Margot Robbie torna a vestire i panni di Harley Quinn in 'Birds of Prey', brillante, femminista, travolgente, spin off di Suicide Squad. Non ci sono né Batman, né Joker, ma il film vede la presenza di un cast formato da Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett Bell, Rosie Perez ed Ewan McGregor. In onda lunedì 22 febbraio su Sky Cinema Uno
Birds of prey, la fantasmagorica rinascita dell’Arlecchino
Tatuatissimo clown del crimine, facci una magia: Sparisci! E il pagliaccio dalla chioma verde è sparito davvero. Bye Bye Mister J. Il Joker non abita più qui. Né Jared Leto. Né tantomeno Joaquin Phoenix, che con una donna non ci ha vissuto mai, se non nelle sue malate fantasie. Pudding è evaporato, svanito, cancellato come un tattoo o un errore di gioventù.
Kehlani non canta più :“I Need a gangsta”. Harley Quinn, come la barca, è tornata sola. Ma si sa: le cattive ragazze (e chi è più bad girl della verace payasa dal trucco pesante?) vanno dappertutto, tranne che in paradiso. Come tante donne nella realtà. Harley si taglia i capelli per cambiare vita, per scordare il pazzo carnefice un tempo amato. E' ora di smettere di essere vittime. Un’overdose di lacrime, vodka e salsa extra chilli per dimenticare la delusione. Il piccante anestetizza il dolore. Ma d’amore, in realtà non si muore, se non nei feuilleton, negli sceneggiati televisivi del passato. Il suicidio non appartiene alla sex bomb in hot pants e calze a rete, una volta appartenente alla Suicide Squad.
Ora Miss Quinn è un'aspirante mercenaria dislessica con più nemici che tatuaggi. In fondo Birds of Prey può essere letto come una sorta di psichedelica e bizzarra versione di Sex and the City. Gotham è New York City (lo sanno pure quelli che non hanno mai letto un fumetto in vita loro) e Harley Quinn è Carrie Bradshaw in acido. Ma invece della penna usa la mazza da baseball, e al posto di una rubrica esplicita il proprio disappunto attraverso una martellata. E, mi raccomando: basta uomini.
Margot Robbie è Harley Quinn
L’orgasmo vive in un sandwich con l’uovo. Birds of Prey è un concentrato di femminismo femminile scherzoso ed efficace. Sfumano le differenze tra bene e male. Harley Quinn non è né bianca né nera, ma colorata. Può essere dolce e sciallata, mentre guarda Tittì e Gatto Silvestro, oppure volitiva e crudele quando spezza le gambe a un gaglioffo maleducato. Gli unici personaggi davvero malvagi sono quello schizzato assassino traboccante di cicatrici di Victor Zsasz (Chris Messina), e soprattutto Roman Sionis, meglio noto come Black Mask. Viziato figlio di papà assurto a boss della mala. Un narciso criminale in fissa con le maschere. Sbiadita fotocopia di Mister J che ha il volto e le giacche trendy di Ewan McGregor.
Ma Birds of Prey è anche un viaggio alla scoperta in una mente pericolosa. E non c’è niente di più letale di una donna ferita. Come nella Recerche di Proust, in gonnellina e pattini a rotelle Harley Quinn attraversa il tempo e lo spazio a proprio piacimento, in una schidionata di flash back e flash fowards. E questo serve a ricordarci che non siamo nel mondo reale, ma in un universo in cui un’eccentrica svitata vive con un castoro impagliato e una iena di nome Bruce in omaggio a quel figaccione di Batman. Confusa e infelice, Harley magicamente interpretata da Margot Robbie. L’attrice australiana e l’unica Quinn possibile e credibile, tant’è che la sua performance è perfetta e gustosa più di un’oliva in un Martini.
Il cast di Birds of Prey
Harley è un sole abbacinante. Un astro intorno a cui ruotano dei buffi, ma molto tosti personaggi femminili. Un cocktail molto riuscito a base di Girl Power. Si parte con Huntress, alias la ragazza con la balestra, ovvero Helena Bertinelli. Interpretata da Mary Elizabeth Winstead, una vigilante in cerca di vendetta, tanto infallibile con la sua arma quanto insicura se deve pronunciare qualche frase ad effetto. Grandiosa anche l’onesta poliziotta omosessuale di Renee Montoya (Rosie Perez) che sfoggia una maglietta con la scritta "I Shaved my Balls for This?" Concludono il team Black Canary (Jurnee Smollett-Bell), dalla voce esagerata e micidiale, e Cassandra “Cass” Cain (Ella Jay Basco), ladra lesta di mano che si ritrova suo malgrado al centro di una pericolosissima caccia al tesoro.
Insomma, tra una citazione di Gli uomini preferiscono le bionde con Margot Robbie che canta imitando Marilyn Monroe, “Diamonds Are a Girl's Best Friend” e una scazzottata coreografata come in un film action di Hong Kong, Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn è sapido parimenti a un piatto di tacos accompagnati da un margarita. Speziato, esagerato, più di un burrito litografato Andy Warhol e un cinecomic in salsa pop. Un divertissement che scherza con gli stilemi dei film sui supereroi e trasfigura il solitamente oscuro mondo della D.C. in un carnevale chiassoso e molto divertente. E per la prima volta Arlecchino non è più un servitore. Tantomeno di due padroni. Ora Harley Quinn appartiene solo a se stessa. Ed era ora che accadesse.