Speravo de morì prima: Pietro Castellitto racconta Francesco Totti

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Premiato a Venezia per "I predatori", il 29enne romano interpreta l'ex capitano giallorosso nella serie tratta dalla sua autobiografia, in onda su Sky Atlantic dal 19 marzo: "E' un figlio di sei milioni di padri"

Da venerdì 19 marzo su Sky Atlantic andrà in onda Speravo de morì prima, la serie tv tratta dall'autobiografia di Francesco Totti (scritta insieme a Paolo Condò) e incentrata in particolare sugli ultimi anni della carriera dell'ex capitano della Roma, vissuti in conflitto con l'allenatore Luciano Spalletti e nell'inquietudine di veder finire una carriera durata venticinque anni.

Totti è interpretato da Pietro Castellitto, tra i giovani attori più lanciati del momento: figlio d'arte, 29 anni, impostosi all'ultimo Festival di Venezia anche come regista e sceneggiatore de I predatori, ha raccontato la difficoltà di recitare in una parte così iconica e simbolica per la storia e la cultura della sua città: “Totti è un figlio di sei milioni di padri, è un predestinato che ha fatto i conti col proprio destino ma adesso è costretto a cambiare vita e a smettere di fare quello che ha fatto per tutta la vita. Il primo ricordo che ho di Totti? Non me lo ricordo, lui c'è sempre stato! Ma non l'avevo mai incontrato dal vivo prima di quella sera a cena di cui ricordo ogni dettaglio, a cominciare dalla pasta e fagioli che ha ordinato... Ho cercato di catturarne l'essenza ironica che da sempre lo contraddistingue, anche in campo, anche mentre gioca".

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