delega, consentita solo per Sim aziendali (e comunque a certe condizioni)
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“In caso di furto, smarrimento o malfunzionamento”, si legge nella delibera Agcom, “la richiesta della nuova Sim può essere effettuata solo presso il proprio operatore. In tali circostanze, la richiesta di mnp – mobile number portability - può essere effettuata solo dopo aver sostituito la Sim e, pertanto, disponendo di una Sim funzionante”
Il fornitore di servizi di telefonia mobile è inoltre “tenuto ad identificare il soggetto che richiede la sostituzione della Sim, attuando le relative vigenti norme”. L’intestatario intenzionato a cambiare scheda dovrà presentare la copia del documento; la copia del codice fiscale oppure della tessera sanitaria; (salvo i casi di Sim persa o rubata) la copia della Sim dell'attuale operatore
Compare poi la richiesta di effettuare una verifica tramite sms: il fornitore di servizi mobili deve inviare un messaggio per informare il cliente che è stata richiesta la sostituzione della Sim, prosegue la delibera Agcom, e chiede conferma per proseguire. In alternativa, può richiederla chiamando il cliente e registrando la telefonata
In assenza della conferma il processo di sostituzione può proseguire in caso di "Sim smarrita o rubata, qualora sia stata acquisita ed effettuata copia leggibile della denuncia all’Autorità competente” e “nel caso di sostituzione della Sim per Sim guasta, qualora sia stata acquisita la vecchia Sim”
Tutte queste regole sono entrate in vigore lo scorso 14 novembre
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