Radiohead, nuovo tour nel 2025? L'indizio dei biglietti donati a un'asta di beneficenza
Musica
Dopo sette anni lontano dai palchi, la band britannica di rock alternativo potrebbe presto tornare a esibirsi dal vivo. Le voci su una possibile tournée si sono intensificate nelle ultime settimane, in seguito a una curiosa iniziativa benefica che ha coinvolto il gruppo. Il loro management, infatti, ha donato alcuni biglietti per un “concerto a scelta” a un’asta di beneficenza, lasciando intendere che un nuovo tour potrebbe essere imminente
Per i Radiohead, si sta vociferando insistentemente in rete circa un presunto nuovo tour in arrivo nel 2025.
Dopo sette anni lontano dai palchi, la band britannica di rock alternativo potrebbe presto tornare a esibirsi dal vivo.
I rumors su una possibile tournée si sono intensificate nelle ultime settimane, in seguito a una curiosa iniziativa benefica che ha coinvolto il gruppo. Il loro management, infatti, ha donato alcuni biglietti per un “concerto a scelta” a un’asta di beneficenza, lasciando intendere che un nuovo tour potrebbe essere imminente.
Dunque di segnali di un ritorno ce ne sono stati: che sia quindi davvero in arrivo un tour dopo anni di silenzio?
Non solo la donazione di biglietti riaccende le speranze dei fan: è giunta anche la notizia che la band ha avviato una nuova società.
L'ultima serie di concerti della formazione inglese risale al 2018, mentre il loro più recente album in studio, A Moon Shaped Pool, è stato pubblicato nel 2016. Ora, un semplice gesto di solidarietà ha alimentato le speculazioni su un ritorno tanto atteso.
Un'asta di beneficenza che svela un possibile tour
Secondo quanto riportato dalla rivista online britannica Resident Advisor, quattro biglietti per un futuro concerto della band sono stati messi all’asta nell’ambito di un’iniziativa benefica promossa dal liceo Palisades di Los Angeles. I fondi raccolti saranno destinati a sostenere le operazioni di soccorso per gli incendi che hanno colpito la California.
Ciò che ha attirato l’attenzione dei fan è la descrizione dell’asta: il vincitore, infatti, avrà la possibilità di scegliere la data e la location del concerto, in base al calendario della tournée della band. Questo dettaglio ha lasciato intendere che i Radiohead abbiano già programmato una serie di date dal vivo.
A rafforzare l’ipotesi di un ritorno sulle scene, una fonte vicina al gruppo avrebbe rivelato che sono stati già prenotati diversi spazi in varie città europee per una serie di concerti in residenza previsti per l’autunno.

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Una nuova società per la band
Oltre alle indiscrezioni sul tour, un altro dettaglio interessante suggerisce che la band stia pianificando nuovi progetti. Come riportato dal magazine americano Pitchfork, i cinque membri della formazione – Thom Yorke, Jonny Greenwood, Ed O’Brien, Colin Greenwood e Philip Selway – hanno recentemente registrato una nuova società a responsabilità limitata, denominata RHEUK25 LLP.
Non si tratta di una novità per i Radiohead, che nel corso degli anni hanno più volte adottato questa strategia per gestire in autonomia la loro carriera, evitando di dipendere dalle etichette discografiche. Nel 2016, ad esempio, avevano fondato Dawn Chorus LLP poco prima dell’uscita di A Moon Shaped Pool.

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Le carriere soliste e le polemiche
Durante la lunga pausa dalle attività della band, i membri dei Radiohead si sono dedicati a progetti personali. In particolare, Thom Yorke ha proseguito la sua carriera da solista, non senza episodi controversi.
Lo scorso ottobre, il cantante è stato protagonista di un acceso confronto durante un concerto a Melbourne, in Australia. Un manifestante pro-Palestina, presente tra il pubblico, ha interrotto l’esibizione urlando contro Yorke, accusandolo di ignorare il conflitto israelo-palestinese e la crisi umanitaria a Gaza. Il frontman, dopo aver ascoltato il contestatore, lo ha invitato ironicamente a salire sul palco per esprimere le proprie opinioni.
Non è la prima volta che la band si trova al centro di polemiche su questo tema. In passato, i Radiohead sono stati criticati per aver scelto di esibirsi in Israele, nonostante le pressioni di numerosi artisti e attivisti che chiedevano il boicottaggio.

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Riunione in studio: segnali di un ritorno imminente?
Un altro indizio che fa sperare i fan è arrivato da Colin Greenwood. Lo scorso settembre, il bassista ha rivelato che i Radiohead si sono recentemente ritrovati in studio per suonare insieme dopo un lungo periodo di pausa.
Durante un collegamento video dal Messico per il Hay Festival Querétaro, Greenwood ha raccontato: “Abbiamo fatto delle prove a Londra un paio di mesi fa, semplicemente per suonare i nostri vecchi pezzi. È stato fantastico, ci siamo divertiti moltissimo”.
Se questi segnali verranno confermati, il 2025 potrebbe segnare il ritorno dei Radiohead sui palchi di tutto il mondo. Per ora, i fan restano in attesa di un annuncio ufficiale, pronti a celebrare il ritorno di una delle band più influenti della musica contemporanea.

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Radiohead: la band che ha ridefinito il rock alternativo
Nati nell'Oxfordshire nel 1985 con il nome On a Friday, i Radiohead sono diventati una delle band più influenti della musica contemporanea.
La formazione, composta da Thom Yorke (voce, chitarra, pianoforte), Jonny Greenwood (chitarra solista, tastiere, sintetizzatori), Ed O'Brien (chitarra, percussioni, cori), Colin Greenwood (basso, sintetizzatori) e Philip Selway (batteria, percussioni), ha raggiunto il successo mondiale con il singolo Creep nel 1992, brano inizialmente passato inosservato ma poi esploso dopo l’uscita dell'album di debutto Pablo Honey.
Il successo nel Regno Unito è arrivato con The Bends (1995), seguito dall’acclamato OK Computer (1997), considerato una pietra miliare del rock degli anni ‘90 per il suo sound innovativo e le tematiche di alienazione moderna.
Con Kid A (2000) e Amnesiac (2001), i Radiohead hanno abbandonato le sonorità tradizionali del rock per esplorare elettronica, free jazz e musica contemporanea, consolidando il loro status di innovatori.
Nel 2003, con Hail to the Thief, hanno mescolato le influenze di tutta la loro carriera con testi più politici. Dopo una pausa, nel 2007 hanno rivoluzionato l’industria musicale pubblicando In Rainbows con un sistema di pagamento a offerta libera sul web. Seguono The King of Limbs (2011) e A Moon Shaped Pool (2016), anticipato da una misteriosa campagna promozionale che ha visto la band cancellare ogni traccia online prima dell’annuncio.
Il magazine Rolling Stone ha inserito quattro dei loro album nella classifica dei 500 migliori dischi della storia, con Kid A al 20° posto e OK Computer al 42°. La stessa rivista ha collocato i Radiohead al 73° posto tra i migliori artisti di sempre, consacrandoli tra le band più rivoluzionarie della musica contemporanea.

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La discografia dei Radiohead ha segnato la storia del rock
Nel corso della loro carriera, i Radiohead hanno saputo reinventarsi continuamente, pubblicando album che hanno segnato profondamente la musica contemporanea. Il loro esordio discografico arriva nel 1993 con Pablo Honey, lavoro che include il celebre singolo Creep e li proietta sulla scena internazionale. Due anni dopo, con The Bends, il gruppo abbandona le sonorità più grezze degli esordi per abbracciare una scrittura più complessa ed emotiva, preparando il terreno per quello che sarà il loro capolavoro: OK Computer (1997). Questo album rivoluziona il rock alternativo degli anni ’90, con un sound stratificato e testi che esplorano il senso di alienazione nell’era digitale.
L’inizio del nuovo millennio segna un ulteriore cambio di direzione: con Kid A (2000) e Amnesiac (2001), i Radiohead si allontanano dal rock tradizionale per sperimentare con l’elettronica, il free jazz e la musica d’avanguardia.
Nel 2003, Hail to the Thief mescola il passato e il presente della band con testi più politici e atmosfere cupe. Dopo quattro anni di silenzio, nel 2007 sorprendono il mondo con In Rainbows, pubblicato con un’innovativa formula di distribuzione digitale a offerta libera. Segue The King of Limbs (2011), un lavoro sperimentale che gioca con il minimalismo e le percussioni.
Infine, nel 2016, con A Moon Shaped Pool, i Radiohead tornano con un disco intimista e orchestrale, che segna un nuovo capitolo nella loro continua evoluzione artistica.