Radiohead, 30 anni fa usciva Pablo Honey. Le cose da sapere sul disco d’esordio della band

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Il 22 febbraio 1993 veniva lanciato in UK il primo album di Thom Yorke e soci. Ebbe un discreto successo, trascinato dal tormentone Creep. Dalle registrazioni al significato del titolo, fino al complicato rapporto del gruppo con la hit che ha lanciato la loro carriera: ecco tutte le curiosità sul debutto discografico di una delle band più influenti degli ultimi decenni

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Pablo Honey, il disco d’esordio dei Radiohead, compie 30 anni. Il primo album in studio della band britannica è stato pubblicato il 22 febbraio 1993 nel Regno Unito dall’etichetta Parlophone. Trascinato dal tormentone Creep, brano con cui il gruppo ha avuto poi un rapporto molto complicato, il debutto dei Radiohead ha riscosso un discreto successo ma è probabilmente il lavoro in studio meno acclamato della loro intera discografia. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’album.

La genesi e le registrazioni

I Radiohead si erano formati alla Abingdon School, nell’Oxforshire, e nei primi anni di attività (con il nome di On a Friday) hanno registrato diverse demo, tra cui alcune delle future canzoni dell’album di esordio. Nel 1991 la band composta da Thom Yorke, Jonny Greenwood, Ed O’Brien, Colin Greenwood, Phil Selway ha firmato un contratto discografico con la EMI ma il loro debutto, l’EP Drill (nel 1992), ha ottenuto scarso successo e poca visibilità. Per il primo album gli furono affidati produttori americani con l’idea puntare solo in un secondo momento al pubblico britannico. I Radiohead hanno registrato Pablo Honey ai Chipping Norton Studios, nell'Oxfordshire. Le sessioni, durate 3 settimane nell’autunno del 1992, furono molto problematiche per l’inesperienza della band e nessuno rimase soddisfatto dei risultati in studio. Durante le prove, i Radiohead suonarono inaspettatamente Creep, che consideravano una traccia "usa e getta", ma invece i produttori ne rimasero impressionati. La EMI fu convinta a usarla come singolo di debutto della band. Alla fine la registrazione del disco è costata più del previsto, una cifra intorno alle 100mila sterline.

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Il titolo dell’album

Il titolo del disco è tratto da una cassetta contenente una serie di scherzi telefonici ad opera dei Jerky Boys. Uno di questi iniziava con un membro della band che telefonando ad un certo Pablo si fingeva sua madre. Le prime parole erano "Pablo, Honey...Please come to Florida" ("Pablo, tesoro…per favore vieni in Florida”). A Yorke è piaciuto e l’ha ritenuto un buon nome per una band di “mammoni”. Un campionamento dello sketch si sente durante l’assolo di chitarra in How Do You.

L’uscita del disco

Creep è stato pubblicato come primo singolo di Pablo Honey il 21 settembre 1992. Inizialmente ha ricevuto poca attenzione così come i successivi estratti Anyone Can Play Guitar e Stop Whispering (registrata di nuovo per il mercato statunitense perché la band non era contenta della versione originale), più il singolo non contenuto nell'album Pop Is Dead. L’album Pablo Honey è uscito il 22 febbraio 1993 in Uk ricevendo poca promozione. Intanto Creep diventò un successo in Israele e poco dopo iniziò a essere trasmessa dalle radio statunitensi. Negli Usa l’album uscì il 20 aprile. Quando i Radiohead iniziarono il loro primo tour in Nord America nel giugno 1993, il video musicale di Creep era uno dei più in voga su MTV. Il singolo a settembre venne ripubblicato e raggiunse la settima posizione nella UK Singles Chart. Intanto Thom Yorke e soci iniziarono a diventare insofferenti nei confronti del tour americano, dei giornalisti e delle loro stesse canzoni.

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Il tormentato rapporto con Creep

La canzone era stata scritta da Thom Yorke nel periodo universitario, alla fine degli anni ’80 (anche se contiene elementi del brano del 1972 The Air That I Breathe che in seguito ha portato a un'azione legale che ha costretto a condividere i diritti e i crediti con i cantautori Albert Hammond e Mike Hazelwood). Dopo la registrazione non prevista e quasi casuale, fu diffusa come singolo. Pian piano diventò un successo mondiale, paragonato ad altri inni  "inni fannulloni" dell'alt-rock come Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e Loser di Beck. Nei due anni seguenti in ogni concerto l’hanno eseguita live arrivando a odiarla. Yorke disse: "È come se non fosse più la nostra canzone. Sembra che stiamo facendo una cover”. La paura di rimanere imbavagliati nell’etichetta di band da una sola hit ha quasi portato allo scioglimento dei Radiohead, influenzando il percorso verso il loro secondo album, The Bends. Nei live smisero di suonare il brano per anni. A uno spettatore a Montreal che chiedeva di eseguirla, Yorke replicò dal palco: "Vaff****lo, ne siamo stanchi". Creep è stata suonata di nuovo solo in un concerto del 2001, poi a sorpresa come apertura della loro performance al Reading Festival 2009. Non l'hanno eseguita di nuovo fino al tour del 2016 per A Moon Shaped Pool, quando un fan ha passato la maggior parte di un concerto a gridare il titolo di questa canzone. E infine l’hanno suonata durante il bis della loro esibizione al Festival di Glastonbury quell'anno. La canzone ad oggi rimane il singolo di maggior successo della band.

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Il successo

Pablo Honey ha raggiunto il numero 22 come picco nella classifica degli album del Regno Unito. È stato certificato oro nell'aprile 1994, platino nel giugno 1997 e triplo platino nel luglio 2013. Negli Stati Uniti, è stato certificato oro nel settembre 1993 e platino nel settembre 1995. I membri dei Radiohead non hanno mai amato l’album e talvolta l’hanno apertamente criticato, citando la scrittura di canzoni debole e la loro inesperienza in studio. Il disco ha ricevuto recensioni generalmente favorevoli, ma alcuni lo hanno trovato non pienamente sviluppato, al contrario di quanto accaduto per tutti i lavori successivi a partire da The Bends. Alcune recensioni retrospettive sono state più positive e il disco è apparso in alcune classifiche dei più grandi album di sempre. Nel 1998, Pablo Honey è stato votato come il 100esimo miglior album di tutti i tempi in un sondaggio tenuto dalla Virgin e 61esimo in un sondaggio da Q. Nel 2008, Blender lo ha classificato all'82° posto nella lista dei "100 album da possedere”.

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