Edin Terzić, chi è l'allenatore del Borussia Dortmund finalista di Champions League
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I tedeschi, grande sorpresa della competizione, hanno conquistato la finale di Wembley dove affronteranno il Real Madrid. Sulla panchina dei gialloneri siede un giovane e talentuoso mister, che è anche tifoso della squadra. Ha 41 anni, ha avuto una breve e modesta carriera da giocatore prima di intraprendere quella di allenatore. Ha vinto finora solo una Coppa di Germania
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LA FINALISSIMA
- Sabato 1 giugno 2024, nella magica cornice di Wembley, si disputa la finale di Champions League. E se da una parte c’è il Real Madrid di Carlo Ancelotti, con i blancos a caccia della 15esima coppa dalle grandi orecchie, l’avversaria è il Borussia Dortmund, vera sorpresa della competizione, arrivata a Londra dopo aver eliminato in semifinale il Psg. I tedeschi sono guidati in panchina da Edin Terzić, un giovanissimo allenatore che vuole entrare subito nella Storia del calcio
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LE ORIGINI
- Edin Terzić è nato il 30 ottobre 1982 a Menden nella Germania occidentale, da una famiglia operaia originaria della ex Jugoslavia. I genitori provengono dalla Bosnia e dalla Croazia. Ha un fratello maggiore, Alen, che lavora come scout per il Borussia Dortmund. Terzić è un ex alunno dell’Università della Ruhr di Bochum, dove ha studiato scienze dello sport
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LA BREVE CARRIERA DA CALCIATORE
- La sua carriera da calciatore è durata circa dal 2003 al 2010. Era un attaccante e ha militato solo in serie minori arrivando alla quarta divisione. Ha indossato le maglie dell’Iserlohn, del Westfalia Herne, dell’Wattenscheid e del Cloppenburg
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LE PRIME ESPERIENZE
- Tra il 2010 e il 2013 lavora come talent scout e vice allenatore nel settore giovanile del Borussia Dortmund, all’epoca in cui in prima squadra siedeva in panchina Jurgen Klopp. Poi è stato assistente di Slaven Bilic al Besiktas, in Turchia, e poi in Premier League al West Ham (in foto i due insieme all'epoca dell'esperienza inglese)
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L’APPRODO AL BORUSSIA
- Nel 2018 ottiene la licenza di allenatore pro della Uefa. Torna al Borussia Dortmund dove diventa il vice dell’allenatore Lucien Favre. E a febbraio, essendo Favre impossibilitato per problemi di salute, si ritrova a guidare la squadra insieme a Manfred Stefes nella partita contro l’Hoffenheim (in foto)
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LA PANCHINA
- Il 13 dicembre 2020 viene nominato nuovo tecnico del Borussia Dortmund fino al termine della stagione dopo l'esonero di Favre. Nel suo ruolo da “traghettatore” si toglie la soddisfazione di vincere la Coppa di Germania battendo in finale il Lipsia (in foto). Questo trionfo non gli basta per guadagnarsi la conferma in panchina e per la stagione seguente viene sostituito da Marco Rose. Terzić però resta nel club come direttore tecnico
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IL RITORNO
- Il 23 maggio 2022, dopo la separazione tra Rose e il Borussia, la panchina viene di nuovo affidata a Terzić, che firma un contratto fino al 2025. Nella sua prima stagione completa alla guida della squadra ha perso il campionato all’ultima giornata, per differenza reti, ai danni dei Bayern Monaco, dopo un inatteso pareggio in casa contro il Mainz nella partita conclusiva (in foto)
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LA CAVALCATA
- Nell’attuale stagione 2023-24, Terzić ha portato il Borussia Dortmund al quinto posto in Bundesliga, guadagnandosi la qualificazione diretta alla prossima Champions League. Ma soprattutto ha guidato la squadra alla sorprendente finale di coppa. Ha vinto il girone terribile con Psg, Milan e Newcastle, poi nella fase a eliminazione diretta ha superato Psv Eindhoven, Atletico Madrid e ancora Paris Saint-Germain (in foto), guadagnandosi la finale con il Real Madrid
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ALLENATORE-TIFOSO
- La particolarità di Terzić, cresciuto a pochi chilometri da Dortmund, è che da sempre è un grande tifoso del BVB, la squadra che allena. Nel 2012 era sugli spalti a esultare per la vittoria dell'ultima Bundesliga vinta dalla sua squadra sotto la guida di Klopp. Ora, con lui in panchina, ha portato i gialloneri alla terza finale di Champions League nella loro storia
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IL RAPPORTO CON I TIFOSI
- Terzić ha un rapporto speciale con la squadra e con i supporter del Muro Giallo, il settore dello stadio di cui ha fatto parte da quando era più piccolo e che lo sostiene anche nei momenti più delicati, come lo scudetto svanito all’ultima giornata l’anno scorso, con l’allenatore in lacrime davanti ai suoi tifosi (in foto)