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MasterChef 8, otto cose da sapere sulla vincitrice Valeria

TV Show

Barbara Ferrara

Valeria Raciti è la vincitrice dell’ottava edizione di MasterChef Italia. L'aspirante chef siciliana si aggiudica il premio di centomila euro in gettoni d’oro e la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette. Il suo non è soltanto un "Lieto fine", ma l'inizio di una nuova straordinaria avventura. Leggi l'intervista

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Da Aci Sant’Antonio in provincia di Catania al gradino più alto del podio dell’ottava edizione di MasterChef Italia, Valeria Raciti vola altissimo e può farlo finalmente da sola, sostenuta da una nuova consapevolezza di sé. Smessi i panni della segretaria amministrativa porta a casa la vittoria sbaragliando l’agguerrita concorrenza dei suoi rivali, Gloria Clama e Gilberto Neirotti che insieme al quarto classificato, Alessandro Bigatti, si sono battuti fino all’ultima prova per conquistare l’ambito titolo di ottavo MasterChef di una finale seguita da un milione 137 mila spettatori in trending topic su Twitter in Italia e nel mondo.

Il percorso che ha portato Valeria fino alla meta e il suo menu di degustazione “Fra me e me”, hanno convinto la temuta giuria formata da Joe Bastianich, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Quelle di Valeria, questa volta, sono lacrime di conquista, così come rimarca chef Barbieri al momento dell’incoronazione. A fare il tifo per lei, non solo il pubblico da casa, ma una tifoseria speciale presente in studio: dal fedelissimo marito Sebastiano visibilmente emozionato, agli ex compagni di viaggio che hanno condiviso con le i quest’esperienza: Giuseppe, Anna, Federico, Vito, Tiziana, Caterina, Tiziana e Guido.
Abbiamo incontrato Valeria a seguito della conferenza milanese negli studi di Sky Italia, continua a leggere e scopri cosa ci ha raccontato dalla sua viva voce.

Come ci si sente nei panni di ottavo MasterChef italiano?
Come si sarà visto anche ieri dalle mie facce sono super felice. Sono grata a tutti, ma anche a me stessa. L’undici uscirà il mio primo libro di ricette, mi è stata data un’opportunità unica. Come ho già avuto modo di dire mi sento in un infinito giro di giostra.
Una qualità dei giudici che le piacerebbe avere?
Se ripenso a loro mi commuovo. Di chef Locatelli vorrei avere la sensibilità anche se un po’ mi sembra di averla, di Barbieri l’empatia, di Cannavacciuolo, l’innamoramento e la passione, di Joe Bastianich che è il giudice con cui forse ho legato meno, la lungimiranza e l’assenza di limiti, lui cerca di fare tutto quello che gli piace.
Perché ha legato meno con Bastianich?
Secondo me Joe resta un po’ più distaccato, probabilmente per il suo modo di assaggiare, a volte ho avuto l’impressione che ancora prima di assaggiare avesse già un giudizio sul piatto, non è un aspetto negativo, forse guarda in un modo diverso rispetto agli chef.
La sua vittoria è anche un messaggio di speranza: nella vita è possibile “svoltare”.
Ne sono davvero contenta, io non mi sono voluta arrendere a vivere una vita infelice, ho sempre sorriso, ma c’è stato anche un periodo in cui non riuscivo più né a ridere né a piangere, ho visto morire mio padre e a ruota mio nonno a cui ero legatissima, non c’era niente che potesse risollevarmi, poi tutto questo dolore mi ha spinto a cambiare.
E MasterChef com’è arrivato?
E’ stato mio marito che vedendomi così ha voluto iscrivermi, lui più di tutti ha creduto in me, all’inizio ho pensato che non mi avrebbero mai selezionato, alla fine invece mi sono dovuta ricredere e dopo che fatto il video per finalizzare l’iscrizione mi sono resa conto che era tutto vero.
Una bella sfida.
Sì, mi sono messa in gioco e ho esorcizzato tutte le mie insicurezze, ho sentito di non avere niente da perdere e questo mi ha spinto ad andare avanti, ho scardinato tutti i miei limiti, quando mi sono iscritta non ho pensato all’impatto mediatico di MasterChef.
Se non fosse stata lei a vincere, chi avrebbe voluto vedere al suo posto?
Sicuramente Gloria, tra noi c’è stato subito feeling e abbiamo legato molto, anche se apparentemente siamo sempre state un po’ contrapposte, lei la tosta io la sensibile, lei del nord io del sud, abbiamo tanto in comune. Speravo idi arrivare in finale con lei.
Progetti futuri?
Non lo so di preciso, devo trovare la mia collocazione, ma sicuramente mi vedo in cucina con le mani in pasta. Posso dire però che il cambiamento è già avvenuto, mi sono messa alla prova puntata dopo puntata senza pensare all’ostacolo successivo. E sono arrivata qui.

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