I look più belli visti al Festival di Sanremo 2025, da Rose Villain ad Achille Lauro. FOTO

Gambe scoperte e mantelle, una principessa contemporanea che non si separa mai dalla sua chitarra. Così ricorderemo Joan Thiele che si è fatta conoscere dal grande pubblico con un'immagine precisissima confezionata da Chanel, brand che prima di lei non era mai stato sfoggiato al Festival di Sanremo

Ogni volta che c'è lei, conviene mettersi seduti e godersi lo spettacolo. Elodie ha esplorato una nuova fase della sua femminilità, più matura e infinitamente più elegante. L'ispirazione proviene da lontano e ci riporta sul palco di un club fumoso dove i riflettori si accendono su una donna fatale dallo sguardo allungato che agita un boa di piume

Abiti bianchi come il ghiaccio per contrastare la febbre descritta dal brano. Il progetto di stile di Francesco Vavallo per Clara ha reso la sua cliente speciale ancora una volta una delle più ammirate sul palco. Tra i vari dress, abbiamo perso la testa per questo di Giuseppe Di Morabito, un abito coi fianchi strutturati e lo spacco, interamente decorato di frange scintillanti disposte a tendina

Simone Cristicchi si è legato ad Antonio Marras per Sanremo 2025 e lo stilista ha realizzato per lui una serie di magnifici abiti da sera ispirati ai fiori, simbolo della kermesse. Un guardaroba coerente, fatto di tante ricchissime e sofisticate variazioni sullo stesso tema

Lo avevamo capito fin dalla prima apparizione a Sanremo: i Coma_Cose vestiti da Maison Valentino, con look disegnati da Alessandro Michele, ci avrebbero regalato un Festival da ricordare.
Lo spettacolo visivo, il tripudio di merletti, di rouches, di lavorazioni scintillanti, ha catalizzato l'attenzione sul brano (già molto accattivante), fissando nell'immaginario collettivo l'idea della coppia, in armonia sul palco e fuori  

Shablo, Gué, Tormento e Joshua (in foto con un ospite, Neffa) sono riusciti a farci tornare l'amore (per molti mai sopito) per l'hip-hop degli anni Novanta facendoci riassaporare le atmosfere di un'epoca magica per il genere anche attraverso un progetto di styling, curato per il collettivo da Rebecca Baglini, che ha tenuto conto delle storie diverse dei singoli senza perdere di vista l'orizzonte comune street e urban. Qui, nello specifico, indossavano tutti custom look di Palm Angels

Il guardaroba dei The Kolors viene fuori da un momento storico preciso, collocato tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta. Pelle, raso, e velluto ricamato con paillettes. Lo Studio 54 che approda all'Ariston

Questo Festival ha proiettato Gaia nella dimensione delle popstar internazionali e anche i suoi look e il suo guardaroba sono stati all'altezza del nuovo ruolo della cantante, una performer vera, con tanto di corpo di ballo e vestiti sempre adatti all'occasione. Tra i tanti, abbiamo scelto questo custom dress di The Attico, una composizione di merletti argentati con lo strascico che svela i profili del corpo tra le trasparenze

Anche gli ospiti dell'Ariston hanno contribuito al glamour di questa edizione. Vittoria Puccini in Armani Privé è una stata una fugace visione che difficilmete dimenticheremo

Ironica e sfavillante, Elettra Lamborghini ha scelto l'Haute Couture per la serata in cui ha affiancato Carlo Conti come co-conduttrice. La cantante è volata in Francia per recuperare gli abiti da sfoggiare all'Ariston dove si è distinta per la sua unicità. Chi avrebbe mai potuto indossare questo look da fata dei boschi, un dress su cui è stata cucita letteralmente una fiaba? Esatto, solo lei

Mahmood ha regalato ai suoi fan tutto ciò che si aspettavano: performance degne del Super Bowl, stravaganza e stile. Grande stile. Eccolo nella sua prima uscita, la più formale: in Balenciaga, un total black dalle linee classiche e contemporanee insieme

Gratitudine, ammirazione, gioia. La presenza di Bianca Balti sul palco dell'Ariston è stata un regalo impagabile per chi ama la moda e i suoi protagonisti.
La supermodella italiana ha sfilato sul palco di Sanremo con grazia e leggerezza, le stesse che l'hanno resa famosa nel mondo nel corso del suo straordinario percorso internazionale. Una regina vestita di luce da cui è impossibile staccare gli occhi

Abbiamo perso il conto dei cambi d'abito di Alessandro Cattelan, volto del DopoFestival e della serata finale, durante la settimana di Sanremo ma va detto che ogni sua apparizione ci ha colpito per il suo stile puntuale, sempre perfetto e mai stucchevole. Per lui Rebecca Baglini ha messo insieme un guardaroba di capi fatti su misura da vari brand, da Armani a Cucinelli, tutti collocati nell'orizzonte dell'eleganza classica che non perde di vista la contemporaneità. Confezioni mai banali, come questo tuxedo con la giacca verde bosco di Kiton

Achille Lauro. Con Nick Cerioni e Dolce & Gabbana. Un Festival fatto di apparizioni sempre spettacolari, tutte comprese in un orizzonte quasi cinematografico in cui il cantante è il personaggio maschile principale di un racconto che rapisce.
Lauro può indossare la vestaglia di broccato o cantare con la maglietta di cotone, in ogni caso avrà lasciato un graffio profondo sul cuore

Una canzone forte che parla di oscurità e un guardaroba che la racconta anche quando l'orchestra tace. Fedez ha costruito col suo stylist Giulio Casagrande  e con Donatella Versace, stilista e amica che lo veste da sempre, una serie di look rigorosissimi che hanno rafforzato il senso della canzone. Che ha un solo colore, il nero più profondo, lo stesso dell'abisso degli occhi del cantante schermati dalle lentine

Femminilità, ironia e tutta la spensieratezza dei suoi diciannove anni. Sarah Toscano ha fatto un ottimo Festival, tutto nel segno dello stile di Emilio Pucci e delle fantasie optical colorate con cui ha giocato sul palco, sera dopo sera

Linee pulite e sempre impeccabili. Brunori Sas ci ha stregato sera dopo sera con la sua innovata immagine sartoriale che non ha tolto nulla alle sue note ma ha dato nuovi riferimenti agli artisti appartenenti all'orizzonte cantautoriale

Che dire di Lucio Corsi, artista nato per giganteggiare sul palco di Sanremo, che per andare all'Ariston ha portato con sé un guardaroba di capi con cui si esibisce da sempre, provenienti da un baule magico, che descrivono sogni senza confini, colori e forme che toccano corde profonde. Pioniere di uno stile che c'è sempre stato e che deve ancora venire