“Goat”, ecco cosa significa il termine applicato al mondo del calcio

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Non "capra" come la traduzionale letterale potrebbe far credere. Bensì "il più grande di tutti i tempi". Un termine che, in origine, era stato accostato a Muhammad Ali e che, negli anni, ha riguardato diversi eccellenti sportivi, soprattutto nel mondo del pallone. E, tra loro, anche Messi e Cristiano Ronaldo

“Greatest Of All Time”, ovvero “il più grande di tutti i tempi”. E’ l’appellativo che nello sport, ma soprattutto nel calcio, viene assegnato a colui che viene considerato il migliore di sempre. “Goat”, utilizzando un acronimo ormai diventato comune nel linguaggio sportivo, specie sui social. Non “capra”, quindi, come la traduzione letterale potrebbe far credere ma anzi il contrario.

Le probabili origini del termine

Il termine era stato accostato, probabilmente per la prima volta, al campione di pugilato Muhammad Ali che nel 1964 si è dichiarato "il più grande" dopo aver sconfitto Sonny Liston. Ma è stato avvicinato anche a molti altri esimi esponenti dello sport, da Roger Federer a Usain Bolt, passando per Michael Jordan. Secondo alcuni, poi, c’è una specifica da considerare. Come suggerisce il nome, il Goat non solo sarebbe considerato migliore di tutti i loro contemporanei, ma anche il migliore di chiunque altro li abbia preceduti.

L’eterna diatriba tra Messi e Ronaldo

Restando sul rettangolo verde, invece, tra i calciatori che più si contendono lo scettro di autentico “Goat” ci sono Lionel Messi (LA FOTOSTORIA) e Cristiano Ronaldo. Ma anche Maradona o Pelè. Senza dimenticare l‘astro nascente, il francese Kylian Mbappè. Esponenti di epoche diverse che però, nell’immaginario collettivo, rappresentano le vette più alte mai espresse. Chi però, può fregiarsi del gradino più alto del podio? Il “Goat”, per l’appunto. Proprio Ronaldo e Messi si erano, simpaticamente, espressi sul tema, qualche tempo fa e via social. L’asso argentino aveva posato sui social con una capra, come detto la traduzione letterale di “Goat, mentre CR7 ha risposto durante il Mondiale in Russia del 2018 esultando in maniera particolare, cioè toccandosi il mento (e facendo riferimento al “pizzetto” dell’animale) dopo la rete realizzata contro la Spagna. La natura del calcio, comunque, non porta a far esistere un metodo oggettivo e incontestabile con cui misurare chi sia esattamente il più grande di tutti i tempi. Anche per questo motivo, c’è chi parteggia per uno o per l’altro. Ed è anche questo tema ad alimentare, continuamente, l’eterna diatriba su chi meriti questo appellativo.

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