Totò Schillaci, il racconto delle “Notti magiche” ai Mondiali di Italia ‘90
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Dal gol nel match d’esordio contro l’Austria a quello nella finale per il terzo e quarto posto contro l’Inghilterra: l’attaccante palermitano, scomparso oggi a 59 anni, diventò l’eroe inaspettato di una nazionale partita per vincere quella Coppa del mondo giocata in casa e poi arrivata sul gradino più basso del podio. I suoi occhi “spiritati” e le sue sei reti in sette partite sono rimasti nella memoria di tutti i tifosi italiani
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- Il 9 giugno 1990, con l’esordio nel Mondiale di casa dell’Italia iniziava anche la leggenda di Totò Schillaci. L’ex attaccante palermitano, scomparso oggi a 59 anni, è ricordato più per quell’avventura in azzurro che per i suoi trascorsi tra Messina, Juventus e Inter. Per lui, nella competizione, furono sei le reti in sette partite. Gol che, però, non portarono agli azzurri la tanto sognata coppa
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- L'esordio dell'Italia fu il 9 giugno all'Olimpico di Roma contro l’Austria. Il match era fermo sullo 0-0 quando il ct Vicini richiamò in panchina Andrea Carnevale e mandò in campo Totò Schillaci al 75'. Dopo appena quattro minuti segnò proprio lui l' 1-0. Il gol del palermitano regalò la prima vittoria di quel Mondiale agli Azzurri
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- Nella seconda partita, quella vinta 1-0 contro gli Stati Uniti, Schillaci partì nuovamente dalla panchina. Quello fu l’unico match in tutta la competizione in cui il centravanti non segnò, ma da lì in poi sarà sempre titolare
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- Intanto accanto a Schillaci iniziava a brillare anche la stella più attesa della squadra azzurra: Roberto Baggio. I due formarono la coppia che alla fine del Mondiale sarà la più prolifica
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- Nel terzo match, quello contro la Cecoslovacchia, Schillaci partì titolare e segnò subito al 9’. A chiudere la partita ci pensò poi proprio Roberto Baggio al 78’: l’Italia terminò prima in un girone dominato
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- In Italia non si parlava che di Totò Schillaci: da panchinaro di Vialli, Mancini, Serena e Carnevale, il palermitano diventò insostituibile e l'intera nazione sognava grazie a lui
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- Agli ottavi di finale, contro l’Uruguay, l’Italia vinse per 2-0 allo Stadio Olimpico di Roma. A sbloccare il match al 65’, manco a dirlo, fu ancora Totò Schillaci
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- Per la semifinale l’Italia si trasferì al San Paolo di Napoli. Decisione contestatissima visto che il match era contro l’Argentina di Maradona e proprio nel suo “tempio” gli azzurri dovevano giocarsi l’accesso in finale. All’Italia non bastò il solito gol di Schillaci. L’Argentina vinse ai calci di rigore
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- L’Italia concluse con una vittoria e con un comunque amaro terzo posto il Mondiale di casa. Competizione nella quale partiva tra le assolute favorite
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- Nonostante i trascorsi con squadre blasonate come Juventus e Inter, Totò Schillaci rimarrà sempre nella memoria di tutti gli italiani per i suoi occhi “spiritati” e i suoi gol nel Mondiale di casa