Baustelle e Tananai, insieme per il singolo Pugili impazziti: testo e significato

Musica
Camilla Sernagiotto

Camilla Sernagiotto

Instagram/Baustelle_Official

Il gruppo toscano capitanato da Francesco Bianconi e il cantautore milanese uniscono le forze per cantare di quando l’amore diventa un ring e la malinconia trova una nuova voce. Ecco le parole e il significato tra le righe dell’urlo gentile che emerge dalla canzone appena uscita con l’etichetta BMG

I Baustelle e Tananai collaborano per la prima volta, facendo uscire il singolo Pugili impazziti.
Il gruppo toscano capitanato da Francesco Bianconi e il cantautore milanese uniscono le forze per cantare di quando l’amore diventa un ring e la malinconia trova una nuova voce.

 

Dopo venticinque anni di carriera e un percorso artistico che ha ridefinito l’estetica della canzone d’autore italiana, i Baustelle sorprendono ancora. La band toscana propone un singolo inedito che segna il primo incontro con Tananai, una delle voci più riconoscibili della nuova scena pop. Disponibile su tutte le piattaforme digitali, il brano è il frutto di una collaborazione nata con spontaneità, capace di fondere due universi musicali che, pur partendo da galassie differenti, trovano un terreno comune nell’emozione e nella vulnerabilità.

 

Scopriamo di seguito le parole e il significato tra le righe dell’urlo gentile che emerge dalla canzone appena uscita con l’etichetta BMG. In fondo a questo articolo trovate inoltre l’annuncio congiunto dei Baustelle e di Tananai, fatto poche ore fa sui loro profili di Instagram. E, poi, anche il video ufficiale in cui potete ascoltare la canzone. 

Due anime in collisione: la nascita del brano

Nel singolo Pugili impazziti si incontrano l’eleganza cinematografica dei Baustelle e la crudezza sentimentale di Tananai. Francesco Bianconi definisce il brano “una canzone d’amore disperato, l’amore di qualcuno che si è perso dentro un mondo inospitale”, e in queste parole si riassume il cuore del progetto.

 

L’idea è nata dal rispetto reciproco tra i due artisti. “Tananai è uno dei più bravi artisti pop che abbiamo in Italia”, racconta Bianconi. “Quando lo vidi entrare sul palco del suo primo Sanremo, mi colpì la forza della sua performance: era fatta di autenticità in un mondo sempre più affollato di progetti in cui regna l’artificio ed è latente l’anima”.

 

Da quell’impressione, trasformata in stima, è nata la collaborazione. “Un giorno gli ho scritto chiedendogli se volesse fare una canzone insieme. Lui ha detto sì con entusiasmo, ed è venuto nel mio studio. Lì abbiamo scritto Pugili impazziti”. Alla produzione hanno lavorato, oltre a Bianconi, anche Claudio Brasini, Rachele Bastreghi e Federico Nardelli, con l’obiettivo di “confezionare l’abito migliore al brano (smoking o armatura che sia) per renderlo libero e di tutti in un tempo difficile come questo”.

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La scintilla di un incontro già scritto

Questa collaborazione sfociata nel brano Pugili impazziti non nasce nel vuoto. Baustelle e Tananai avevano già condiviso il palco dell’Unipol Forum di Milano, nel novembre scorso, con una versione esplosiva di Charlie fa surf.

 

Da quell’incontro sul palco è germogliata l’intesa che oggi prende forma in studio. Pugili impazziti è quindi la continuazione naturale di un dialogo artistico che unisce due generazioni diverse, ma accomunate da una stessa idea di sincerità musicale.

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Il testo integrale del singolo Pugili impazziti

Io sono il cane che si perde nello spazio
Il primo bacio, l’ultimo imbarazzo
E sento nel gran casino che mi scoppia dentro
Un attentato fatto a sangue freddo
E in questo mondo indifferente perdo di certo

 

Abbracciami, se anche tu con me sei figlio di
Una notte di proiettili
In un teatro di possibilità
Oh, guardaci
Per l’amore, Dio, perdonaci
Per averlo ucciso senza pietà
Per averlo maltrattato con ferocia come pugili impazziti sul ring
Siamo aperti in due da tagli come praterie

 

Noi siamo le crepe che si aprono sul ghiaccio
Il timbro del locale sul tuo braccio
Noi oggi parliamo di sold out e poi crolliamo
Per la rivoluzione sul divano
Dimenticando che dimentichiamo

 

Abbracciami, se anche tu con me sei figlio di
Una notte di proiettili
In un teatro di possibilità
Oh, guardaci
Per l’amore, Dio, perdonaci
Per averlo ucciso senza pietà
Per averlo maltrattato con ferocia come pugili impazziti sul ring

 

Siamo aperti in due da tagli come praterie
Questo è il bello dentro gli agonismi e le agonie
Sputi in faccia da lavanderie (Sputi in faccia da lavanderie)
Dove non c’è casa è casa mia
Tagli aperti come praterie (Tagli aperti come praterie)
Dove non c’è casa è casa mia

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Dentro le parole: la ferita come casa

Il brano Pugili impazziti si apre con un’immagine di abbandono cosmico: “Io sono il cane che si perde nello spazio”. È un verso che contiene tutta la poetica dei Baustelle, dove la fragilità si trasforma in bellezza. Il “cane” evocato ricorda Laika, il primo essere vivente lanciato nello spazio, simbolo di un sacrificio dolce e tragico insieme. In questa metafora si riflette lo smarrimento di chi cerca amore e significato in un mondo “indifferente”.

 

Pugili impazziti racconta l’amore come campo di battaglia, non come rifugio. È un sentimento vissuto tra tenerezza e violenza, compassione e colpa. Nel ritornello, l’invocazione “Abbracciami, se anche tu con me sei figlio di una notte di proiettili” diventa una preghiera collettiva per chi ha amato fino a farsi male. Le parole descrivono due amanti che si affrontano sul ring dei sentimenti “come pugili impazziti”, ferendosi e aprendo “tagli come praterie”, spazi vasti e dolorosi ma autentici, dove “non c’è casa e casa mia”.

 

Il testo alterna confessione e denuncia, oscillando tra il personale e il sociale. Nei versi “noi oggi parliamo di soldout e poi crolliamo / per la rivoluzione sul divano”, si intravede la stanchezza di una generazione che cerca il senso della vita tra comfort e contraddizioni, incapace di distinguere la realtà dalla rappresentazione.
Alla fine, la canzone diventa una dichiarazione di vulnerabilità. Pugili impazziti non celebra la vittoria, ma la resistenza. È un inno alla fragilità condivisa, un abbraccio tra chi sopravvive all’amore e chi ne porta ancora le cicatrici.

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PALA 25: la festa dei Baustelle per i loro 25 anni

Il 2025 è l’anno delle celebrazioni per Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi. Per marcare i venticinque anni dal debutto discografico, la band tornerà dal vivo con due grandi appuntamenti organizzati da Vivo Concerti: il 5 dicembre al Palazzo dello Sport di Roma e il 12 dicembre all’Unipol Forum di Assago, a Milano.
Le due date, riunite sotto il titolo PALA 25, chiuderanno un anno che ha già visto l’uscita di El Galactico (BMG) e il successo dell’El Galactico Festival. I Baustelle porteranno sul palco i brani più amati, da Sussidiario illustrato della giovinezza a Charlie fa surf, fino alle nuove produzioni.

 

“Quest’anno ricorrono 25 anni dal nostro primo album”, racconta Bianconi. “Non amiamo le celebrazioni, ma ci sembrava giusto fare un’eccezione e festeggiare con voi, senza troppa nostalgia”. Poi aggiunge: “Dopo questi due live ci prenderemo una pausa. Serve fermarsi e respirare ogni tanto, per rimanere vivi e tendere all’infinito”.

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Un riconoscimento e una pausa necessaria

Il 2025 porta con sé anche un premio di grande valore simbolico: ai Baustelle è stato conferito il Premio Tenco alla carriera, tributo destinato a chi ha saputo lasciare un segno nella Canzone d’Autore mondiale. Dopo venticinque anni di ricerca estetica e poetica, la band viene riconosciuta come una delle realtà più influenti del panorama italiano.

Dall’El Galactico Festival al tour estivo, il gruppo ha mostrato una ritrovata energia collettiva e una libertà espressiva pienamente matura. Le due serate di dicembre chiuderanno questo percorso, promettendo emozioni e sorprese prima di un meritato silenzio creativo. 

 

Ma, tornando al nuovo singolo Pugili impazziti, di seguito trovate l’annuncio congiunto dei Baustelle e di Tananai, fatto poche ore fa sui loro profili di Instagram. E anche il video ufficiale in cui potete ascoltare la canzone. 

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