Il 13 marzo 1995 usciva nel Regno Unito il secondo lavoro in studio della band britannica. Thom Yorke e soci riuscirono con questo disco a prendere le distanze dal successo sempre rinnegato della canzone Creep. Grazie a brani cult e video musicali d’impatto, l’album raggiunse il quarto posto nelle classifiche di vendita in patria, ritagliandosi poi negli anni uno status di pietra miliare. Dalle registrazioni tormentate alla famosa copertina, dai singoli estratti ai tour: ecco tutto quello che c’è da sapere
Sono passati 30 anni dall’uscita di The Bends, il secondo album in studio dei Radiohead. Era il 13 marzo 1995 quando il disco venne pubblicato nel Regno Unito. Il seguito di Pablo Honey ha avuto una gestazione complicata, soprattutto per le pressioni della casa discografica che voleva ripetere il successo del singolo Creep. Grazie alle collaborazioni con il produttore Nigel Godrich e l'artista Stanley Donwood, vennero gettate le basi per delineare lo stile inconfondibile della band britannica. The Bends raggiunse il quarto posto nella UK Albums Chart ma non sfondò negli Usa. Ottenne però un clamoroso successo di critica e trasformò Thom Yorke e soci da meteore a pilastri dell’alternative rock. Ecco le curiosità dell’album.
La nascita dell’album
Nel 1993 i Radiohead pubblicarono il loro album d’esordio, Pablo Honey, trascinato dal singolo Creep. Il successo creò enormi aspettative sulla band. Dopo il tour negli Usa, Thom Yorke si ammalò e in un’intervista disse di essere “fisicamente e mentalmente a pezzi”. Per produrre l'album successivo il gruppo scelse John Leckie e iniziò una sorta di guerra di posizione con l’etichetta EMI. La casa discografica voleva un seguito di Creep per il mercato americano. Ma la band aveva “rinnegato” il brano e non voleva più ragionare in termini di realizzare singoli di successo. I Radiohead avevano pronte una serie di nuove canzoni, che a differenza del primo album erano state create con maggiore collaborazione tra i membri della band. Le canzoni furono registrate in diverse sessioni (nell’arco di molti mesi), con tensioni crescenti e scadenze non rispettate. La fase di registrazione terminò nel novembre 1994 agli Abbey Road Studios di Londra. Al progetto partecipò anche Nigel Godrich che da allora diventò il fidato produttore della band britannica.

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Il titolo
L’espressione “the bends” è uno dei modi con cui è chiamata la cosiddetta “malattia da decompressione. Si tratta di una patologia dovuta alle immersioni subacquee, alla perdita improvvisa di pressione negli aerei o ancora all'esposizione a pressioni elevate. È a quest’ultima tipologia che la band si è ispirata per il titolo dell’album. In pratica è un riferimento all’improvviso enorme successo di Creep e alle difficoltà dei Radiohead di gestirlo. Non è un caso che l’alternative rock di The Bends è stato spiegato da tutti i membri del gruppo come un volersi distinguere dall’album precedente, con canzoni che richiamano concetti come malattia, disconnessione, disgusto e repulsione.
La copertina
The Bends è stato il primo album dei Radiohead con artwork di Stanley Donwood, che da allora ha collaborato con Yorke alla realizzazione della parte visiva di tutti i lavori della band. I due si conobbero all'Università di Exeter e con l’EP My Iron Lung iniziarono il loro sodalizio. Per l’album noleggiarono una telecamera a cassette e filmarono oggetti tra cui segnali stradali, imballaggi e lampioni. Entrarono in un ospedale per filmare un polmone d'acciaio e un manichino per il massaggio cardiaco. Per creare l'immagine di copertina, Donwood e Yorke mostrarono il filmato su un televisore e fotografarono lo schermo.

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Le canzoni
Le 12 canzoni della track-list sono: Planet Telex, The Bends, High and Dry, Fake Plastic Trees, Bones, (Nice Dream), Just, My Iron Lung, Bullet Proof ... I Wish I Was, Black Star, Sulk, Street Spirit (Fade Out). L’album fu anticipato nel settembre 1994 dall’uscita per la EMI dell’EP My Iron Lung, che comprendeva la canzone omonima più altri outtakes del futuro album. Il brano fu pubblicato anche come singolo ma più destinato ai fan che come operazione commerciale.
L’uscita dell'album
The Bends fu pubblicato all'apice del Britpop, quando le classifiche musicali britanniche erano dominate da band come Oasis e Blur. Uscì in anteprima in Giappone l'8 marzo 1995 (con la EMI) e poi nel Regno Unito il 13 marzo con la Parlophone Records. Lo stesso giorno dell'uscita in Uk, l'esibizione dei Radiohead al London Astoria nel maggio 1994 fu pubblicata in vhs come Live at the Astoria, includendo diverse tracce di The Bends. Negli Stati Uniti, l’album fu pubblicato il 4 aprile dalla sussidiaria nordamericana della EMI, la Capitol Records, che secondo alcune indiscrezioni si rifiutò quasi di farlo uscire, ritenendo che mancassero singoli di successo.

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I singoli
Il singolo che conteneva High and Dry e Planet Telex uscì in Uk nel febbraio 1995 (e molto più avanti negli Usa). Invece Fake Plastic Trees fu scelto come primo singolo statunitense, per allontanare ulteriormente i Radiohead da Creep. Il brano fu anche usato nel film Ragazze a Beverly Hills. Non sfondò nel mercato americano ma andò abbastanza bene in patria. Just fu pubblicata nel Regno Unito ad agosto, mentre non uscì negli Stati Uniti, ottenendo comunque attenzioni per il suo video musicale. Nel gennaio 1996 uscì il singolo Street Spirit (Fade Out), che raggiunse il numero 5 nella classifica britannica, superando Creep. Infine il brano The Bends fu pubblicato come singolo in Irlanda a luglio di quell’anno.
Le vendite
A livello commerciale, l’album inizialmente ebbe un modesto impatto. Nel Regno Unito rimase 16 settimane nella UK Albums Chart, raggiungendo il numero quattro. Negli Usa toccò la sua migliore posizione nella Billboard 200 (al numero 88) ad aprile 1996, un anno dopo la sua uscita. Sebbene rimanga l'album dei Radiohead con il peggior piazzamento in classifica negli Stati Uniti, è stato certificato disco di platino nel gennaio 1999 per aver venduto un milione di copie. L’album si fece strada soprattutto con il passaparola e grazie ad alcuni video musicali distintivi. Anche il cantante dei REM Michael Stipe divenne un grande sostenitore dei Radiohead. Entro la fine del 1996, The Bends aveva venduto circa due milioni di copie in tutto il mondo. Nel Regno Unito è stato certificato quadruplo disco di platino nel luglio 2013.

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Il tour
I Radiohead fecero un tour in Nord America, Europa e Giappone. Suonarono come apertura dei Soul Asylum e poi dei REM. I live si rivelarono un trampolino di lancio fondamentale per la loro carriera, soprattutto negli Stati Uniti. Prima di un'esibizione a Denver, in Colorado, il loro furgone fu rubato e con esso l'attrezzatura musicale. Yorke e Jonny Greenwood si esibirono in un set essenziale con strumenti noleggiati e diversi spettacoli furono cancellati. Nel marzo 1996, la band fece un altro tour negli Stati Uniti e partecipò al The Tonight Show e al 120 Minutes. Poi si esibirono in diversi festival europei. Infine ad agosto andarono in tour come gruppo di apertura per Alanis Morissette, eseguendo le prime versioni di canzoni del loro album successivo, OK Computer.
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Influenza critica
The Bends portò ai Radiohead una notevole attenzione mediatica. Fu un punto di svolta che gli diede la sicurezza di autoprodurre il loro disco seguente e li slegò dall’etichetta di “one hit-wonder”. Con questo album inoltre, grazie alla collaborazione con Donwood, è nata la riconoscibile estetica della band. The Bends figura in numerose classifiche di settore: nel 2006 The Observer l’ha nominato uno dei "50 album che hanno cambiato la musica”. Nel 2000, in una votazione di oltre 200mila fan e giornalisti, è risultato il secondo miglior album di tutti i tempi dietro Revolver dei Beatles. Figura come il secondo miglior album di sempre nell'edizione del 2000 di All Time Top 1000 Albums. Rolling Stone lo ha posizionato al numero 110 nella sua lista del 2003 dei 500 migliori album di tutti i tempi, al numero 111 nella lista del 2012 e al numero 276 nella lista del 2020.
