Speravo de morì prima, conferenza stampa di presentazione allo stadio Olimpico
La serie in onda su Sky Atlantic dal 19 marzo, tratta dall'autobiografia di Francesco Totti, si svela sotto la Curva Sud, alla presenza di produttori, cast e regista
Dopo essere stato stadio di calcio giovedì sera e venerdì pomeriggio e stadio di rugby sabato pomeriggio per Italia-Galles del Sei Nazioni, l'Olimpico cambia ancora scenografia e si trasforma nell'enorme set della conferenza stampa di presentazione di Speravo de morì prima, la serie tv Sky in sei episodi tratta dall'autobiografia di Francesco Totti (scritta insieme a Paolo Condò).
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Pietro Castellitto, da 'Venuto al Mondo' a Speravo de morì prima. FOTO
Sono poi iniziate le domande dei giornalisti, che hanno fatto emergere altri lati nascosti della serie. "Totti è un personaggio estremamente loquace, consapevole del mito che è, e fa di tutto per metterti a tuo agio", commenta Castellitto, "ama divertirsi e ha una sua intelligenza particolare". E a chi chiede se sia stato difficile filmare lo sport, e in particolare il calcio, storico punto debole del cinema italiano, Ribuoli e i produttori rispondono: "Le storie di sport sono storie di coraggio, anche se il prodotto sportivo funziona solo raccontando anche quello che c'è fuori dal campo. In questo senso, speriamo di aver aperto un filone". La pandemia non ha interferito con le riprese, rivela ancora Ribuoli: "Abbiamo preferito location grandi e capienti per superare il problema dell'assembramento". Una passione così totalizzante che Pietro Castellitto confessa: "Da bambino avevo un'innaturale paura per la morte, e la esorcizzavo pensando a Totti".
Tra i tanti motivi di curiosità attorno a questa serie c'è sicuramente l'interpretazione di Pietro Castellitto, che ha conosciuto personalmente Totti (che è anche uno dei suoi idoli personali, come per almeno quattro generazioni di romanisti) e si è tenuto lontano dalla tentazione della facile macchietta, ispirandosi alla voce e alla parlata ma senza scimmiottarlo: un intento condiviso anche dagli altri protagonisti della serie, da Greta Scarano (Ilary Blasi) a Gianmarco Tognazzi (Luciano Spalletti), da Monica Guerritore (Fiorella, la mamma di Francesco) a Giorgio Colangeli (il papà Enzo). Tutto con un tono fresco e leggero, sotto la direzione di Luca Ribuoli, per un prodotto che non piacerà solamente agli appassionati di calcio, in cui si riconosceranno tutti quelli che prima o poi hanno dovuto fare i conti con il tempo che passa, con la fine di una storia, con l'esigenza di cambiare vita. Alla conferenza stampa parteciperanno il regista e i componenti del cast, che racconterà la sfida professionale di interpretare personaggi e storie del tutto “contemporanee” (la serie è ambientata tra il 2015 e il 2017), sforzandosi di dare una propria versione di vicende e personaggi popolarissimi.
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"Speravo de morì prima", le interviste al cast. VIDEO
I primi due episodi di Speravo de morì prima andranno in onda su Sky Atlantic venerdì 19 marzo, in un momento positivo per il club giallorosso, che in campionato è in piena corsa per un piazzamento in zona Champions e in Europa League “vede” i quarti di finale dopo il 3-0 di giovedì scorso allo Shakhtar. Nel “mondo reale” il personaggio di Totti rimane al momento sullo sfondo della vita societaria, nonostante anche di recente abbia lanciato segnali d'apertura per un suo possibile rientro da dirigente, circa un anno dopo il cambio societario e di presidenza da James Pallotta a Dan Friedkin.
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