Perry Mason, la recensione del quarto episodio della serie tv con Matthew Rhys

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Marco Agustoni

Leggi la recensione del quarto episodio della prima stagione di 'Perry Mason', in onda su Sky Atlantic ogni venerdì alle 21.15 (la serie è disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV) - OVVIAMENTE CI SONO SPOILER PER CHI NON HA ANCORA VISTO L'EPISODIO

Perry Mason, cos’è successo nel quarto episodio


Le parole pronunciate da sorella Alice (Tatiana Maslany) appena rinvenuta dalle convulsioni al termine del terzo episodio di Perry Mason non potevano certo passare inosservate. La predicatrice è ancora a casa a recuperare le forze e in molti vengono a visitarla per augurarle una pronta guarigione. Ma non tutti sembrano aver gradito l’uscita “messianica”: al momento di aprire una scatola di dolci portati da un’angelica bambina, Alice scopre che non si tratta né di cannoli, né di macarons, bensì di un serpente in carne e ossa, avvertimento nemmeno troppo velato nei confronti di quella che ora in molti considerano un’eretica.


Intanto in tribunale E.B. (John Lithgow) cerca di sfruttare la strapazzata riservata da Holcomb ed Ennis (Andrew Howard ed Eric Lange) alla povera Emily (Gayle Rankin), per ottenere una riduzione della cauzione stratosferica. Il giudice è però impietoso e gli concede soltanto che la donna sia sottoposta a regime di custodia cautelare. Perry (Matthew Rhys - FOTO) e Pete (Shea Whigham) non se ne stanno certo con le mani in mano: con il pezzo di dentiera ritrovato dal detective Drake (Chris Chalk) nel taschino, decidono di portare il bizzarro medico legale Virgil (Jefferson Mays) a fare una gita nella vecchia fattoria dei Mason. Lì per lì gliela dipingono come un’allegra scampagnata, ma ovviamente il loro intento è un altro. E così, mentre si rigirano l’impacciato anatomopatologo e ascoltano perplessi le sue bizzarre fantasie sensuali (d’altronde è lui stesso ad ammettere come lavorare costantemente a contatto con i morti abbia uno strano effetto sulla libido), gli piazzano davanti a sorpresa il cadavere di George Gannon. La reazione di Virgil non è però delle migliori, e così tocca inventarsi qualcos’altro: poco dopo, il cadavere verrà misteriosamente ritrovato da un caddy in un campo da golf, così il poveretto se lo ritroverà suo malgrado in obitorio, costretto a effettuare questa benedetta autopsia alternativa a quella ufficiale, condotta sicuramente sotto la “supervisione” di Ennis e Holcomb e quindi di parte.

Tornando ad Alice, il dottore le raccomanda riposo assoluto, ma Birdy (Lily Taylor) è preoccupata dagli effetti di quello stop forzato sulla popolarità già traballante dell’Assemblea Radiante di Dio. Si propone così di fare temporaneamente le veci della figlia, ma i membri influenti della chiesa – ovviamente tutti uomini – le fanno capire di avere altri piani, che possano garantire di “salvare” la congregazione dall’isteria femminile. A Birdy, in netta minoranza di fronte questa alzata di scudi patriarcale, tocca incassare. Quando più tardi cercherà di portare Alice alla ragione, dicendole che per forza di cose deve aver “capito male” quel che Dio voleva dirle, si troverà davanti a una altrettanto netta presa di posizione della figlia, sicura di averci sentito benissimo. Non se la passa molto meglio E.B., i cui guai non hanno a che fare solo con il caso di Charlie Dodson, ma riguardano più in generale la situazione economica del suo studio, che a quanto pare naviga in pessime acque. Di fronte al diniego della sua banca di sempre a concedergli un prestito, l’avvocato sembra non sapere più che pesci pigliare.


Prova a tirargli su il morale il suo amico Perry Mason, che gli spiega come Gannon non si sia suicidato e che per forza di cose fra i rapitori c’era un insospettabile quarto uomo. Quando però E.B. schiaffa in faccia al suo rivale Maynard Barnes (Stephen Root) la scoperta del suo braccio destro, questi reagisce ricattandolo senza mezzi termini: se l’avvocato non mollerà il colpo, consegnando di fatto Emily ai suoi carcerieri, lui sarà “obbligato” a svelare alcuni dettagli sul passato finanziario non propriamente trasparente di E.B., con il risultato di fargli perdere la licenza (oltre che di rovinargli la reputazione, ça va sans dire).

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In seguito ai nuovi sviluppi, Barnes convoca Ennis e Holcomb per una riunione di lavoro… in una toilette, dove gli riserva una bella lavata di capo per la loro inefficienza. Perry, nel frattempo, riesce finalmente a parlare al telefono col figlio da una cabina pubblica, ma proprio in quel momento passa Chubby Carmichael (Bobby Gutierrez), il comico fotografato in una situazione davvero poco ortodossa assieme a una starlette nel primo episodio, che lo “ringrazia” per lo scandalo causato da quelle immagini. Per fortuna che c’è Lupe a consolare il suo papi, per quanto all’ennesimo tentativo di comprare la fattoria lei si senta di nuovo rispondere picche: a quel luogo sono legati troppi ricordi per pensare di poterlo cedere.


Nel frattempo Della (Juliet Rylance - FOTO), esausta dopo l’ennesimo litigio con E.B., torna alla pensione in cui alloggia: qui scopriamo che la sua affascinante coinquilina è anche, oltre che la sua confidente, la sua amante. L’indomani, peraltro, la donna sceglie di prendersi un giorno di vacanza, stufa del comportamento di E.B., che continua a trattarla con ben poco riguardo, nonostante lei sia un pilastro dello studio legale. Proprio in studio Perry trova E.B. addormentato sul divano, oltre che decisamente malconcio, e lo aiuta a darsi una sistemata mentre parla con lui dei vecchi tempi. Ne approfitta inoltre per mostrargli i risultati della seconda autopsia.

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Alice si presenta per parlare finalmente in pubblico. In principio sembrerebbe rassegnata a un autodafé, tanto da rinnegare quanto detto sulla resurrezione di Charlie, uno svarione dovuto alla sua arroganza, ma quando un fedele le consegna una coperta per riscaldare il neonato una volta che sarà tornato in vita, la predicatrice ritrova il coraggio e, con rinnovato vigore, annuncia che il piccolo ritornerà fra i vivi il giorno di Pasqua. Qualcuno invoca il suo nome, ma in molti, inclusi alcuni membri in vista dell’Assemblea Radiante di Dio, le danno della blasfema. E.B. visita Emily in cella, visibilmente scosso (anche se non si capisce se per la sua cliente o per la sua stessa sorte). In principio cerca di convincerla ad accettare un accordo, nella speranza di farle avere “solo” 20 anni di prigione, ma di fronte alla disperazione della donna cambia idea e la invita a combattere, promettendo di fare altrettanto.


Perry e Pete cercano di capire le motivazioni e soprattutto gli spostamenti del misterioso “quarto uomo” dopo il ritrovamento del cadavere del piccolo Charlie da parte dei genitori. Capiscono che l’unica via possibile conduce attraverso l’adiacente Elk Club, un’associazione con scopi benefici che casualmente ha fra i suoi membri Ennis, pizzicato sul posto da Mason mentre assiste a uno spettacolo per raccogliere fondi destinati a mandare in vacanza bambini affetti da varie disabilità, inclusa la figlia dello stesso detective. Ma non c’è il tempo di pensare alle implicazioni di questo interessante sviluppo, che la chiusura di episodio ci regala uno dei momenti più strazianti della serie, quando il vecchio E.B., ormai consapevole di trovarsi in un vicolo cieco professionale ed esistenziale, decide di farla finita, suicidandosi col gas.

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Impossibile non partire, nel commento di questo quarto episodio di Perry Mason, dagli ultimissimi momenti della puntata, ovvero dalla dipartita di un disperato E.B., ormai rassegnato ad arrendersi al passare del tempo. Se ne esce così di scena, dopo solo pochi episodi, uno dei personaggi più solidi della serie tv, interpretato da un bravissimo John Lithgow.


L’addio di E.B. era però forse necessario: una sorta di passaggio del testimone da parte dell’esperto avvocato al suo giovane braccio destro Perry Mason, che dovrà trovare la forza di risolvere il caso senza il suo mentore, non solo con le indagini sul campo, ma probabilmente a questo punto anche combattendo nell’aula di tribunale.

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Un ulteriore passo, quindi, verso il Perry Mason che tutti conoscevamo prima dell’arrivo della nuova serie tv in onda su Sky Atlantic? È probabile. Ma nel frattempo questo episodio ci presenta un’altra interessante deviazione rispetto al “canone” letterario e televisivo di Perry Mason: non solo il protagonista è molto più “sporco” e arruffato rispetto all’originale; non solo Paul Drake, al contrario che in passato, è un afroamericano; scopriamo ora che Della, altro cardine della saga di Mason, è lesbica, dettaglio che contribuisce a caratterizzare un personaggio che di episodio in episodio si sta rivelando sempre più interessante.

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