TikTok, Twitter sfida Microsoft per l’acquisizione dell’app cinese

Tecnologia

L’azienda di San Francisco prova a insediare quella di Bill Gates nella trattativa con ByteDance. Le parti si sono incontrate, secondo il Wall Street Journal

Microsoft avrebbe una rivale nella trattativa che porta all’acquisizione della popolare app cinese TikTok. Il Wall Street Journal riporta infatti la notizia di due colloqui preliminari avvenuti tra ByteDance, la società proprietaria del social, e Twitter. La compagnia di San Francisco non ha però la stessa forza economica di Microsoft che rimane in pole position per la fumata bianca. Oltre alle maggiori dimensioni, l’azienda fondata da Bill Gates può vantare qualche settimana di anticipo nella trattativa con Byte Dance, che si avvicina alla fase decisiva.

 

Il decreto Trump

 

Alla base dei negoziati tra TikTok, Microsoft e Twitter - che a questo punto va aggiunta alla lista delle pretendenti – c’è la decisione di Trump di considerare l’app cinese una minaccia alla sicurezza nazionale. "TikTok acquisisce automaticamente numerose informazioni dai propri utenti, compresi i dati sulla posizione e le cronologie di navigazione e di ricerca", si legge nel decreto che ha messo al bando il social cinese negli Stati Uniti, dove conta 175 milioni di iscritti. Il provvedimento stabilisce che per 45 giorni è vietata ogni tipo di transazione con TikTok e WeChat da parte di ogni persona o entità soggetta alla giurisdizione americana. Per lo stesso periodo di tempo nessuna azienda potrà farci affari.

 

Conto alla rovescia per la vendita

 

Il colosso di Redmond aveva dichiarato l’intenzione di concludere la trattativa – iniziata ufficialmente il 3 agosto - entro il 15 settembre, una data che rientra ampiamente nel decreto del presidente della Casa Bianca. La Cina non ha perso tempo ad accurare gli Stati Uniti di intimidazione, parlando di un’operazione che va contro i principi di trasparenza della World Trade Organization (Wto). Il mese scorso TikTok era stata vietata in India,per gli stessi dubbi sulla sicurezza, e anche l’Australia starebbe valutando il ban.

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