Kaspersky, il decreto del governo: sostituire l'antivirus nella Pubblica amministrazione

Tecnologia

Alberto Giuffrè

Dopo il caso, sollevato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Franco Gabrielli, è arrivato il decreto: il governo ha deciso di sospendere l'utilizzo dell'antivirus russo Kaspersky nelle pubbliche amministrazioni. Ecco perché

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Alla fine è arrivata la decisione del governo: per rafforzare la sicurezza informatica del nostro Paese, le amministrazioni pubbliche dovranno sostituire l’antivirus russo Kaspersky. Un prodotto utilizzato da oltre 2200 enti pubblici, compresi Viminale, Farnesina e Ministero della Difesa. La misura è contenuta in articolo specifico del cosiddetto “decreto Ucraina” (PDF). Si parla genericamente delle aziende legate alla Federazione russa e arriva una settimana dopo le parole di Franco Gabrielli: “Dobbiamo liberarci dalla dipendenza della tecnologia russa”, aveva detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale.

Quali sono i rischi per la Pubblica amministrazione

Il decreto non fa riferimento a possibili azioni di cyberspionaggio o sabotaggio, evocate nei giorni scorsi. Sospetti che avevano spinto gli Stati Uniti a mettere al bando nel 2017 Kaspersky. La decisione del governo Draghi è motivata da un altro tipo di rischio. Quello cioè che a causa della situazione internazionale, Kaspersky non sia più in grado di fornire aggiornamenti o il funzionamento dei suoi servizi. E chiaramente un antivirus non aggiornato rappresenta ben più di una minaccia. Così il decreto invita a “procedere tempestivamente a una diversificazione dei prodotti in uso” (TUTTE LE NEWS SULLA GUERRA IN UCRAINA).

L'istruttoria del Garante

Anche il Garante per la protezione dei dati personali nei giorni scorsi ha aperto un'istruttoria per valutare i potenziali rischi relativi al trattamento dei dati personali dei clienti italiani. Ma a Sky TG24 l’azienda russa ha ribadito la propria indipendenza spiegando che i dati italiani sono sicuri e protetti. Kaspersky è infatti uno dei principali produttori al mondo di antivirus. Le rassicurazioni però non sono bastate a metterla al riparo dalla tempesta geopolitica. Anche Francia e Germania, infatti, nelle ultime ore hanno consigliato di sostituire il software.

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