Addio a Carlo Mazzone, la carriera con l'Ascoli, la Roma di Totti, il Brescia di Baggio
Ha incrociato la sua carriera con diverse squadre e con campioni come Totti, Baggio, Guardiola (che gli dedicò la vittoria della Champions del 2009), Materazzi, Toni, Pirlo e tanti altri. Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello stadio di Ascoli Piceno e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano. Romano, per gran parte della sua vita è stato legatissimo alla cittadina marchigiana, che ha guidato dalla panchina più volte e che ha portato in seria A per la prima volta
Carlo Mazzone, morto il 19 agosto a 86 anni, è il detentore di record di panchine in serie A: 792 quelle ufficiali, 797 considerando anche i cinque spareggi
Carlo Mazzone è morto, lo storico allenatore aveva 86 anni. Suo il record di panchine in A
Nel 2019 gli è stata intitolata la nuova tribuna Est dello stadio "Cino e Lillo Del Duca" di Ascoli Piceno e nello stesso anno è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano
Addio a Carlo Mazzone, il calcio in lutto: il ricordo sui social di amici, sportivi e vip
La sua immagine della corsa sotto la curva avversaria dopo un pari in Brescia-Atalanta, a sfogare la rabbia per gli insulti ricevuti, viene ricordata da molti appassionati di questo sport, e non solo, ma la sua è stata una carriera a schiena dritta, non con risultati eclatanti ma ricca di riconoscimenti personali
GUARDA IL VIDEO: Addio a Mazzone, Condò: "Oltrepassava le barriere del tifo" 19 ago 2023
Il 'sor Magara' - epiteto guadagnato dal suo modo romano di storpiare l'esclamazione, moltiplicandola all'infinito – veniva considerato anche un secondo padre da molti dei ragazzi che hanno lavorato con lui. Non a caso, un film dell'ottobre 2022 su di lui era intitolato proprio così, Come un padre
Mazzone ha incrociato la sua carriera, fra gli altri, con quella di Totti, Baggio, Guardiola (che gli dedicò la vittoria della Champions del 2009), Materazzi, Toni, Pirlo
Da calciatore esordisce in Serie A con la maglia della Roma, stagione 1958/59. Dopo due brevi parentesi alla Spal e al Siena, va a giocare ad Ascoli in Serie C, dove conclude la sua carriera di calciatore nel 1969. Già il 24 novembre 1968 esordisce in panchina
E ad Ascoli il suo nome rimarrà per sempre legato, perché fu lui, da allenatore, a regalare la prima storica promozione in Serie A alla squadra marchigiana, una delle prime in Italia a giocare un calcio totale 'all'olandese', come andava di moda in quegli anni '70
Nel 1975 passa alla Fiorentina, dove rimane per tre anni. Vince nel 1975 la Coppa di Lega Italo-Inglese e ottiene il terzo posto nel campionato 1976-1977
Nel 1978 allena il Catanzaro, neopromosso. Nel 1980 torna ad Ascoli e ci rimane altre cinque stagioni: ottiene il sesto posto nel 1981/82 e le successive quattro salvezze consecutive
Negli anni ‘80 passa per le panchine di Bologna, Lecce e Pescara. Nel 1991 è la volta di Cagliari, con cui otterrà la qualificazione alla Coppa Uefa per la prima volta dopo 21 anni
Seguono quindi i tre anni alla Roma: qui incontra Francesco Totti e lo lancia in prima squadra
Nel 1998 torna al Bologna e porta la squadra fino alle semifinali di Coppa Uefa e di Coppa Italia
Il nuovo millennio si apre per Mazzone al Brescia, dove incontrerà Roberto Baggio. Proprio dal destro del Divin Codino parte la storica corsa di Mazzone verso la curva dei tifosi dell'Atalanta, dove il tecnico festeggiò il gol del 3-3 in un derby pareggiato in rimonta. Al Brescia allena anche Bep Guardiola
La storica corsa di Mazzone verso la curva dell'Atalanta, per sfogarsi dopo il pareggio e gli insulti ricevuti
In totale, la sua carriera da allenatore è durata quasi 40 anni
Addio a Mazzone, la storica corsa sotto la curva dell'Atalanta dopo il pareggio