Al più grande rock Festival di Milano stanno per arrivare due delle band più famose e seguite del mondo: da una parte il gruppo pop punk per eccellenza e dall’altra la band cult di alternative rock capitanata da Rivers Cuomo. Ecco tutto quello che bisogna sapere sulla data dei Green Day e dei Weezer. E, in generale, sull'intero evento meneghino per cui i rocker iniziano a scalpitare: tre giorni di rock puro, per festeggiare il ritorno alla musica dal vivo e ai grandi eventi
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Il più grande rock Festival di Milano sta per aprire i battenti per una strepitosa nuova edizione post-pandemica. Parliamo ovviamente degli I-Days e, come è stato già annunciato da tempo, gli headliner saranno i Green Day, accompagnati da un’altra band davvero cult: i Weezer, il gruppo statunitense di alternative rock capitanato da Rivers Cuomo, una band che più che di fan è piena zeppa di proseliti. Non per dare ai Weezer e al loro seguito della setta, chiaramente, ma se c’è un guru dell’alternative rock quello è senz’altro Cuomo.
Martedì 15 giugno 2022 finalmente arriveranno davvero (si spera, sempre che non atterrino gli extraterrestri stavolta…) i Green Day e i Weezer, attesi ormai possiamo dire da anni, dopo che il loro concerto previsto nel 2020 è stato rimandato per colpa della pandemia.
Green Day e Weezer all’Ippodromo Milano Trenno
Originariamente previsto all’Ippodromo Snai di San Siro, il concerto si sposta quest’anno in una nuova location, quella del festival I-Days appunto.
I Green Day e i Weezer si esibiranno all’Ippodromo Milano Trenno nella terza giornata del Festival rock meneghino.
Ad aprire le danze di questa attesissima giornata ci saranno i Weezer, la band di culto made in USA la cui fama è esplosa grazie al singolo “Buddy Holly” (che ha appena festeggiato il 30º anniversario).
Si esibirà (prima di loro) anche la band Amyl And The Sniffers, il gruppo rock australiano nominato per il secondo anno consecutivo come best live act ai Music Victoria Awards.
Ma veniamo a loro: i Green Day, il cui ritorno in Italia è a dir poco attesissimo. Dopo la pausa forzata cui il difficile periodo storico ha costretto il trio di Berkeley capitanato da Billie Joe Armstrong (oltre a costringere tutti i suoi colleghi del globo terraqueo, ahinoi), i tre cavalieri del pop punk californiano tornano in pompa magna per la primissima data italiana del loro tour.
Si esibiranno poi sul palco di un'altra kermesse musicale, ovvero al Firenze Rocks in cui terranno un secondo live italiano (previsto per l’indomani, mercoledì 16 giugno, con i Green Day - sempre accompagnati dai Weezer, fedeli compagni di tour - che suoneranno presso la Visarno Arena nel Parco delle Cascine a Firenze).
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La line-up degli I-Days Milano 2022
La ciliegina sulla torta degli I-Days Milano 2022 è data dalll'accoppiata vincente Green Day-Weezer, ma anche il resto della torta è assai succulento. Una ricca line-up connota questa nuova edizione di I-Days Milano, che quest’estate - dopo oltre vent’anni di storia - ha deciso di festeggiare il ritorno alla musica dal vivo e ai grandi eventi con ospiti da chapeau che arrivano da tutto il mondo.
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Si inizia il 9 giugno con i Greta Van Fleet e The Struts
Ad aprire il Festival saranno i Greta Van Fleet e The Struts, che si esibiranno il 9 giugno.
In soli tre anni, i Greta Van Fleet sono passati dai concerti nei bar di Detroit e Saginaw ai mega palchi dei più grandi eventi del mondo in qualità di headliner. Si sono esibiti nei cinque continenti con il triplo della popolazione della loro città natale. Un bel salto esperenziale, insomma: dai concertini improvvisati di fronte a pochi teenager, adesso questa band vende più di 1 milione di biglietti in tutto il globo. Da Frankenmuth sono passati al tour bus per tutta l’America, per poi approdare al loro primo volo per l’Europa. Tutto ciò viene raccontato nel loro ultimo album The Battle at Garden’s Gate, pubblicato il 16 aprile 2021.
The Struts è la band inglese acclamata da pubblico e critica fin dai loro esordi, ossia dal disco di debutto del 2016 “Everybody Wants”. Il secondo, “Young & Dangerous” del 2018, e l’ultimo lavoro “Strange Days” del 2020 li hanno consacrati a mostri sacri del rock, per questo motivo accolti dalle più grandi icone della musica mondiale per aprire i propri show. Dave Grohl, per esempio, li ha definiti come “la miglior band di apertura che i Foo Fighters abbiano mai avuto”.
Non solo Foo Fighters (il cui concerto agli I-Days, a proposito, è stato purtroppo annullato a causa della tragica scomparsa di Taylor Hawkins): il gruppo britannico composto da Luke Spiller (voce), Adam Slack (chitarra), Jed Elliott (basso) e Gethin Davies (batteria) ha suonato anche sul palco dei concerti dei Rolling Stones, Who, Guns N’ Roses e Mötley Crüe. The Struts hanno calcato i migliori festival mondiali come il Lollapalooza, Governors Ball, Bottle Rock e Isle of Wright. Nel nostro Paese sono molto amati, tanto da registrare date tutte sold-out.
Il 9 giugno ci saranno anche The Amazons e gli Ego Kill Talent
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2° data: 11 giugno con Imagine Dragons, Rkomi, Mother Mother, KennyHoopla
L’11 giugno sono attesi gli Imagine Dragons, la band americana formata da Dan Reynolds (voce, chitarra acustica, tastiera, percussioni), Wayne Sermon (chitarra elettrica e acustica, mandolino elettrico, percussioni, cori), Ben McKee (basso, tastiera, sintetizzatore, percussioni, cori) e Daniel Platzman (batteria, percussioni, viola, cori). Dall’esordio nel 2008, anno in cui hanno dato alle stampe il primo EP “Speak to Me” seguito poi nel 2010 da un altro EP “It's Time” (platino) e dalla firma nel 2011 del contratto discografico con la Interscope Records, questo gruppo ha cominciato la propria ascesa verso l’Olimpo rock.
Rkomi, pseudonimo di Mirko Manuele Martorana, è il rapper e cantautore italiano che, dopo la pubblicazione del progetto Dasein Sollen, nel 2017 ha debuttato con l’album ufficiale, Io in Terra, apprezzatissimo da pubblico e critica e certificato disco di Platino. Da quel momento in avanti, Rkomi è diventato uno dei nomi più gettonati della musica nostrana, motivo per cui la sua esibizione è attesissima.
Non da meno è l'attesa per i Mother Mother, la band canadese con oltre 10 anni di carriera alle spalle che l'anno scorso ha pubblicato l'ottavo album, “Inside”. Un disco che parla il linguaggio della generazione Z, quella che li ha portati in cima alla piattaforma TikTok: nel corso del 2020 con le canzoni dei loro primi due album hanno raggiunto in breve tempo 325 milioni di utilizzi di #MotherMother e più 2 milioni di follower.
La popolarità della band canadese ha superato poi i confini di TikTok, con una media di 15 milioni di ascoltatori mensili sulle piattaforme streaming, con numerosi articoli sulla "Bibbia del rock", Rolling Stone, e posizionandosi più volte nella classifica dedicata agli artisti emergenti di Billboard.
Dulcis in fundo KennyhHoopla, ossia “uno dei più interessanti artisti emergenti negli Stati Uniti in questo momento” (secondo HypeBeast). Ha pubblicato l’anno scorso l’EP “how will i rest in peace if I'm buried by a highway//EP?” e più recentemente ha collaborato con Travis Barker nel brano “ESTELLA//“.
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3° data: 15 giugno con Green Day, Weezer e Amyl and The Sniffers
A chiudere questa tre giorni rock sono i Green Day, accompagnati dai Weezer e dalla band Amyl and The Sniffers.
I Green Day hanno rivoluzionato il panorama rock mainstream fondendo l’estetica ribelle del punk con una coinvolgente sensibilità melodica che strizza l’occhio al pop. Nati in casa Lookout! Records, la leggendaria etichetta discografica californiana che ha lanciato Rancid, Screeching Weasel, The Queers, Squirtgun, The Donnas, gli Alkaline Trio, i Pretty Girls Make Graves, The Mr. T Experience e Operation Ivy, tra gli altri, oggi sono uno dei grandi nomi della musica internazionale.
I Green Day si sono formati nella seconda metà degli anni ’80 su iniziativa di Billie Joe Armstrong e Mike Dirnt. Hanno mosso i primi passi nella scena underground californiana per poi debuttare nel 1990 con 39/Smooth. Nel 1994 il loro capolavoro (Dookie) li lancia in vetta alle classifiche internazionali. Nel 2004 il concept sociopolitico di American Idiot vede affiancare i toni aggressivi e dissacranti della title track al carattere intimista di "Wake Me Up When September Ends".
Raggiunto ormai uno status emblematico, il gruppo si conferma un'icona con le tematiche personali di 21st Century Breakdown.
Sono entrati ufficialmente nella Rock and Roll Hall of Fame (nel 2015) e sono quindi mostri sacri delle sette note, che fanno parte di quel prestgioso "citofono" della suddetta Rock and Roll Hall of Fame, tra i cui nomi affissi nei vari campanelli c'è la storia del rock dalle origini a oggi.
I Green Day sono quindi leggenda, senza se e senza ma. Ma un ma c’è, ossia quello di chi sarà al concerto del 15 giugno più per la band di supporto che per gli headliner: parliamo dei Weezer, il gruppo cult nato a Los Angeles nel 1992 e da allora un porto sicuro in quell’oceano caotico e burrascoso del cosiddetto alternative rock.
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I mitici Weezer
I Weezer sono composti da Rivers Cuomo, Patrick Wilson, Brian Bell e Scott Shriner. Hanno venduto oltre 10 milioni di album e il loro disco d’esordio, “The Blue Album”, è stato certificato triplo platino negli Stati Uniti. In Italia non sono conosciuti come dovrebbero, quindi l’invito è quello di venirli a sentire dal vivo nella giornata di chiusura degli I-Days di quest'anno, per colmare la grave lacuna.
Nel gran finale del festival ci saranno anche un po’ di quote rosa, finalmente: gli australiani Amyl and the Sniffers apriranno la giornata del 15 giugno, con l’energica frontman Amy Taylor che intratterrà il pubblico assieme a Bryce Wilson, Dec Mehrtens e Gus Romer.
L’album di debutto eponimo degli Amyl and the Sniffers è stato pubblicato nel maggio 2019 ed è stato accolto positivamente dalla critica. Grazie al disco, il gruppo ha vinto un ARIA Music Award come miglior album rock ed è stato selezionato all’Australian Music Prize 2020.